Domenica 29 novembre Laura Bono presenta “Segreto” dal vivo con un concerto a Milano sul prestigioso palco della Salumeria della Musica, alle 21.00 in Via Antonio Pasinetti, 4. Un live tributo al grande amore per la Musica e un ringraziamento ai fans che hanno reso possibile la realizzazione dell’album. Fattitaliani l'ha intervistata.
L'uscita di "Segreto" è accompagnata più da preoccupazioni o aspettative?
Principalmente l'uscita di Segreto è accompagnata da una grande emozione, prevalgono le aspettative e il desiderio di fare ascoltare a tutti il mio disco, che rappresenta finalmente il frutto di un lavoro intenso, di un'esperienza musicale e di vita grandiosa: l'autoproduzione con la mia etichetta indipendente, il progetto di crowdfunding, la canzone scritta con Gianna Nannini... Un "viaggio" incredibile, adesso non vedo l'ora di suonare dal vivo! Le preoccupazioni sono l'altra faccia della medaglia, sono la speranza di restituire il mio più bel "Segreto" alle persone che mi hanno sostenuta nella realizzazione dell'album.
Quali difficoltà ne hanno caratterizzato la gestazione?
Da quando ho deciso di autoprodurmi con La Mia Isola ogni singola scelta è stata un momento di grande responsabilità e attenzione, mi sono misurata con la Laura autrice e produttrice, situazioni nuove, ma sentivo forte la voglia di creare la mia musica in tutto e per tutto; certamente le difficoltà legate al budget hanno condizionato le scelte e le tempistiche di tutta la gestazione dell'album, ma il sostegno grandissimo dei miei fans attraverso il crowdfunding mi ha permesso di andare avanti, devo moltissimo a loro. Ora finalmente siamo riusciti a creare un bel team. Ho la fortuna di avere intorno a me uno staff valido all’interno del quale ognuno ha le proprie competenze, a me rimane lo scrivere canzoni e andare in studio col produttore artistico, in questo caso Davide Tagliapietra, che ha fatto un lavoro eccezionale. La mia è una piccola label indipendente, è vero, ma quelli che ci lavorano sono dei caterpillar, niente da invidiare ad una major! (ride, ndr).
E quali sono stati gli aspetti giocosi, divertenti e creativi...?
Ce ne sarebbero un'infinità! ho moltissimi ricordi di risate, scherzi, la musica anche questo di bello che quando suoni dal vivo si è come bambini, viaggi della speranza, furgoni stipati di strumenti... Ma poi quando si sale sul palco c'è il pubblico ed è magia.
Delle tue precedenti esperienze che cosa è confluito nel cd?
Direi tutto. Come cantautrice tutte le mie esperienze confluiscono nelle canzoni che scrivo. Con il tempo c'è una crescita, musicale, ma anche legata all'età, ai momenti della vita. Segreto è un disco diverso dai precedenti, più maturo, ma sono sempre io, credo che abbia la mia identità.
Conosceremo un altro aspetto di te come artista e donna?
Sì, penso che si possa dire che sono più grande, ho lavorato sulla scrittura, ho una tecnica (spero) più accurata, un approccio più dolce alle canzoni in generale. Da ragazzina ero abituata ad urlare per farmi sentire e pensavo che le cose importanti bisognasse gridarle... invece adesso ho capito che un sussurro può arrivare molto più in profondità di un grido.
La decisione di autoprodurti nasce da quale tipo di esigenza: più pratica o personale?
Entrambe le cose; semplicemente a un certo punto ho sentito che volevo assumermi più responsabilità e camminare sulle mie gambe.
Da cosa deriva la "sintonia" con il pubblico finlandese...? non è così scontato farsi notare in un mercato nordico...
È stata una sorpresa anche per me, abbiamo provato a mandare le canzoni ed è stato un successo, classifiche, live...
Pronta per la presentazione live del tuo disco? che cosa provi? come romperai il ghiaccio?
Sono pronta! Domenica sera alla Salumeria della Musica a Milano alle 21 inizia il mio concerto, provo l'emozione più forte che un musicista possa provare... e il resto è un "Segreto"! cioè, sarà una sorpresa: venite a vedermi...
Dagli inizi ad oggi, che cosa hai imparato a guardare con "Angolazione differente"?
La vita, in generale, affronto il mondo con più consapevolezza e serenità. Come quasi tutti gli artisti vivo sempre come su una giostra, continuamente su e giù, però cerco di osservarmi e cercare di migliorare, sto cercando di fare mia la massima: “Accetta con serenità le cose che non puoi cambiare e cambia con coraggio quello che puoi”.
Perché la scelta del titolo è caduta su "Segreto"?
"Segreto" è il cuore del disco perché è una delle canzoni a cui sono più affezionata. Io la trovo bellissima, parla di amore universale. Quando scrivo brani io uso molte immagini, descrivo i posti, quello che succede... I miei pezzi sono sì autobiografici, ma molti spunti mi arrivano anche dalle persone che mi stanno intorno, e delle volte mi metto nei loro panni cantando quelle situazioni come se le stessi vivendo io. Giovanni Zambito.
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