A Domenica In su Rai1 l’intervista esclusiva di Vittorio Sgarbi: “Evelina poteva venire tranquillamente e non l’ha fatto. Con Sabrina finito lo stupore è rimasto l’amore, mi ha assistito e dato forza, per questo la sposo”
All’indomani della notizia di archiviazione dell’accusa di contraffazione e autoriciclaggio per il dipinto di Manetti, Vittorio Sgarbi, ospite a Domenica In su Rai1, si racconta in un’intervista esclusiva a Mara Venier con Tommaso Cerno: “Il matrimonio a Venezia? Ho vissuto lì una parte importante della mia vita, un ricordo e luogo felice”, rivela riferendosi alla compagna Sabrina Colle. “È giusto dare una parte della mia visibilità, di esistenza, a chi è stato così vicino, mi ha assistito e mi ha dato forza nella difficoltà della vita quotidiana. Il tempo non cambia lo spirito delle persone, ad un certo punto esiste la convinzione che alcuni valori sono comuni e vanno condivisi fino in fondo. La sua ironia e il suo divertimento alle mie battute sono una forma di intelligenza, che ha trovato oggi consolazione e rassicurazione rispetto alla provocazione. Finisce lo stupore e rimane l’amore”, spiega Sgarbi. “Evelina poteva venire tranquillamente e non è venuta”, aggiunge relativamente alle polemiche degli ultimi mesi con sua figlia che ha depositato un’istanza per la nomina di un amministratore di sostegno, sostenendo che il padre non sarebbe più in grado di seguire i propri interessi e accusato la Colle di tenerla lontana dal padre.
Rispetto all’archiviazione delle accuse nei suoi confronti commenta: “È una buona notizia, mi ha fatto anche soffrire, insomma”. Il critico d’arte, in libreria con “Il cielo più vicino. La montagna nell’arte”, racconta sul suo ultimo lavoro: “È un rapporto fra altezza e profondità. È stato un modo per approfondire temi dell’arte non dal punto di vista storico ma filosofico. Qui c’è uno Sgarbi del pensare del riflettere piuttosto che dell’agire. La montagna ha un valore spirituale, ci andavo da ragazzo con i miei genitori”.



