È disponibile solo in vinile, in free digital download (link) e su tutte le piattaforme streaming “Il suono analogico cova la sua vendetta Vol.1” (Carosello Records), l’EP d’esordio dei SANTA MARGARET, band unica nel suo genere, capace di unire il sound tipico della canzone d’autore italiana degli Anni Sessanta al rock e blues.
Cinque brani più un b-side strumentale registrati interamente in analogico, su nastro a 24 tracce, usando solo strumenti vintage, nessun campionamento e nessuno strumento MIDI. Raccontano i Santa Margaret capitanati dalla frontwoman ANGELICA SCHIATTI, classe 1989, davvero molto bella e carismatica, il gruppo è composto da 4 musicisti tra cui STEFANO VERDERI, ex delle Vibrazioni: «Registrare su nastro a 24 tracce ti pone nella condizione mentale del “buona la prima”, perché è molto più difficile correggere un errore, o fare dei copia/incolla di parti come si fa con il computer. Devi arrivare in studio già con le idee molto chiare su tutte le parti e gli arrangiamenti, e non puoi neanche sovraincidere troppe volte sullo stesso nastro perché rischi di compromettere la qualità della registrazione. Abbiamo fatto parecchi mesi di sala prove per arrivare pronti alle registrazioni». Fattitaliani li ha intervistati.
Riascoltando le registrazioni in analogico che effetto vi ha fatto personalmente?
E’ un emozione difficile da spiegare, vedere concretizzato il proprio lavoro di mesi e mesi; poter avere tra le mani il nostro vinile, che è un oggetto che noi amiamo tantissimo.
Artisticamente il risultato è vicino alle vostre aspettative?
Assolutamente sì, volevamo proprio fare un disco di questo genere: sincero, che suona bene, senza troppe manipolazioni di produzione: quello che senti su disco è come suonano i Santa Margaret anche dal vivo; ad oggi questa cosa non è così scontata. In fase di registrazione c’è stata molta cura nella ricerca dei suoni.
Prima di decidere di pubblicare il disco solo su vinile e in free download, avete pensato ai pro e ai contro di questa operazione?
Certo, ma ad oggi il nostro obiettivo non è tanto “scalare” le classifiche, ma farci conoscere il più possibile. Quale miglior modo se non mettere a disposizione gratuitamente la tua musica. Per chi invece vuole possedere il nostro disco, per ora mettiamo in vendita solo il vinile, perchè è il supporto musicale che più ci piace, e che riteniamo sia qualitativamente migliore. Il CD sta avendo una fase calante, il vinile invece sta riprendendo quota, per questo abbiamo anche chiamato l’EP “Il Suono Analogico Cova la sua Vendetta”.
Su quale fronte e argomento vi incontrate tutti e cinque, nonostante la provenienza da esperienze diverse?
Beh, il genere di musica che suoniamo, è anche quello che noi tutti ascoltiamo; e ci confrontiamo spesso su band, artisti nuovi o vecchi da riscoprire. Le nostre serate spesso le passiamo ad ascoltare vinili...o a guardare film. Siamo anche tutti molto amanti del cinema, soprattutto quello Italiano, a partire da Fellini....e del buon vino e della buona cucina!
I riconoscimenti e gli apprezzamenti ricevuti stanno realmente traducendo il vostro intento nel fare musica? Il pubblico vi sta realmente comprendendo?
Nel momento in cui fai musica con passione, e fai esattamente quello che senti, prima o poi avrai un tuo pubblico che ti capisce. Bisogna solo avere pazienza, perchè arrivare a tutti è molto più difficile che arrivare solo ad una nicchia di persone.
Il secondo volume dell'ep sarà coerente con il primo? In che cosa lo continuerà e in che cosa invece no?
Molti brani che finiranno nel secondo EP sono gia stati registrati nella stessa sessione di registrazione, quindi se non altro avranno la stessa coerenza di suoni e di produzione (che ha curato Stefano, il nostro chitarrista). Nel frattempo stiamo scrivendo anche brani nuovi, ma è prematuro parlarne.
Contenti dell'inserimento dei vostri brani nel film di Aldo, Giovanni e Giacomo?
Contentissimi, è stata una sorpresa incredibile; non ce lo saremmo mai aspettati, che dei nostri brani finissero in un film “di serie A”. E poi noi siamo realmente loro fan, per cui è anche un onore associare la nostra arte alla loro.
Perchè no?...alla fine il nome è anche l’interpretazione che ognuno di noi ne da. Santa Margaret, infatti è un luogo, da cui trae origine il nostro suono. Se provate a cercarlo sulle mappe non lo troverete...ma se lo immaginate si.
Complimenti davvero per le canzoni: che emozione vi piacerebbe far provare a chi vi ascolta?
Ci piacerebbe far provare delle emozioni. Già questo basta, poi ognuno deve essere libero di sviluppare attraverso l’ascolto della nostra musica una sua emozione personale. Nel momento in cui pubblichi o suoni dal vivo una canzone, questa non è più solo tua, ma anche di chi l’ascolta.
Mi raccomando dunque ...fatene buon uso. Giovanni Zambito.
