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| Tito Schipa Jr._Napoli ©Davide Visca |
Il Direttivo del Club Tenco ha assegnato per l’edizione 2025 il
“Premio Operatore Culturale” a Tito Schipa jr con le seguenti
motivazioni.
«Dal padre ha ereditato il nome e una poderosa cultura musicale. Che si avverte ascoltando le sue canzoni dove, su ritmiche estremamente moderne, c’è l’evocazione colta di arie e romanze. In lui, ricercato e attento versificatore, c’è il segreto di arrivare prima perché solo chi possiede la cultura del passato può immaginare il futuro. Anticipando gli Who, è stato infatti il primo autore di opera rock, quell’Orfeo 9 che ha lanciato interpreti sconosciuti come Renato Zero e Loredana Berté e un arrangiatore come Bill Conti diventato poi famoso con il film Rocky. Ha adattato in chiave pop e in dialetto romanesco il don Pasquale di Donizzetti, pubblicato in triplo disco. A lui si deve la traduzione italiana dell’opera omnia di Bob Dylan».
Schipa jr ha ritirato il Premio sul palco del Teatro Ariston a Sanremo lo scorso 25 ottobre. Di seguito l’intervista realizzata a Sanremo durante i giorni del Premio Tenco appena concluso.
Tito, che valore ha il Premio Tenco come Operatore Culturale alla luce
di quella che è stata la tua carriera?
È un riconoscimento intelligente, perché non me l'aspettavo neanche,
però quando è arrivato poi ci ho pensato un po' e ho visto che è giusto, perché
è quello che ho fatto nella vita.
In realtà poi mi sono allontanato dall'universo della canzone e mi sono occupato di tutto quello che riguarda il racconto in musica in generale. Il racconto in musica per me vuol dire soprattutto narrazione, cioè qualcosa che racconti delle storie, perché noi questo ce lo siamo proprio perso. E manca anche la melodia che è importantissima. Capisco anche perché, in quanto trovare una linea che si distacchi apparentemente dalla logica dell'armonia, e diventi bella di per sé, è la cosa più difficile del mondo.
Con l’Orfeo 9 hai creato la prima opera rock. Quando ti sei accorto
che effettivamente c'era bisogno di creare una tale?
Quando sentivo forte il bisogno di raccontare una cosa e di farlo con
quel sistema, che è il sistema del mio DNA. Con un padre come il mio e con una
cultura di questo tipo, cominciata prima ancora che nascessi, attraverso la
pancia di mia madre era inevitabile.
Attraverso la placenta io già sentivo le opere e mi ricordo perfettamente quei momenti.
“Then An Alley”, “Dylaniato” sono opere che parlano di Bob Dylan. Qual
è stata l'importanza di Dylan per la musica?
Per la musica in generale, Dylan è stato il Verdi della nostra
generazione: rappresentanti della cultura, delle ambizioni, degli ideali, del
sentimento, dell'amore e dell'odio.
Io sono rimasto ai suoi dischi fantastici della nostra adolescenza, indimenticabili. L'incontro con Dylan è stato per me un ribaltamento per la mia vita.
Non solo Dylan ma anche Jim Morrison. C'era qualcosa che univa questi
due artisti?
L'unione fra i due no ma vedo comunque anche Jim essere un qualcosa oggi di richiamato al passato, di richiamato ai grandissimi valori. Nello specifico la cultura classica, la cultura greca, la cultura liceale. Jim è un liceale che ha capito certe cose dei miti dei greci e li ha trasposti nel mondo degli autostoppisti, degli hippies. L'effetto è singolare perché tutto funziona.
Intervista a cura di Vincenzo Salamina (Music Challenge).
Tito
Schipa Jr. è autore, compositore e regista di
spettacolo musicale, cantautore, attore e docente.
Figlio
d’arte (il padre Tito Schipa è stato il più grande tenore di grazia del
secolo), inizia la sua carriera come assistente di Lina Wertmuller. Nel 1966 diventa presentatore al Piper Club di Roma dove porta
in scena – come ideatore, direttore musicale, regista e interprete - “THEN
AN ALLEY”, primo esperimento mondiale di Rock-Opera realizzata unendo 18
canzoni di Bob Dylan, che si merita l’appellativo fino ad allora inedito
di OPERA-BEAT.
Nel
1970 va in scena al Sistina di Roma “ORFEO 9”, prima opera-rock
italiana originale e prima al mondo mai allestita in palcoscenico, scritta da
Schipa e da lui interpretata insieme a un numeroso cast di giovani. Nel 1973
“ORFEO 9” è la prima Opera-Rock italiana ad essere incisa su disco: tra gli
interpreti, Renato Zero, Loredana Bertè, Edoardo Nevola.
