Dopo il successo in Thailandia, Vietnam, Libano, Bosnia ed Erzegovina, Marocco e Iran, la Fondazione World Youth Orchestra, diretta dal direttore artistico e fondatore Damiano Giuranna, rinnova il suo impegno nella promozione della pace e del dialogo tra i popoli, attraverso l’arte e la musica, con il progetto “Suoni di fratellanza”, che dall’11 ottobre al 30 novembre approda in Marocco, con il sostegno della Fondazione CDP, ente no profit del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, LCA Studio Legale e la collaborazione dell’Ambasciata e dell’Istituto Italiano di Cultura a Rabat.
Nato nel 2016 e insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, il progetto si conferma un modello d’eccellenza nell’ambito dell’alta formazione artistica, capace di valorizzare il potenziale creativo di giovani talenti di tutto il mondo e favorire la mobilità e lo scambio culturale.
Suoni di fratellanza è molto più di un percorso educativo: è un laboratorio artistico di eccellenza che, attraverso il coinvolgimento di partner locali e con il supporto delle Ambasciate italiane, rappresenta un vero e proprio ponte culturale tra paesi. Ogni tappa del progetto prevede un ampio programma di formazione musicale e teatrale che culmina con la creazione di spettacoli originali, frutto della collaborazione tra i giovani artisti e i partner locali.
Il progetto si realizzerà in Marocco, dall’11 ottobre al 30 novembre, con un ricco programma di seminari musicali tenuti da Damiano Giuranna, Simonide Braconi, prima viola solista al Teatro alla Scala e Francesco Di Rosa, primo oboe solista all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Le attività di formazione musicale inaugureranno una importante collaborazione con il l’Institut National Supérieur de Musique et des Arts Chorégraphiques (INSMAC), il nuovo un polo di eccellenza nella formazione accademica e nella ricerca musicale marocchino. Il concerto finale, che si terrà presso il nuovo auditorium dell’INSMAC, diretto dal Maestro Damiano Giuranna con il solista Simonide Braconi, è inserito tra gli eventi culturali che celebrano il bicentenario (1825-2025) delle relazioni diplomatiche tra Italia e Marocco, instaurate nel 1825 con la Convenzione di Amicizia e Commercio firmata tra il Regno di Sardegna e il Sultano Moulay Abderrahmane.
L’alta formazione teatrale sarà ancora una volta affidata a Valeria Almerighi insieme a Federico Brugnone e Carolina Leporatti e si svolgerà presso l'Institut Supérieur des Arts Dramatiques et de l'Animation Culturelle de Rabat (ISADAC), grazie alla forte collaborazione con l’Istituto. L’attività progettuale WYO4CHILDREN, dedicata alla formazione musicale di minori emarginati, realizzata durante l’anno presso gli Amici degli Orfani di Fès si concluderà con due performance finali a fine dicembre. Inoltre saranno organizzate grazie al supporto della Sapienza Università di Roma e alla collaborazione con il Prof. Simone Caputo conferenze tematiche e tavole rotonde presso alcune università marocchine.
Il 22 ottobre, presso il Teatro Mohammed V, andrà in scena Le due lune, il progetto artistico tra musica e teatro, nato con l’obiettivo di diffondere i principi della diplomazia culturale e del dialogo interculturale, è stato presentato con successo a Dubai per Expo 2021, a Malta e in Spagna nel 2022, in Albania, Algeria e Tunisia nel 2024 e in Francia nel 2025, grazie al sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Le due lune è uno spettacolo narrativo, teatrale e musicale dedicato alla bellezza dei suoni e delle parole. Suoni e parole intrecciano un dialogo tra due lingue, l'italiano e l'arabo, e tra i suoni tradizionali delle culture mediterranee che hanno plasmato il paesaggio sonoro delle lingue. Anche questo evento celebrerà il bicentenario delle relazioni diplomatiche e culturali tra Italia e Marocco.
Con questo nuovo capitolo, la Fondazione World Youth Orchestra, attiva da 24 anni nel campo dell’educazione artistica, prosegue la sua missione di utilizzare l’arte come strumento di crescita umana e professionale, di inclusione sociale, mobilità giovanile e diplomazia culturale. Suoni di fratellanza si inserisce in un percorso pluriennale di valorizzazione del talento e di diffusione del linguaggio universale della musica e del teatro, in grado di coinvolgere ben 75 Paesi, 300 università internazionali, 3.500 talenti coinvolti, 350 eventi e oltre 10 milioni di spettatori.
