Finalista della scorsa edizione di Io Canto Senior, Alberico colleziona successi e traguardi di rilievo. Ma quando le telecamere sono spente, che uomo è Alberico? Scopriamo insieme la sua storia, i suoi valori e i progetti futuri.
Un uomo poco mondano, che rifugge il caos cittadino e che preferisce rilassarsi leggendo un libro o vedendo un bel film. È molto legato ai suoi affetti, a cui dedica tutto il tempo libero, e in particolare a sua madre, una donna straordinaria con la quale, da quando quattro anni fa ha avuto un brutto ictus, si è stabilito un rapporto di amore incondizionato da cui trae energia quotidianamente per rigenerarsi. È stata la sua prima fan e sostenitrice in ogni campo, gioisce per tutto ciò che di bello fa in campo artistico e a lei dedica ogni traguardo raggiunto.
Ci sono stati nella tua vita artistica degli episodi che ti hanno fatto capire che quella che stavi percorrendo era la strada giusta? Se sì, quali?
Quando comincia a cantare canzoni importanti, liberandosi da freni e suggestioni che condizionavano la sua resa artistica. Sicuramente per lui il punto di svolta è stato rappresentato dallo spettacolo Cuori Ribelli, in cui interpreta l’anima di Luigi Tenco e si confronta con la vita e il repertorio di un grande artista. E poi uno spettacolo importante come Io sono l’altro, legato al rispetto delle individualità di ciascuno, e quello su Vecchioni.
Oltre ad essere un cantante, conduttore, opinionista, un performer a 360 gradi, sei anche sensibile alle cause sociali. Insegni come docente di sostegno e referente inclusione e vivi la tua vita sempre rivolto verso ragazzi con delle difficoltà. C’è qualcosa nella tua vita che vorresti realizzare che ancora non hai fatto?
Mentirebbe se dicesse che tutto ciò che è avvenuto era un suo sogno: tutto è avvenuto sempre per caso e non è mai stato cercato davvero. Quando riesce con i suoi spettacoli a sostenere cause importanti si sente davvero felice e spera di avere sempre più la possibilità di esprimersi in tal senso, aiutando i più deboli. E poi, dopo questo album dedicato a Vecchioni, ci sarebbe l’idea di incidere un inedito, ma dovrà essere qualcosa di forte e che lo rappresenti davvero; altrimenti preferisce continuare a cantare canzoni altrui in cui si riconosce.
La tua caratteristica principale è la dote che ti porta ad essere un grande comunicatore di emozioni. Con l’ultima esperienza televisiva hai conquistato non solo la giuria ma anche il pubblico televisivo. A cosa devi il segreto di tanti consensi?
Sicuramente è, nell’arte come nella vita di tutti i giorni, una persona sincera nel bene e nel male. Riceve dal prossimo tanto amore e fa di tutto per meritarselo quotidianamente, senza mai dare nulla per scontato.
Alberico, c’è un progetto che stai portando avanti nel panorama musicale: da dove nasce l’idea di dedicare un intero album a Roberto Vecchioni? C’è stato un momento preciso in cui hai capito che questo disco doveva esistere?
L’idea nasce dalla profonda stima e ammirazione artistica e umana che ha per Roberto Vecchioni, cui già ha dedicato un intero spettacolo teatrale. Gli è sembrato giusto incidere queste canzoni per lasciare una traccia di quello spettacolo, di cui ha conservato lo stile musicale essenziale, e chiudere un cerchio.
Perché proprio il titolo “Lezioni d’amore”? Che cosa insegna, secondo te, Vecchioni attraverso le sue canzoni?
Insegna ad amare senza preclusioni e preconcetti. Le ha definite lezioni d’amore perché in queste canzoni c’è tutto: dall’amore classico per la persona amata all’amore per il proprio mestiere e per la vita, nonostante i grandi dolori.
Quanto c’è di personale in questo progetto e quanto, invece, è un atto d’amore verso l’opera di Vecchioni?Direbbe 50 e 50: sono testi in cui si identifica, mai banali, e nel contempo canzoni con bellissime melodie. Quando gli è arrivata la proposta dalla sua etichetta di incidere un intero album dopo l’ottima accoglienza dei suoi primi due singoli, ha pensato subito a questo, che è un vero omaggio fatto col cuore a un grande artista.
Conclusione
E noi di Fatti Italiani e tutti i nostri lettori continueremo a seguirlo nei suoi spettacoli. Nel frattempo gli facciamo i nostri complimenti e… ad maiora!