Il problema della mancanza di skill è noto a tutti. Il 4
aprile 2019 Logotel ha proposto un cambio di prospettiva: Kill Skill. Un metodo
design driven in grado di lavorare sul tutto il sistema azienda-persona: dalla
formazione di nuove skill agli ambienti per alimentarle nel tempo, fino alla
progettazione di modalità per esercitare davvero ciò che le persone hanno
appreso.
Durante
l’evento Kill Skill, Logotel propone
un cambiamento di prospettiva: gli
elenchi di skill sono privi di personalità, ignorano i talenti individuali e la
realtà delle imprese. E può perfino risultare nociva: iniettare il
cambiamento senza progettare l’impatto che potrà avere sull’organismo-impresa,
può portare al suo rifiuto da parte delle persone, alla demotivazione, al calo
della produttività.
Logotel da 25
anni accompagna la trasformazione delle imprese in modo collaborativo,
confrontandosi con manager e decisori nazionali e internazionali. Dal suo osservatorio
rilancia la sfida dell’aggiornamento delle competenze.
“Le organizzazioni
vanno supportate a un livello più profondo. Bisogna hackerare il sistema della
formazione. È necessario un approccio che ripensi l’innovazione. Non è solo un
tema tecnologico, deve diventare un appuntamento per innescare nuovi modelli di
sviluppo, che sia in grado di reagire ai cambiamenti ed evolversi”,
racconta Nicola Favini, direttore generale Logotel.
Per realizzare
tutto ciò, è sempre più importante amplificare il livello di comprensione del
sistema azienda-persona. I programmi di trasformazione sono già partiti, ora bisogna mappare come le strategie di
formazione e le iniziative di change
management impattano sulle skill delle persone.
“Trascurare fattori
come il commitment del management, l’orientamento delle persone e i loro
bisogno significa dar vita a ‘killer dei progetti’, fenomeni che demotivano le persone
e allontanando i risultati desiderati. Ne abbiamo discusso con il management presente all’evento, per dare
insieme un volto a questi killer. Secondo noi questo è il primo passo per
neutralizzarli”, spiega Jessica Aroni, Senior Manager Education Projects
per Logotel. Un’attività collaborativa per catturare insight significativi, fondamentali per comprendere se le
iniziative che puntano al cambiamento stanno funzionando oppure no.
A partire da
queste premesse Logotel propone un approccio in grado di lavorare sul tutto
il sistema azienda-persona: dalla formazione di nuove skill agli ambienti per
alimentarle nel tempo, fino alla progettazione di modalità per esercitare
davvero ciò che le persone hanno appreso.
In un contesto
in cui una skill “invecchia” ogni circa due anni, bisogna progettare percorsi e
strumenti di formazione e soprattutto per abilitare ogni persona ad applicare
in modo naturale ciò che di nuovo ha imparato. La formazione oggi, deve essere
legata a doppio filo con il business e la cultura aziendale. Senza questa
condizione qualunque programma o attività di training rischia di non funzionare. Qualunque skill è davvero utile
solo se si costruiscono spazi di pratica per esercitarla nel quotidiano,
altrimenti evapora.
Logotel propone quattro “attivatori” per dar vita ai suoi
progetti, per renderli concreti e misurabili: attitudine, motivazione, permesso
e opportunità.
“In sintesi,
gli attivatori devono lavorare insieme sui nostri progetti. Nel selezionare e
sviluppare le attitudini delle
persone; nel generare e mantenere attiva la motivazione; nel concedere il permesso
per sperimentare nuovi comportamenti e, infine, nell’offrire opportunità per creare impatti reali
delle nostre iniziative”, afferma Maria Grazia Gasparoni, Manager of Education
per Logotel.
Per dar vita a questo sistema dobbiamo agire su tre livelli:
·
Comprendere:
con strumenti di assessment, per
mappare il sistema azienda-persona e aiutare le organizzazioni a definire lo
stato delle iniziative formative e individuare le azioni necessarie per colmare
gap
·
Abilitare
le persone: con percorsi di sviluppo, strumenti e ambienti
fisico-digitali per accompagnare le persone nel viaggio dell’apprendimento.
Stimolare la motivazione delle persone e creare spazi di opportunità per trasformare
le skill in comportamenti.
·
Sostenere
nel tempo i comportamenti, perché questi ambienti devono
essere capaci di stimolare e mantenere attiva l’acquisizione di nuove skill.
Per
approfondire le tematiche dell’evento è possibile scaricare il Quaderno Kill Skill – Un non catalogo di competenze
su http://www.weconomy.it dove è
possibile non solo leggere i contenuti, ma anche ascoltarli. Il quaderno è
disponibile in italiano e in inglese.
LOGOTEL
Logotel è la Service Design Company che progetta e
accompagna la trasformazione delle imprese in modo collaborativo. Il suo team
di oltre 190 professionisti progetta e sviluppa servizi ed esperienze su scala
internazionale, dalla strategy al delivery al “life” dei progetti. L’approccio
di Logotel unisce discipline e competenze diverse, sempre “People & Design
Focused”, rendendo concreta l’innovazione, ingaggiando i network di intere
organizzazioni distribuite sul territorio, ridisegnando le relazioni tra Brand,
Clienti interni ed esterni per generare impatti reali. Nel 2018 Logotel ha
lavorato per oltre 60 Clienti diversi, ha coinvolto 5.000 persone in progetti
formativi e ne ha connesse più di 100.000 con le 38 Content and Business
Community Network che erogano servizi e contenuti, motivano, attivano la
condivisione e fanno partecipare.
WECONOMY
Dal 2009
Weconomy è la piattaforma culturale creata da Logotel e dedicata all’economia
collaborativa. Weconomy conta ad oggi 13
quaderni stampati e con più di 65.000 download,
oltre 200 autori, 490 articoli pubblicati, 1 piattaforma digitale www.weconomy.it