A Subiaco l’estate non finisce senza Rajche, la festa che celebra le radici – quelle vere, profonde e saporite.
E per la 14ª edizione, in programma sabato 23 e domenica 24 agosto 2025, il cuore dell’evento si sposta nei suggestivi giardini della Rocca Abbaziale, tra mura storiche, alberi ombrosi e vista mozzafiato.“Rajche” in
dialetto locale vuol dire radici, e qui le radici non si mettono in naftalina
ma si servono: in padella, nei bicchieri, tra una canzone popolare e una
passeggiata sotto le stelle.
Protagonista
assoluta: la passeggiata enogastronomica. Non
un’abbuffata qualsiasi, ma un vero viaggio nel gusto locale, tra fiori
di zucca (pumpui, come li chiamano qui), ravioli al tartufo, gnocchi al ragù di
cinghiale, coratella, salumi e formaggi di pecora, ciambelle e bombe fritte,
pasta alla Visciola e l’inimitabile Salame del Ré. A fare
compagnia a ogni piatto ci penseranno i vini del Lazio e dell’Abruzzo,
selezionati per brindare alla memoria e alla convivialità.
E mentre il
palato si emoziona, Subiaco canta. La festa sarà infatti accompagnata da musica
popolare dal vivo, stornelli, spettacoli itineranti, poesia, artigianato e
risate. Una formula collaudata, che da quattordici anni attira
curiosi, buongustai e nostalgici di un’Italia che sa ancora raccontarsi con
semplicità e calore.
Sabato 24 agosto sarà il momento clou con la tradizionale “panarda”,
cena conviviale all’aperto in perfetto stile sublacense. Chiudere la serata (e
l’evento) sarà il mitico “ballo della pantasema”,
un misto di folklore, teatro, allegria e leggerezza che lascia il pubblico con
il sorriso e l’appuntamento per l’edizione successiva.
E se tra un
piatto e una nota vi viene voglia di esplorare, Subiaco saprà sorprendervi
anche fuori dal piatto. Il borgo, arroccato sulla rupe che domina la valle
dell’Aniene, custodisce perle storiche come la chiesa di San Francesco,
Sant’Andrea e Santa Maria della Valle, ma soprattutto i monasteri
di Santa Scolastica e del Sacro Speco, veri e propri baluardi
della spiritualità benedettina, immersi nella natura e nella leggenda.
Un evento
perfetto per chi vuole unire cultura, buon cibo, paesaggi e identità. Senza
fretta, senza filtri, e con un cucchiaio in mano.