Prosegue la rassegna Indipendenti, Ribelli e Mistici che anno dopo anno, incontro dopo incontro, si conferma come uno degli avamposti più vivaci e originali del pensiero contemporaneo.
Dopo aver attraversato la filosofia con Diego Fusaro, la letteratura con Daniela Musini e successivamente con Viola di Grado, l'architettura con Grazia Maria Traini e LudovicoL'incontro si preannuncia come una riflessione profonda sulla natura della "grande avventura umana” e come suggerisce l'introduzione al tema, la vita è un "tessuto intricato" che ci pone costantemente di fronte a delle scelte, dove i "pavidi" si ritraggono, ma i "ribelli, i mistici ed i liberi pensatori" – la comunità ideale a cui questa rassegna si rivolge – sentono il richiamo e si abbandonano a quella che la sapienza sanscrita definisce LILA: il gioco divino, il gioco della vita. È in questa chiave di lettura, tanto colta quanto profondamente vitale, che l'intero progetto di Vespasiani e l'incontro con Valentina Ferranti rivelano la loro portata. La rassegna non è una serie di conferenze accademiche è bensì un invito a diventare giocatori consapevoli nel grande e sacro gioco dell'esistenza. L'antropologa Ferranti sarà in questo giorno la guida per comprendere le "regole del gioco", aiutando a leggere la "mappa" del nostro presente, a riconoscere le strutture invisibili che generano le nostre distopie e, soprattutto, a esplorare le risorse interiori e culturali per rispondere alla domanda fondamentale: "Cosa serve a questa umanità per far scendere dagli occhi il velo che la separa dalla bellezza, dalla pace del vivere e dell’esercizio al sogno?".
L'unicità di questa rassegna che, sin dalle prime edizioni si è affermata a livello nazionale sta proprio in questo equilibrio perfetto; in un'epoca che oscilla tra la lezione autoreferenziale e la vacuità di un intrattenimento scarno di spessore, tali appuntamenti aprono una "terza via”, mostrano un luogo dove la cultura diventa vita pulsante, dove il dialogo è un atto di resistenza contro l'isolamento digitale e dove l'incontro con l'altro è ancora considerato un'occasione preziosa di crescita. La missione di Vespasiani, si manifesta così non solo nella creazione di opere, ma nella creazione di connessioni, di
L'incontro "Distopie e Utopie” con Valentina Ferranti si presenta come un appuntamento imperdibile per chiunque senta l'urgenza di non essere una semplice pedina, ma un protagonista attivo del proprio tempo e magari un'occasione per affinare lo sguardo, per comprendere le forze in campo e per riscoprire, attraverso il dialogo e la bellezza, il nostro "potere immaginativo” quale efficace strumento per strappare il velo della prevedibilità e tornare a esercitare l'esigenza più necessaria di tutte: quella di sognare e costruire un futuro degno di essere vissuto.


