di Antonino Muscaglione
Magnifica presenza è
l'adattamento teatrale di un film omonimo di Ferzan Özpetek. Con lui non si può
certo scrivere de “il suo più bel film” e neanche “uno dei più bei film”,
perché la sua capacità narrativa, l'occhio attento, sensibile e ironico rendono
speciale ogni suo lavoro. Nei suoi film c'è un'attenzione ai particolari che
non lascia nulla al caso, dalle musiche, alle scene, dalle luci (bellissimo il
momento in cui il teatro si illumina con la luce lunare), i costumi che danno
la giusta macchia di colore, alla scelta dei suoi attori che portano in scena
la sua idea.
Magnifica presenza è un
regalo che il regista fa al suo pubblico, un cast che mette in scena e che porta nei teatri di tutta Italia il suo
film del 2012. Pietro, il protagonista, è un giovane aspirante attore che da
Catania si trasferisce a Roma per tentare la carriera cinematografica,
inizialmente si accontenta di piccoli ruoli nella pubblicità, fa il provino per
la pubblicità di un detersivo. Pietro è un ragazzo impacciato ma pieno di
sogni, la sua visione speranzosa e a tratti disperata fa sì che il suo
personaggio empatizzi col pubblico. Prende una casa in affitto nella capitale
ma presto scopre che l'appartamento è abitato, o infestato, da inquilini
indesiderati, inquilini che vede solo lui. Si tratta di attori di una compagnia
rimasti imprigionati nell'appartamento perché perseguitati dalle SS, saranno
loro a suggerire a Pietro alcune strategie per provare a superare il provino
per un ruolo che gli viene proposto per il cinema, strategie che però si
rivelano fallimentari. Pietro nonostante tutto prova ad aiutare questi nuovi
amici a capire perché sono rimasti imprigionati nella casa, si scopre solo alla
fine della rappresentazione che i malcapitati, quasi per beffa, sono morti
all'interno di uno sgabuzzino a causa di una stufa mal funzionante, questa
scoperta dà loro pace. La storia è rappresentata in un unico atto di
centocinque minuti, anche a teatro Özpetek porta i suoi colori, la scenografia
è caratterizzata da due enormi specchi girevoli con una cornice dorata che
danno l'idea dello stile retrò dell'appartamento, in fondo un lampadario dà
profondità prospettica alla scena, dominano i colori scuri che sono illuminati
dal rosso del tessuto degli arredi, dal rosso della camicia di Pietro e dal
verde smeraldo del completo che indossa l'istrionica ed esuberante cugina di
Pietro, qui portata in scena da una spumeggiante Tosca D'Aquino. Tosca fin dal
primo ingresso strappa, col suo napoletano, qualche sorriso alla platea monzese
del Teatro Manzoni che, forse perché immersa nella storia, non regala fin da subito
degli applausi che a mio avviso ci potevano stare, c'è da dire però che siamo a
teatro ma sembra di stare in un set cinematografico, ho l'impressione che gli
applausi non partano subito proprio per non disturbare lo svolgimento degli
eventi, quasi ci sia un senso di rispetto per quello che stiamo vedendo.
Tutti gli attori hanno la
capacità di portarci dentro lo svolgimento dei fatti, dentro le loro
sensazioni, ci si diverte e ci si emoziona. Il primo applauso è per Serra
Yilmaz, un'attrice immancabile nelle pellicole di Özpetek ed è immancabile
anche per questa rappresentazione teatrale, lei per Özpetek è come il fondo
scuro e la luce laterale in un'opera di Caravaggio, non può mancare, è la sua
cifra stilistica. Lo spettacolo è firmato da Ferzan Özpetek, nel cast ci sono:
Serra Yilmaz; Tosca D'Aquino, Eric Tonelli e ancora Tino Fornari; Luciano
Scarpa; Tina Agrippino; Sara Bosi e Fabio Zarrella. La scenografia è di Luigi
Ferrigno; i costumi di Monica Gaetani e le luci di Pasquale Mari. Credits foto
Stefania Casellato.
Magnifica presenza è uno spettacolo da vedere, qui le tappe del tour:
•
il 17, 18 e 19
ottobre al Teatro Manzoni di Monza;
•
il 22 ottobre al
Teatro Nuovo di Ferrara;
•
il 4, 5 e 6
ottobre al Teatro ABC di Catania;
•
il 28, 29 e 30
novembre al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia;
•
l'11 dicembre al
Teatro Civico di Vercelli;
•
il 13 e il 14
dicembre al Teatro Alfieri di Torino;
•
il 19 dicembre al
Teatro Consorziale di Budrio (Bologna);
•
due repliche al
Teatro Felice di Senigallia il 20 e 21 dicembre;
•
il 22 dicembre è
la volta del Teatro Rossini di Civitanova Marche;
•
si chiude a Roma
con nove repliche dal 26 dicembre al 6 gennaio 2026 al Teatro Ambra Jovinelli.