C’era qualcosa di più della musica, ieri sera, tra le pietre millenarie del Teatro Romano di Benevento: c’era un intero popolo radunato sotto le stelle per celebrare la poesia senza tempo di Lucio Battisti. “Battisti Legend” non è stato un semplice concerto, ma un rito collettivo: un ponte di generazioni unite, una carezza di ricordi che ha fatto vibrare il cuore di migliaia di spettatori.
A firmare questa notte magica è stata l’Accademia delle Opere APS, che ancora una volta ha dimostrato come la cultura possa essere un collante potente, capace di trasformare un’idea in emozione viva. In prima linea Francesco Tuzio, presidente e anima visionaria, che con un team appassionato ha saputo curare ogni dettaglio, regalando alla città un evento che resterà scolpito nella memoria collettiva.
Sul palco, a far rivivere il mito di Battisti, Roberto Pambianchi e la sua collaudata band: un viaggio sonoro attraverso brani immortali come "Innocenti evasioni" e "Il mio canto libero". Ogni canzone un brivido, ogni parola un tuffo nell’anima.
Poi, la scena si è illuminata con l’eleganza di Mario Lavezzi, uno dei protagonisti della stagione d’oro della musica italiana e amico e collaboratore di Battisti nei suoi anni più intensi. Con la sua voce e l' inseparabile chitarra, Lavezzi ha riportato sul palco l’eco di un’epoca irripetibile, intrecciandosi con la sensibilità di Cristina Di Pietro, pianista e interprete raffinata, capace di dare nuova luce a melodie senza tempo. Il loro set, un dialogo appassionato tra brani come "Il primo giorno di primavera" ed "E la luna bussò", ha trasformato il Teatro Romano in una festa corale: Benevento cantava, ballava, viveva.
In questo abbraccio collettivo, Fioretta Mari ha regalato uno dei momenti più intensi della serata. Con la sua voce vibrante e la sua arte generosa, ha ricordato a tutti quanto sia fondamentale credere nei giovani, sostenerli e offrire loro radici e ali grazie al potere dell’arte. La standing ovation del pubblico, unita al Premio alla Carriera, consegnato dal direttore artistico Ferdinando Creta, ha reso ancora più speciale la serata, che per Fioretta Mari è stata anche l’occasione per festeggiare il proprio compleanno proprio a Benevento, davanti a un pubblico caloroso e affezionato.
Ma “Battisti Legend” non è un punto d’arrivo. Con un annuncio a sorpresa, Francesco Tuzio ha già acceso nuove attese: l’Accademia delle Opere APS continuerà a far risuonare Benevento di musica ed emozioni con altri eventi di grande richiamo entro l’anno. Il primo nome? Francesco Cicchella, pronto a portare sul palco la sua energia travolgente fatta di musica, comicità e pura bellezza condivisa.
Tra le pietre antiche del Teatro Romano e le stelle di Benevento, la musica di Battisti ha sussurrato una verità semplice e potente: le grandi canzoni non invecchiano mai. Restano, ci accompagnano, ci rendono comunità. E continuano a farci sognare, sempre.