“In un tempo nel quale la civiltà del terzo millennio vive la follia dei conflitti, delle guerre e dei genocidi, Suoni di fratellanza vuole lavorare con i giovani, con la formazione continua, con la mobilità internazionale, con l’arte che rigenera il mondo affettivo e riconosce l’altro come fratello”, afferma Damiano Giuranna.
“La musica è un potente strumento di crescita personale e collettiva, sia per i giovani talenti coinvolti che per le istituzioni e i partner che partecipano a questo ambizioso progetto. La musica diventa così il filo che unisce, ispirando una nuova generazione a costruire ponti di fratellanza, solidarietà e connessione tra i popoli” dichiara Adolfo Vannucci, Presidente Fondazione World Youth Orchestra.
“La musica non conosce confini. Siamo felici di confermare anche quest’anno il nostro sostegno alla Fondazione World Youth Orchestra nei suoi straordinari progetti” dichiara l’avv. Giovanni Lega, managing partner di LCA Studio Legale.
“La celebrazione del Bicentenario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Marocco è un traguardo storico e, al tempo stesso, un rinnovato punto di partenza. Due secoli di amicizia e cooperazione testimoniano la solidità di un legame fondato sul dialogo e sull’apertura reciproca. Attraverso la musica e il teatro, linguaggi universali di pace, celebriamo la nostra storia comune e la proiettiamo verso il futuro, coinvolgendo le nuove generazioni e rafforzando la collaborazione culturale tra i nostri Paesi” afferma Pasquale Salzano, Ambasciatore d’Italia a Rabat.
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World Youth Orchestra
La World Youth Orchestra nasce il 15 settembre 2001: quattro giorni dopo la tragedia di New York e di Washington sessantacinque giovani musicisti provenienti da accademie, università e conservatori in rappresentanza dei cinque continenti, si incontrano a Roma per fondare una nuova idea di “fare musica”. Il progetto è fondato su due chiari obiettivi: la testimonianza degli ideali di pace e fratellanza, e lo sviluppo del talento artistico dei giovani. In piena intifada è in Israele nel 2003 e nel 2004, nei territori Palestinesi, in Giordania, oltrepassa a piedi i più caldi checkpoint: King Hussein Bridge, Abdala Bridge. Nel 2006 è in Tunisia, in Algeria e nel 2007, anno della cultura araba, ad Algeri come unico progetto occidentale. Porta la sua testimonianza di fratellanza nei quasi 25 anni di attività a Gerusalemme, a Ramallah, a Tel Aviv, nel kibbutz di Neve-Shalom-Wahat al-Salam, ad Amman, nella casbah di Algeri, in Iran, Libano, Turchia, Vietnam, in Europa e America.
La World Youth Orchestra viene nominata Goodwill Ambassador dall’UNICEF Italia; il Presidente della Repubblica Italiana le conferisce la Medaglia e la Targa d’Argento per meriti culturali e sociali, riceve la Medaglia Presidenziale per il progetto Suoni di fratellanza per l'Iran; riceve l’invito all’ONU di New York da parte della Rappresentanza Italiana alle Nazioni Unite, del Segretario Generale dell’UNICEF; raccoglie messaggi di sostegno da parte del Segretario emerito delle Nazioni Unite Kofi Annan, del Segretario Generale del Consiglio Europeo, del Presidente della Commissione Europea, dei massimi vertici istituzionali europei e italiani e coinvolge decine di università di tutto il mondo.
Fondazione World Youth Orchestra
La Fondazione World Youth Orchestra si costituisce nel gennaio 2014 grazie all'esperienza e ai risultati ottenuti da un progetto nato nel 2001 e governato per anni dalla ONG MusicaEuropa. La Fondazione si occupa del governo delle attività della World Youth Orchestra e di tutte le compagini che da essa derivate. Si occupa inoltre di alta formazione musicale, della promozione dei giovani talenti musicali, ma anche di realizzare progetti artistico musicali utili alla diffusione dei grandi temi sociali quali la pace, la fratellanza, il dialogo multiculturale, la diplomazia culturale e la formazione continua.