Libri, "Italós. Perché siamo arrivati a tanto?" di Marco Ascione

Breve trattazione sull'origine delle divisioni, delle unificazioni e dell'attuale condizione degli abitanti dello Stivale.
L'Italia è il paese più corrotto di tutta l'Unione Europea, insieme a Romania, Bulgaria e Grecia. Nel 2016 si è classificata alla 77esima posizione al mondo per libertà di stampa. La sua classe politica costa cifre da capogiro, l'imprenditoria è in ginocchio, l'indigenza e le difficoltà degli italiani crescono progressivamente. Che cos'è che è andato storto? E' tutta colpa della crisi o c'è dell'altro? E' questione di mentalità? E da dove proviene la mentalità? Perché nella sua storia l'Italia è più volte passata, rispetto alle aree dell'Europa nordoccidentale, dai più alti gradi di progresso ai peggiori di regresso? E di ciò le sue antiche divisioni sono causa o effetto?
In un libro controcorrente e sorprendente, Marco Ascione compie un viaggio a ritroso, documenti e numeri alla mano, per tentare risposte ad una delle domande più frequenti, che gli stessi italiani si pongono spesso: Come mai ci siamo ridotti così?
“Italós. Perché siamo arrivati a tanto?” è un saggio multidisciplinare e scientifico che si legge come un romanzo. Un testo che rovescia i tradizionali paradigmi della storia recente e fa sobbalzare sulla sedia. Un coraggioso atto d'accusa nei confronti di chi ha voluto, e di chi vuole ancora oggi, che la “Questione Meridionale” nascesse, si consolidasse e diventasse “emergenza” del Paese.

La prefazione è di Lino Patruno, giornalista e scrittore, l'introduzione è di Marcello Musso, pubblico ministero, il magistrato che ha condannato Riina e Bagarella.

Fattitaliani

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