Dal disco alla pellicola: viene girato il film che diventa l’espressione visiva
di quella che è considerata un’opera-cult del panorama musicale italiano. Sempre
nel ’73 Tito incide il suo primo LP come cantautore, “IO ED IO SOLO”m
che diventa il primo concerto italiano a usare mezzi multimediali (“Concerto
d’addio”, 1974, tour nazionale.)
Nel
1980 il suo amore per il melodramma si traduce con l’idea di attualizzare e
rendere fruibile ad un pubblico più vasto un classico del repertorio
donizettiano. È così che il “Don Pasquale” diventa “ER DOMPASQUALE”,
in una personale e vivace riscrittura in dialetto romanesco e con musiche
riadattate in chiave pop. La versione TV dello spettacolo è prodotta da Rai
Due. Tre anni più tardi il musical viene nuovamente adattato per il
pubblico americano e lo spettacolo arriva a Broadway, prodotto da Joseph
Papp (Hair, A Chorus Line).
Partecipa
cinque volte alla “Rassegna della Canzone d’Autore” organizzata dal Club
Tenco.
Nel
1988 Tito Schipa Jr. inizia ufficialmente la sua attività di traduttore:
esce “DYLANIATO”, un album da lui interpretato e contenente la sua
versione in italiano di otto canzoni di Bob Dylan (presentazione dell’LP
a cura di Fernanda Pivano). Negli anni successivi pubblicherà per la
casa editrice Arcana diversi volumi (oltre alle traduzioni di Dylan, gli
sono affidate quelle di Jim Morrison e Robert Johnson).
Dal
1991 ad oggi conduce ogni anno “OPERA FULL IMMERSION”, seminari -
spettacolo di “istigazione e assuefazione al melodramma” (da Verdi e Puccini a
Mozart...) ottenendo successo soprattutto tra i detrattori del genere.
Insieme
a Marcello Modugno scrive e interpreta “TRADURROCK”, concerto di
poesia e canzoni basato sulle traduzioni di Bob Dylan e Jim Morrison. Tour
nazionale.
Nel
2001, in occasione delle celebrazioni del Centenario Verdiano, è stato ideatore
e regista di un allestimento iperreale di “Traviata” nei saloni di
Villa Sospisio a Trastevere (Roma), giudicato dalla Barcaccia di Radio 3 “la
migliore Traviata degli ultimi 50 anni a Roma”.
Nel
2008 arriva la consacrazione ufficiale per “ORFEO 9”, che viene
proiettato come evento conclusivo della 65° Mostra del Cinema di Venezia
ottenendo una standing ovation di più do 11 minuti
In
occasione del 70° compleanno di Bob Dylan, Tito viene invitato ad esibirsi con
il suo “Dylaniato” in diverse manifestazioni sul territorio nazionale, a Imola,
Napoli, Roma.
Nel
2012 si divide tra l’allestimento “ultraleggero” dell’”Elisir d’Amore” (al
Teatro dei Satiri di Roma e in luoghi non convenzionali della capitale) e una
regìa più tradizionale della stessa opera al Politeama Greco di Lecce.
Nel 2013 viene stampato lo spartito per canto e pianoforte di “ORFEO 9”, ed escono due ristampe del doppio vinile dell’opera, che arriva così alla dodicesima emissione in quarant’anni: un caso unico nella discografia italiana.
Il 18 aprile 2015 è uscito il triplo DVD ufficiale e
inedito di “Orfeo 9”, che contiene il film restaurato e più di otto ore di
contenuti speciali.
Nel
Settembre 2015 al Brancaccio di Roma gli viene conferito da Jaja Fiastri e
Giampiero Ingrassi l’Oscar Italiano per il Musical alla carriera..
Il 2 marzo 2017 è uscito il volume “ORFEO 9 – THEN AN
ALLEY. Nella storia di due spettacoli musicali, una via alla rifondazione
italiana dell’opera popolare”: il libro ha fatto parte della lista dei 27
candidati al Premio Strega, grazie alla presentazione al premio di Marcello
Panni (compositore e direttore d’orchestra) e di Paolo Ferruzzi
(professore di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma).
Nell’aprile 2017 è stata inaugurata al Castello Svevo di Bari
la mostra “TITO SCHIPA La voce e la grazia” di cui, insieme
all’Archivista di famiglia Gianni Carluccio, Tito Schipa Jr. è stato curatore.
Dall’estate
2025 è in via di ripresa, con la disponibilità degli eredi di Maria Callas,
Tito Gobbi, Giuseppe Di Stefano e Victor De Sabata, il progetto “Tosca
Virtuale”, nato negli anni 90 e finora sospeso per eccesso di costi.
Ha
creato e gestisce il canale Youtube “TitoSchipaPlanet” seguito da
migliaia di iscritti.
Attualmente Tito Schipa Jr. sta componendo la sua nuova opera
rock "Gioia", la cui sceneggiatura è stata finanziata da
European Script Fund nell'ambito del Progetto Media della CEE.



