Domenica 21 settembre 2025, dalle ore 10 alle 12, il Cimitero monumentale della Certosa di Bologna ospita il primo appuntamento con Quattro passi in Certosa con i protagonisti del bel canto della Bologna dell'800, un viaggio a cura di Fondazione Zucchelli, in collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’associazione Amici della Certosa di Bologna. Il coordinamento è del Maestro Alessandro Branchi, della Professoressa Silvia Spadoni e della Dott.ssa Alice Mazzei, Premiata Zucchelli 2021.
Bologna, l’Emilia e la Romagna sono da sempre terre di cantanti lirici, e molti di essi riposano alla Certosa di Bologna. Il progetto consiste in quattro visite guidate alla scoperta di 18 sepolcri monumentali: opere di insigni scultori legati all’Accademia di Belle Arti di Bologna e dedicate ad altrettanti illustri cantanti lirici bolognesi dalle luminose carriere internazionali in Italia e all’estero.
Il primo percorso, a cura delle mediatrici Hilda Morgan e Emma Gosparo e che vedrà l'introduzione del presidente di Fondazione Zucchelli Jadranka Bentini, ci accompagna davanti a nomi che non hanno bisogno di presentazione: Isabella Colbran (1785-1845), che riposa con Anna Guidarini (1771-1827), il prodigioso Domenico Donzelli (1790-1873) che ha messo la sua intelligenza al servizio della musica e per questo ha saputo essere grande in qualunque stile affrontasse. Adelaide (1829-1901) ed Erminia (1855-1941) Borghi-Mamo, madre e figlia che hanno vissuto immerse nella musica a tal punto che la seconda è quasi nata sulle tavole del palcoscenico, Nicola Ivanoff (1810-1880) che giunto dall’Ucraina ha potuto trovare in Rossini un amico che ne ha voluto seguire la prospera carriera.
Non solo i nomi più spesso ricordati hanno però contribuito in maniera decisiva alla storia dell’opera: Antonio Poggi (1806-1875), attento miglioratore di se stesso fino ad infuocare il pubblico riposa vicino ad un’altra artista carismatica, Caterina Lipparini (1793-1851); adorata interprete comica ha saputo riscoprirsi grande tragica grazie alla sua versatilità. Raffaele Ferlotti (1819-1891) è stato tra i pionieri della voce baritonale iniziando in ruoli da basso cantante e arrivando alle grandi composizioni verdiane e Clementina Betti degli Antoni (1802-1862), una nobile dilettante, ha fatto per prima ascoltare in Scozia La cenerentola di Rossini e a Dublino il Romeo de I Capuleti e i Montecchi di Bellini. Un momento più settecentesco ci avvicinerà a Vincenzo Righini (1756-1812) che essendo stato tenore, didatta del canto e compositore ha saputo vivere la musica in ogni suo aspetto. Ci salutano in chiusura Carlo Zucchelli (1793-1879) - basso dalla voce sinuosa e agile che è stato metro di confronto nel repertorio rossiniano - e Carolina De Vincenti (1810-1876) dilettante che non si è mai sottratta alle opere benefiche.
“Con questa nuova iniziativa, Fondazione Zucchelli offre la possibilità di conoscere ancora più da vicino e intimamente questi protagonisti della scena musicale ottocentesca – ha dichiarato il Maestro Alessandro Branchi – e di incontrarli nel loro luogo di ultimo riposo. Due i percorsi, che si ripeteranno per due incontri ciascuno, per scoprire che a lasciare un segno indelebile nella storia non sono solo state le prime rappresentazioni assolute di opere famose, le serate nei maggiori palazzi della città o gli incontri con grandi compositori; la storia è stata tracciata da queste donne e questi uomini che univano all’arte del canto tutte le loro uniche qualità umane. Persone, più che dive e divi, che hanno potuto vivere un’epoca gloriosa per la musica operistica e un momento storico che senza di loro non sarebbe stato lo stesso. Per questo pensiamo sia bello oggi passeggiare con loro e presentarli a quanti vorranno conoscerli. Il contributo delle studentesse dell’Accademia di Belle Arti permetterà di apprezzare anche le tombe monumentali, come sicuramente sarebbe piaciuto a Carlo Zucchelli, musicista e pittore. Lui e la consorte Carolina De Vincenti saranno un po’ i padroni di casa, presenti a tutti gli appuntamenti.”
Durante le visite guidate, il pubblico potrà ascoltare una selezione di brani tra cui quelli interpretati dalle vincitrici e dai vincitori del Premio Zucchelli nell’ambito del progetto Carlo Zucchelli in chiave di basso di rossiniana memoria, i colleghi del tempo e i giovani talenti, coordinato da Jadranka Bentini e realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna per progetti di valorizzazione di “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” dell'anno 2024. Nel dicembre 2024, tale progetto ha prodotto la pubblicazione multimediale dal titolo Così cantavano Rossini edita da Pendragon.
Indicazione costi a persona per ogni visita e modalità di prenotazione:
€ 12 per gli adulti; € 5 per bambini e ragazzi dai 5 ai 10 anni;
gratis per bambini fino ai 5 anni.