Hamlet in Rebibbia adattamento e regia di Fabio Cavalli: 18 maggio prova aperta

Il 18 maggio presso il carcere di Rebibbia Nuovo Complesso, i detenuti attori guidati da Fabio Cavalli, presenteranno in anteprima una prova aperta del nuovo spettacolo Hamlet in Rebibbia che debutterà ufficialmente nel prossimo mese di ottobre in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma, in live streaming full-HD. Lo spettacolo di ottobre sarà in diretta con il Teatro Studio del Parco della Musica e con i teatri e i cinema di Genova, Milano, Monza, Cagliari, Nuoro e Napoli. Il 18 maggio una specie di prova generale dell’evento d’autunno. 

Racconta Fabio Cavalli - regista e organizzatore del progetto Ottava Arte: “Ottava Arte è l’avanguardia della nuova espressività in palcoscenico. Rispondiamo alla crisi del pubblico in sala con l’idea di una forma d’arte che sia insieme Teatro, Cinema, TV e web. Le produzioni live streaming da un carcere sono una novità assoluta a livello internazionale; facciamo di necessità virtù: se gli attori non possono uscire portiamo fuori i loro spettacoli con le immagini, nella perfezione dell’HD, la regia in diretta e il coinvolgimento del pubblico in sala come complice di questa sperimentazione. Al National di Londra da anni gli spettacoli sono disponibili tanto in platea quanto in streaming in tutti i cinema e teatri d’Inghilterra. In Italia la sperimentazione comincia dal Carcere di Rebibbia e vuole estendersi ai principali teatri. La crisi delle sale si affronta anche così: diffondendo il teatro in banda larga; creando un nuovo pubblico; coinvolgendo i cinema e il web.  Dopo le sperimentazioni dello scorso anno con la diretta da Rebibbia degli eventi per il Quadricentenario Shakespeariano e l’exploit dell’Inferno di Dante dal carcere all’Auditorium del MAXXI e sul web - con risalto persino nei TG di Pechino - quest’anno rilanciamo con la diretta di Hamlet nei grandi teatri nazionali. Il 18 faremo la prova generale dello spettacolo di ottobre: ci saranno già le telecamere e la regia in diretta ”. 

Nell’Amleto il giovane principe, chiamato dalla voce del sangue, dal fantasma del padre ucciso in una faida di potere familiare, indaga implacabilmente sui presunti colpevoli: lo zio e la sua stessa madre. Occorre compiere la vendetta e ristabilire l’ordine nella Famiglia e nella Città. Amleto è il killer obbligato, l’esecutore. Ma rifiuta di agire senza le prove del delitto. Pretende che Vendetta e Giustizia siano le due facce della stessa moneta. Nella strage finale, innocenti e colpevoli saranno ugualmente sacrificati in un atto di purificazione distruttiva. Solo Orazio resta testimone vivente, incaricato di ricordare ai posteri il rischio mortale che comporta la violazione dell’ordine all’interno di una comunità. Nell’Amleto si rispecchiano i destini di molti degli attori della Compagnia.  E i destini di tutti noi. Se c’è del marcio nell’antica Danimarca, come ce la passiamo, oggi, fra Roma, Napoli e Reggio Calabria? (Con la sponda delle finanziarie del Nord). Quali faide, tradimenti e lotte fra clan, coprono di sangue le strade delle città, fino a macchiare i palazzi di un potere lontano ed oscuro? Dalla Fortezza di Elsinore alle nostre metropoli il salto spazio-temporale è quasi impercettibile. Nella parola dialettale scarnificata dei detenuti-attori, l’Amleto è cronaca di oggi ed emblema universale della dialettica fra Vendetta e Giustizia. 
18 maggio 2017 ore 15.30 – ingresso pubblico ore 14.30
Teatro della C.C. Roma Rebibbia N.C. Via Raffaele Majetti, 70
L’ingresso all’evento è gratuito 

Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top