![]() |
| Ph. Cosmo Laera |
Fino al 10 dicembre 2025 l’Atrio del Rettorato dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale (Campus Folcara, Viale dell’Università) ospita la mostra personale di Franco Marrocco dal titolo “Fukei. Veduta con foglie nel vento”, a cura di Luca Palermo, docente di Storia dell’arte contemporanea presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia.
L’esposizione, promossa nell’ambito
delle attività di Terza Missione dalla prof.ssa Ivana Bruno, delegata del
Rettore per la Diffusione della conoscenza e della cultura - SCIRE, è stata
inaugurata lo scorso 28 ottobre ed è aperta, e liberamente accessibile, dal
lunedì al venerdì negli orari 10.00-13.00 e 15.00-18.00.
“Fukei. Veduta con foglie nel vento” è il
quarto appuntamento del 2025 che porta l’arte contemporanea all’interno
dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Un ulteriore
step che si pone in continuità con le mostre allestite, a partire dal marzo
2023, nell’atrio del Rettorato, e in linea con la volontà dell’Ateneo di
offrire i suoi spazi ad eventi espositivi che possano presentare e diffondere
la conoscenza della creatività artistica territoriale e nazionale.
Il termine Fukei, coniato in
Cina e poi arrivato nel paese del Sol Levante, è composto da caratteri cinesi
il cui significato è traducibile con le parole vento e luce. Fukei,
dunque, etimologicamente, non include i concetti di terra o luogo comunemente
riferibili all’idea di paesaggio occidentale. Esiste, inoltre, un’altra parola
del vocabolario cinese, Fuko, il cui significato è simile a quello di Fukei,
ma poeticamente più caratterizzato; letteralmente: il luccichio dell’erba,
delle foglie e degli alberi mossi dal vento. Questa simbiosi perfetta tra
movimento e luce ci permettere di sperimentare l’hic et nunc, il qui e
ora, il trovarsi direttamente a contatto con la natura.
Franco Marrocco, con il suo lavoro, ha
trasformato l’idea sottostante il lemma Fukei in entità visive ben
riconoscibili nelle quali non è il paesaggio a dare origine all’arte, ma, al
contrario, è l’arte a produrre il paesaggio davanti ai nostri occhi. Quello
offerto agli spettatori non è semplicemente un qualcosa da contemplare o ammirare,
ma qualcosa da sezionare e da utilizzare come punto di partenza per andare
oltre la sezione circoscritta di spazio inquadrata dalla dimensione tela. Il
paesaggio di Marrocco si fa, dunque, somma di elementi in grado di manifestarsi
nella forma di una totalità omogenea capace di trasportare l’osservatore oltre
sé stesso, nell’unità del tutto: una finitezza aperta e, al contempo,
un’infinità limitata.
L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto PRIN PNRR 2022 University Collections of Contemporary Art: Methodologies, Digitization, and Planning for University and Territory, finanziato dall'Unione Europea, NextGenerationEU - Ministero dell'Università e della Ricerca - Italia Domani. Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.