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I Santa Margaret parlano del loro tempo, con la consapevolezza di chi conosce il proprio passato e sa quale percorso è stato fatto per arrivare dove siamo oggi. Non c’è malinconia, solo un grande entusiasmo nel continuare a fare musica come la si fa da sempre. Sul lato A i brani “Riderò” (scelto per la colonna sonora e il trailer del nuovo film di Natale di Aldo, Giovanni e Giacomo, “Il ricco, il povero e il maggiordomo”, in uscita l’11 dicembre nelle sale italiane), “La strada”, “Insonnia”, “Comincia tu”, “Oltre al limite”. Sul lato B un’unica traccia strumentale di 20 minuti, “…e il digitale trema”, suonata interamente live in studio e registrata in presa diretta senza alcuna sovraincisione. La copertina è disegnata da Shout, uno degli illustratori italiani più conosciuti all'estero (medaglia d’oro 2009 della Society of Publication Designers per l’illustrazione Animal Spirits del “New York Times”), che ha rappresentato sul fronte una liquirizia. C’è chi si può fermare a questo e riconoscere solo la familiare rotella e c’è invece chi, con un po’ più di fantasia, potrebbe notare una somiglianza e un richiamo al vinile. Ma è solo sul retro che si comprende cosa c’è davvero in copertina: un serpente arrotolato, simbolo della vendetta. La band ha voluto sottolineare come solo con un oggetto fisico si ha la possibilità, girandolo, di scoprire un retro. Chi si accontenta della “musica liquida” non avrà mai un b-side e si fermerà ad una sola immagine, ad una sola facciata.
Confermate le prime date live dei Santa Margaret: il 7 novembre al Babaluba di Crema, il 14 novembre al Vinile Club di Bassano del Grappa (Vicenza), il 9 gennaio alla Birreria Pedavena di Belluno e il 17 gennaio al Bradipop di Bellaria (Rimini). I Santa Margaret stanno già ricevendo consensi unanimi da critica e pubblico: dopo aver aperto i concerti di Deep Purple e Beth Hart, sono stati infatti scelti come artisti del mese da MTV New Generation e hanno calcato quest’estate il palco del Coca Cola Summer Festival 2014 (in onda in prima serata su Canale 5 e in diretta su RTL), trionfando con il brano “Riderò”. La band nasce a Milano dall’incontro della carismatica cantautrice Angelica Schiatti con il chitarrista Stefano Verderi, che ha curato gli arrangiamenti e la produzione artistica dell’intero progetto. Negli ultimi due anni si sono dedicati alla composizione di brani originali, richiamando nel progetto altri musicisti di grande esperienza come Leonardo Angelicchio (tastiere), Ivo Barbieri (basso) e Marco Cucuzzella (batteria).
I Santa Margaret parlano del loro tempo, con la consapevolezza di chi conosce il proprio passato e sa quale percorso è stato fatto per arrivare dove siamo oggi. Non c’è malinconia, solo un grande entusiasmo nel continuare a fare musica come la si fa da sempre. Sul lato A i brani “Riderò” (scelto per la colonna sonora e il trailer del nuovo film di Natale di Aldo, Giovanni e Giacomo, “Il ricco, il povero e il maggiordomo”, in uscita l’11 dicembre nelle sale italiane), “La strada”, “Insonnia”, “Comincia tu”, “Oltre al limite”. Sul lato B un’unica traccia strumentale di 20 minuti, “…e il digitale trema”, suonata interamente live in studio e registrata in presa diretta senza alcuna sovraincisione. La copertina è disegnata da Shout, uno degli illustratori italiani più conosciuti all'estero (medaglia d’oro 2009 della Society of Publication Designers per l’illustrazione Animal Spirits del “New York Times”), che ha rappresentato sul fronte una liquirizia. C’è chi si può fermare a questo e riconoscere solo la familiare rotella e c’è invece chi, con un po’ più di fantasia, potrebbe notare una somiglianza e un richiamo al vinile. Ma è solo sul retro che si comprende cosa c’è davvero in copertina: un serpente arrotolato, simbolo della vendetta. La band ha voluto sottolineare come solo con un oggetto fisico si ha la possibilità, girandolo, di scoprire un retro. Chi si accontenta della “musica liquida” non avrà mai un b-side e si fermerà ad una sola immagine, ad una sola facciata.
Confermate le prime date live dei Santa Margaret: il 7 novembre al Babaluba di Crema, il 14 novembre al Vinile Club di Bassano del Grappa (Vicenza), il 9 gennaio alla Birreria Pedavena di Belluno e il 17 gennaio al Bradipop di Bellaria (Rimini). I Santa Margaret stanno già ricevendo consensi unanimi da critica e pubblico: dopo aver aperto i concerti di Deep Purple e Beth Hart, sono stati infatti scelti come artisti del mese da MTV New Generation e hanno calcato quest’estate il palco del Coca Cola Summer Festival 2014 (in onda in prima serata su Canale 5 e in diretta su RTL), trionfando con il brano “Riderò”. La band nasce a Milano dall’incontro della carismatica cantautrice Angelica Schiatti con il chitarrista Stefano Verderi, che ha curato gli arrangiamenti e la produzione artistica dell’intero progetto. Negli ultimi due anni si sono dedicati alla composizione di brani originali, richiamando nel progetto altri musicisti di grande esperienza come Leonardo Angelicchio (tastiere), Ivo Barbieri (basso) e Marco Cucuzzella (batteria).