![]() |
Il giudice Cesare Terranova con la moglie Giovanna Giaconia |
Dall’amore per il padre, con cui condividevano la toga, a quello per la moglie, Giovanna Giaconia, all'attività come uomo politico e magistrato.
Il libro: “Cesare Terranova. Antesignano della legislazione antimafia", realizzato dal Centro studi che porta il suo nome, sarà presentato martedì 7 ottobre, alle ore 16,00, a Palermo, a Villa Malfitano presso la Fondazione Whitaker di via Dante 167. Il magistrato venne assassinato il 25 settembre 1979, nei pressi della propria abitazione, insieme al maresciallo di polizia Lenin Mancuso. Terranova era noto per la sua incrollabile lotta alla mafia, istruendo processi contro pericolosi uomini di Cosa Nostra, tra i quali Luciano Liggio e fu tra i primi a promuovere l'introduzione del reato di associazione mafiosa.Tra gli interventi previsti all’incontro, moderato dal direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano, oltre ai saluti del presidente della Fondazione Whitaker, di Matteo Frasca, presidente della Corte d’appello di Palermo, di Annamaria Palma Guarnier, presidente del centro studi Cesare Terranova, quelli di Luciano Violante, presidente dell’associazione Futuri probabili, Fabio Pinelli, vicepresidente del CSM, Giovanni Melillo, procuratore nazionale Antimafia e antiterrorismo, Giovanni Bianconi, giornalista del Corriere della Sera. L’ingresso è libero.
Il commento della presidente Annamaria Palma Guarnier
“Il libro, edito da Lefebvre Giuffrè, nasce dall'esigenza del Centro Studi Giuridici e Sociali di ricostruire la vita professionale di Cesare Terranova – spiega la presidente Annamaria Palma Guarnier - sia come giurista, sia come politico ma anche come uomo, corredando questo lavoro importante, frutto di profonde ricerche, scritti, documenti custoditi dal Csm e immagini storiche. È strutturato in più capitoli disposti in ordine cronologico in relazione ai momenti della vita del giudice. Racconta la sua solitudine nell'affrontare indagini complesse e difficili di criminalità organizzata, in un’epoca in cui ancora la legislazione antimafia era profondamente carente di strumenti legislativi idonei a contrastare il fenomeno”.
![]() |
Cesare Terranova e Carlo Alberto Dalla Chiesa / Vincenzo Terranova padre di Cesare in una dedica al figlio |
Gli autori
Autorevoli giuristi si sono alternati nella narrazione, tracciando il quadro dell'epoca ed evidenziano le grandi capacità investigative del giudice. Sono: Luciano Violante, presidente Fondazione Futuri Probabili e già presidente della Camera dei Deputati, Andrea Apollonio, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Patti; Antonio Balsamo, sostituto procuratore Generale della Repubblica presso la Suprema Corte di Cassazione; Alessandra Camassa, presidente del Tribunale di Trapani; Lia Sava, procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Palermo; Maurizio De Lucia, procuratore della Repubblica presso il Tribunale Palermo; Ciro Dovizio, ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano; Matteo Frasca, presidente Corte di Appello di Palermo; Piergiorgio Morosini, presidente del Tribunale di Palermo; Alberto Polizzi, avvocato e vicepresidente del Centro Studi Giuridici e Sociali Cesare Terranova; Antonio Scaglione, presidente del Centro di giustizia “Pietro Scaglione”, già vicepresidente del Consiglio della magistratura militare; Annamaria Palma Guarnier, presidente del Centro Studi Giuridici e Sociali Cesare Terranova.