Dal
suo archivio storico, ricco di migliaia di foto che documentano quasi
tre decenni ('69-'92) di storia italiana, Agnese
De Donato
- giornalista e fotoreporter, femminista e scrittrice, scomparsa
a Roma lo scorso 5 marzo
– aveva tratto una selezione di immagini su quell’irripetibile
stagione di fermenti che furono gli
Anni
Settanta.
Con
passione e determinazione Agnese ha lavorato per oltre un anno, fino
agli ultimi giorni,
all’allestimento
di questa mostra che documenta la sua speciale messa a fuoco,
singolare e ravvicinata, su alcuni aspetti fra i più intensi e
significativi di quegli anni: l’arte
e lo spettacolo d’avanguardia,
le
battaglie delle donne,
i
protagonisti
della cultura
e
della scena italiana e internazionale.
La
mostra è accolta - dal
25 maggio al 30 giugno
- nelle ampie e luminose sale della galleria De
Crescenzo e Viesti,
creata nel 1996 alle spalle di Piazza del Popolo da Stefano De
Crescenzo e Floriana Viesti e specializzata nella valorizzazione
dell'arte contemporanea.
Le
stampe, scelte
personalmente dall’autrice
con la collaborazione della curatrice, Greta
Boldorini,
sono – con poche eccezioni – stampe
d'epoca
e spesso stampe
d'autore
realizzate nel piccolo laboratorio di sviluppo e stampa annesso allo
studio De Donato. Il che dà alla mostra un
valore aggiunto di speciale testimonianza.
Gli
scatti testimoniano, come racconta la stessa De Donato, “gli
incontri con gli amici scrittori”
(fra gli altri Alberto
Moravia,
Natalia
Ginzburg,
Carlo
Levi),
pittori
(Mino
Maccari,
Achille
Perilli,
Michelangelo
Pistoletto),
poeti
(Leonardo
Sinisgalli,
Alfredo
Giuliani,
Valentino
Zeichen),
attori
(Ugo
Tognazzi,
Michele
Placido,
Romy
Schenider,
Charlotte
Rampling,
Claudia
Cardinale,
Monica
Vitti),
politici
(Giorgio
Napolitano,
Stefano
Rodotà).
Generazioni diverse di registi
– da Marco
Bellocchio,
a Nanni
Moretti,
da Liliana Cavani
a Carlo
Verdone.
Ci
sono le immagini, spesso in prova o fra le quinte, dei grandi
protagonisti
del balletto:
Carla
Fracci e
Rudolf
Nureyev impegnati
nella prove di Giselle,
Antonio
Gades con
Cristina
Hoyos,
la grande Maya
Plisetskaya.
Poi
“gli straordinari spettacoli della scapigliata avanguardia”, con
scatti che ci restituiscono frammenti preziosi di allestimenti di
culto: il Wedekind del Risveglio
di primavera
di Giancarlo
Nanni
con una giovanissima
Manuela
Kustermann, Le
120 giornate di Sodoma
di Giuliano
Vasilicò,
uno scabro Macbeth
di Leo
De Berardinis,
lo
spettacolo-rivelazione firmato da
Memè
Perlini:
Pirandello
chi?.
Non
mancano episodi curiosi, come la presenza di John
Lennon
alla “First International Feminist Planning Conference”,
manifestazione rigorosamente separatista, tenutasi a Cambridge
(Massachusetts), alla quale Yoko
Ono
riuscì a farlo partecipare in qualità di “video maker” (con la
promessa, raccontava Agnese, di farlo cantare!)
Articolato
in cinque
sezioni (1.
Donne 2. Istantanee 3. Arte viva 4. Il teatro delle cantine 5. Le
pezze dei ballerini)
è
anche l'ampio catalogo
della mostra,
integrato da un certo numero di scatti non compresi fra quelli in
mostra – per un totale di 156 fotografie – e arricchito da
interventi di specialisti
(Giuseppe
Appella, Laura
Iamurri, Greta
Boldorini)
e da testimonianze
sull’autrice firmate da Grazia
Francescato,
Italo
Moscati,
Leonetta
Bentivoglio,
Donatella
Bertozzi).
Agnese
De Donato
Nata
a Bari (dove ha studiato Giurisprudenza con Aldo Moro), ha vissuto e
lavorato a Roma. Nel 1957 ha aperto in Via Ripetta la libreria “Al
Ferro di Cavallo”,
uno spazio dove si incontravano i maggiori poeti, artisti e
giornalisti dell’epoca e che sfoggiava con disinvolta allegria le
opere di autori diversi: la pop art italiana e americana, i
Novissimi, il Gruppo ‘63, ma anche i vecchi grandi poeti
(Ungaretti, Sinisgalli, Tzara, Pound, Guillen, De Libero, Frassineti,
Bertolucci, Pasolini) e gli artisti visivi come Burri, Afro,
Capogrossi, Novelli, Perilli.
Nel
1973 ha
fondato
con altre giornaliste “effe”,
la prima rivista femminista in Italia.
Fra
le prime donne a qualificarsi come fotoreporter
professionista,
dalla fine degli anni Sessanta realizza importanti reportage su
avvenimenti politici, sociali e culturali per testate come L'Europeo,
Tempo Illustrato,
Aut
Aut.
Recentemente sue foto sono entrate a far parte della collezione
di Donata
Pizzi,
che le ha esposte all'ultima Triennale
di Milano
(2016) all'interno della mostra “L'altro
sguardo: fotografe italiane 1965-2015”.
Come
giornalista ha collaborato a lungo con i quotidiani “Paese
Sera”
e “La
Gazzetta del Mezzogiorno”
e con molti periodici, fra cui “L’Espresso”,
“Cosmopolitan”
e “Panorama”,
con inchieste e interviste a personaggi della cultura, della politica
e dello spettacolo.
Dagli
anni Ottanta ha svolto attività di ufficio stampa, collaborando con
prestigiose istituzioni, fra le quali l’Accademia
Filarmonica Romana
e il Teatro
dell’Opera di Roma,
l’Accademia
Nazionale di Danza
e importanti festival nazionali e internazionali.
De
Crescenzo & Viesti Galleria
d’arte contemporanea
Via
Ferdinando di Savoia 2 - 00196 Roma
06
95226414 | info@decrescenzoviesti.com
ORARI
DI APERTURA DELLA MOSTRA: martedì-venerdì ore: 11.00-13.00/
16.00-19.00
Ufficio
stampa | Antonella
Mucciaccio
c
+39 3474862164 | @ amucciaccio@fastwebnet.it