Zeno, a 19 anni dà voce al silenzio generazionale con “Dialogo fra le due massime incomprensioni del mondo”

 


Ci sono momenti in cui parlare sembra inutile: le parole si aggrovigliano, non arrivano, si perdono nel rumore di fondo.

È un po’ come quando genitori e figli non si capiscono, come quando chi ha il potere decide per chi il potere non ce l’ha, o come quando un ragazzo cerca il suo posto in una società che non sempre è pronta ad ascoltarlo. È da questa sensazione di distanza che nasce “Dialogo fra le due massime incomprensioni del mondo”, il nuovo brano di Zeno Turetta.


Zeno ha solo diciannove anni, ma ha già vissuto quell’esperienza che molti conoscono bene: sentirsi esclusi da un dialogo, messi da parte, quasi invisibili. La sua canzone diventa così un atto di resistenza, un tentativo di dare voce a chi voce non ne ha. Ma non è solo rabbia: tra le righe c’è anche un bisogno di confronto, la speranza che un ponte si possa costruire, che la distanza non resti eterna.


Musicalmente il brano respira insieme al suo testo: il pianoforte e la chitarra tracciano un percorso fatto di chiaroscuri, tra tensione e intimità. Il ritmo cresce poco a poco, quasi a simulare il battito accelerato di un cuore che vuole farsi sentire, fino ad aprirsi in un finale che non lascia spazio al cinismo, ma sceglie la strada della collaborazione e della riconciliazione. È musica che parla chiaro, senza fronzoli, lasciando emergere la forza dell’interpretazione.


Con questo nuovo lavoro, Zeno non si limita a raccontare se stesso: racconta una generazione che cerca risposte e che, attraverso la musica, prova a trasformare il conflitto in occasione di dialogo.

📌 “Dialogo fra le due massime incomprensioni del mondo” sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 19 settembre.


Chi è Zeno?


Zeno Turetta, in arte Zeno,  nasce ad Abano Terme nel 2006 e cresce in provincia di Belluno, dove sviluppa presto una forte passione per l’arte e la musica. Dopo un primo percorso nella danza e nel canto corale, sceglie il pianoforte come strumento principale, formandosi con il maestro Andrea De Nardi e arricchendo il suo bagaglio con lo studio del violoncello al Liceo Musicale “G. Renier”.


Cantautore poliedrico, abbina pianoforte, voce e chitarra – imparata da autodidatta – per dare forma a un linguaggio personale che unisce introspezione, denuncia sociale e voglia di comunicare con sincerità. I suoi testi raccontano i conflitti e le difficoltà della sua generazione, ma sempre con uno sguardo rivolto alla speranza e alla possibilità di dialogo.


Nel 2023 pubblica i primi brani inediti “Meteorite” e “Come i nostri sogni”, seguiti nel 2025 da “Con i miei occhi”, lavori che mostrano la sua crescita artistica e confermano la sua identità di giovane autore capace di trasformare “esperienze personali e riflessioni collettive in musica autentica e intensa”

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