Nato ormai quindici anni fa, con il
titolo di COATTO UNICO, lo spettacolo, per una precisa scelta, era
stato concepito per essere rappresentato solo in spazi appositamente
allestiti nelle varie periferie romane e nel carcere di Rebibbia
dove, per l’occasione, fu realizzata una versione in home-video
distribuita da “L’Espresso”.
Nel 2006 con il nuovo titolo COATTO
UNICO SENZA INTERVALLO e, dopo essere stato arricchito di nuovi
"ritratti umani" ha varcato i confini cittadini e per
cinque anni ha riscosso grandi successi di critica e di pubblico.
Il percorso è relativamente inverso
ai personaggi vecchi e nuovi rappresentati sul palco, i quali
"coatti" nell'originale accezione di "costretti",
trascorrono tutta la vita nello stesso quartiere, con gli stessi
amici e nello stesso bar di sempre, dove fanno le stesse battute e
ridono delle stesse cose, eterni come la città di cui sono parte
integrante, al pari del Colosseo e di San Pietro.
E anche Giorgio Tirabassi, che dello
spettacolo è autore ed interprete, nonostante il successo e la
grande popolarità raggiunta anche grazie alle fortunate serie
televisive Distretto di
polizia, Paolo Borsellino, I liceali uperiorità
a qualcuno, è una constatazione di diversità sociale, economica e
culturale, Boris, Benvenuti a tavola
e l'ultimo Squadra mobile,
non ha mai smesso di essere profondamente “dentro” la sua città
e di continuare a scattare istantanee ironiche e spietate di alcuni
esempi di varia umanità in cui ciascuno può riconoscersi. Dando, da
solo in palcoscenico, vita e voce a molteplici personaggi: da
"Arcangelo", truffatore fiscale di quartiere arrogante e
strafottente, che vive con più di una pensione e con un parcheggio
disabili "autoprodotto" a “Nello” e “Rufetto” due
maldestri ed esilaranti rapinatori; dallo "Spacciatore Rap"
alle prese con la crisi economica e con un "cliente" in
continua penuria monetaria, ai due amici del bar, spettatori e
commentatori qualunquisti di una rapina andata male, che tra un luogo
comune e l'altro sognano una vacanza alle Seychelles.
Per questo il nuovo titolo di COATTO
UNICO SENZA INTERVALLO. Perché pur presentando storie e situazioni
in gran parte nuove rispetto alla precedente versione, lo spettacolo
ha conservato lo stesso spirito e la stessa irresistibile e
divertente freschezza degli esordi in una continuità di tempo durata
quindici anni. La città è Roma, ma potrebbe essere qualunque
grosso centro o cittadina con relativa periferia, con tutto quello
che la periferia può ospitare: condomini alla “Orwell”, campi
nomadi, discariche, autobus che non passano mai ecc.
COATTO UNICO SENZA INTERVALLO può
far sorridere e riflettere il pubblico di qualunque parte d’Italia
e di ogni età, con le sue conversazioni rubate in un bar, su un
autobus affollato o in un grande magazzino nelle ore di punta, con il
disagio urbano narrato attraverso i suoni del blues, dello stornello
e del rap, da un cantante di strada come se ne vedono molti nei
sotterranei della metropolitana e nelle piazze. Per la circostanza,
in questo percorso musicale, che fa da contrappunto a tutto lo
spettacolo, Giorgio Tirabassi sarà accompagnato sulla scena da
Daniele Ercoli
al Contrabasso e Giovanni
Lo Cascio alle
Percussioni.
COATTO: aggettivo: imposto per forza
o per provvedimento di una pubblica autorità.
DOMICILIO COATTO: provvedimento con
il quale si tenevano lontani dal loro ambiente abituale gli individui
che dimostrassero tendenza a delinquere o a turbare la sicurezza
pubblica (dal dizionario Devoto-Oli).
IDEA COATTA in psichiatria : ogni
fenomeno di ideazione anormale che il soggetto riconosce come tale ma
da cui non sa liberarsi. Nell’uso quotidiano, l’aggettivo si è
esteso a chiunque mostri un atteggiamento bullo, invadente, volgare.
Detto con Superiorità a qualcuno, è una constatazione di diversità
sociale, economica e culturale.
Esce
l’8
gennaio “Romantica”,
il primo album che vede il celebre attore Giorgio Tirabassi in veste
di musicista e interprete. Un viaggio nel tempo alla riscoperta di
un patrimonio senza tempo, 14 brani più una bonus track per
raccontare la tradizione popolare della canzone romana trasportati in
un universo sonoro elegante e ricercato che spazia dal jazz, al
manouche, passando per il tango, la bossanova e la milonga. L’album,
prodotto da Giuseppe Vadalà per l’etichetta Nuccia, vede la
partecipazione straordinaria di Carlotta Proietti ai cori, - oltre
che di Moreno Viglioni alle chitarre e Sergio Vitale al flicorno - e
vanta agli strumenti una formazione di assoluto rilievo nel mondo del
jazz: Luca Chiaraluce (chitarra), Massimo Fedeli (fisarmonica),
Daniele Ercoli (contrabasso, bombardino, flauto, voce) e Giovanni Lo
Cascio (batteria).
SALA
UMBERTO
Via
della Mercede, 50 Roma
Tel.
06 6794753
www.salaumberto.com
Martedì
ore 21, mercoledì ore 17, giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 17
e 21 domenica ore 17
Prezzi
da 32€ a 23€