Fiction, Elena Russo in "Furore 2" interpreta una donna umiliata dalla vita, ma determinata. L'intervista

Per descrivere Elena Russo bisogna partire con la sua storia che parte a Napoli da molto prima del 1995 quando per necessità lavorative Elena si trasferisce a Roma. Nella capitale inizia a Radio RAI e con alcune conduzioni TV fino ad arrivare al suo amore di sempre, la recitazione.

Per diventare attori, bisogna trascorrere anche lunghi periodi di fermo, racconta Elena, e ovviamente dovevo mantenermi in una città non mia e credo che la formazione per questo lavoro passi anche attraverso varie esperienze.
“Nella vita di ciascuno di noi ci sono tanti cambiamenti, ma soprattutto nella vita di un attore è fondamentale come cresci, e come ti formi. Scambi umani e professionali concorrono a formare un bagaglio. Sono cresciuta, maturata, anche lavorando su me stessa, ritagliandomi spazi, e ritrovandomi nei miei percorsi di vita su appunti scritti o piccoli diari che sono stati di formazione e poi costruirsi un bagaglio culturale tramite la lettura dei romanzi più importanti, testi psicologici e tante, tante sceneggiature.”
Il suo lavoro Elena lo definisce come perenne "Work in progress” dove continuamente bisogna creare un personaggio, costruirlo dentro di sé e poi smontarlo alla fine delle riprese per iniziare ad interpretarne uno nuovo cercando sempre di tenere l’equilibrio mentale che inevitabilmente viene messo alla prova ogni volta, da questo lavoro tanto complesso quanto bello e pieno di emozioni.
Il rapporto sentimentale con Maurizio Calvesi, direttore della fotografia è stato significativo e fondamentale nella sua carriera e la sua immagine cinematografica si è affinata perché con lui è cresciuta professionalmente e con i suoi film si è perfezionata la cultura dell’immagine che è l’essenza del cinema.
In questo periodo Elena ha sviluppato una consapevolezza del proprio recitato iniziando con il Guardarsi dentro e di riflesso guardando con occhio critico l’evoluzione di se stessa.
“Occorre umiltà e applicazione come in tutti i lavori, perché non finiremo mai di migliorare, perciò ho imparato a studiare, ad impegnarmi per affrontare un personaggio da interpretare, leggendo molto, guardando film, tanti, ma guardando anche le persone comuni, semplici, così come sono io. Potrei vincere qualsiasi premio ma sarò sempre una persona che guarderò dritto negli occhi, perché potrò rinunciare a tutto ma non alla mia anima”.
“Elena, “Furore 2” è il tuo ritorno al piccolo schermo dopo quanto tempo?”
“Dopo il grande successo di due anni fa di “Furore” che ha anche vinto il Telegatto eccomi sul set di “Furore 2”! In questi due anni mi sono dedicata al teatro portando in scena “Il topo nel cortile” di Daniele Falleri e “La reggente” di Fortunato Calvino per la regia di Stefano Incerti. Inoltre - continua Elena Russo - cerco di essere presente in rete con un mio canale Youtube e proprio in questi giorni è on line la mia nuova sit-web dal titolo "The single lady the revenge” sempre con Daniele Falleri: è la storia di Maria una donna semplice che si sfoga continuamente sull’amore che è “tutto un imbroglio”.
Qualche indiscrezione sul tuo ruolo di protagonista in “Furore 2”?
“Sofia Fiore, il nome del mio personaggio, è una donna del sud piena di passione e determinazione, la fiction è ambientata negli anni ’60 ed indosso abiti meravigliosi. In quegli anni le donne non potevano osare profonde scollature o gonne corte ma erano terribilmente sexy e di un’eleganza impensabile per i nostri tempi. Sofia è una donna umiliata dalla vita e dai costumi sociali.  In quei tempi noi “terroni”, sono napoletana, non potevano entrare nei ristoranti o negli alberghi umiliati da una sorta di incredibile discriminazione. Sofia combatte con fermezza ed orgoglio queste assurdità e alla fine… ma questo lo vedrete in televisione… Oggi le cose per noi del sud sono cambiate ma ancora un certo strisciante razzismo si perpetua verso altre persone”.
Progetti per il futuro?
“Mentre lavoro alle riprese di “Furore 2” che uscirà, probabilmente, in primavera su Canale 5 vi consiglio di seguirmi su Youtube con le mie pillolette ironiche sull’amore che è “tutto un imbroglio” come racconta la mia “Maria". E poi con il nuovo anno spero di tornare a teatro con “La reggente” un testo forte che mi appassiona molto.
Ma secondo Elena l’amore è tutto imbroglio?
“Sinceramente, alle volte lo penso anch’io…”
Fattitaliani

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