È stata presentata, presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma, la prima Scuola di Formazione Nazionale Permanente per Operatrici dei Centri Antiviolenza, un progetto promosso dalla Fondazione Una Nessuna Centomila e sostenuto da Cristina Fogazzi, imprenditrice e founder di Veralab, con l’obiettivo di sistematizzare, rafforzare e valorizzare il patrimonio di competenze delle operatrici che ogni giorno, in prima linea, ascoltano, accolgono, e accompagnano le donne nei loro percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Investire nella formazione permanente delle operatrici significa affermare, con chiarezza, che l’aiuto alle donne è un lavoro ad alta specializzazione, che merita rispetto, sostegno e visibilità. Questa nuova Scuola si candida a diventare un punto di riferimento qualificato e strutturale per la formazione continua di chi lavora nella prevenzione e nel contrasto alla violenza maschile contro le donne. La sua nascita risponde a un’urgenza profondamente attuale: creare uno spazio stabile e autorevole dove i saperi e le pratiche maturati in decenni di esperienza affianco alle donne possano essere trasmessi, consolidati e aggiornati, con strumenti sempre più efficaci, moderni, professionali, metodologici, condivisi e riconoscibili anche in sede istituzionale. “La nostra scuola è il prodotto di un lavoro collettivo che affonda saldamente le radici nei saperi e nelle metodologie consolidate dei centri antiviolenza ma sa aprirsi a sguardi plurali e riattualizzarsi. In questo momento più che mai è fondamentale consolidare competenze specializzate, renderle meno fluide, più strutturate e trasmissibili. Con la scuola vogliamo valorizzare il lavoro dei centri e intervenire per contrastare l’improvvisazione che rischia di diventare l’effetto non voluto della nuova visibilità della violenza e dell’indignazione generale.” ha dichiarato Lella Palladino, vicepresidente della Fondazione Una Nessuna Centomila. Significativo che la presentazione si sia svolta proprio nella Casa Internazionale delle Donne, luogo simbolo della storia e delle battaglie dei movimenti femministi in Italia. Uno spazio collettivo che, coerentemente con la visione della Scuola, ospiterà anche la sede operativa della Scuola stessa, almeno in questa fase iniziale. Una scelta che non è solo logistica, ma profondamente simbolica e coerente: affermare che la formazione, la memoria e l’autonomia delle donne passano anche attraverso la cura e la valorizzazione degli spazi che ne hanno custodito la storia, la forza e la trasformazione. “Sostenere Una Nessuna Centomila per il progetto di formazione delle operatrici dei centri antiviolenza è per me un modo concreto di contribuire a un cambiamento reale. In Veralab, realtà principalmente al femminile, mi confronto quotidianamente con il tema dell’indipendenza – soprattutto quella economica – e su quanto sia cruciale per sentirsi libere. La Fondazione offre un supporto fondamentale, psicologico, legale e professionale: strumenti concreti per aiutare davvero le donne a uscire da situazioni di violenza.” — Cristina Fogazzi, imprenditrice e founder di Veralab. La Scuola nasce per essere un luogo di trasmissione viva e collettiva del sapere femminista, in cui si incontrano le esperienze storiche e le nuove generazioni, le operatrici dei centri e le studiose, le attiviste e le professioniste, con un approccio integrato che mette in dialogo teoria e pratica, analisi politica e strumenti operativi. Il programma della prima edizione si svilupperà in modalità mista –in presenza e online – e prevede dieci moduli formativi che affrontano in modo approfondito, intersezionale e multidisciplinare i principali ambiti di intervento nei centri antiviolenza. I moduli previsti sono: - La matrice culturale e strutturale della violenza maschile contro le donne, con un focus storico e teorico sul femminismo, la genealogia dei diritti e i dati sulla disuguaglianza.
- La violenza maschile contro le donne: definizioni e distorsioni informative, analisi dei linguaggi, degli stereotipi e delle narrazioni nei media e nella società.
- La violenza di genere da un punto di vista intersezionale, che include l’approfondimento delle varie forme di violenza e le loro intersezioni con orientamento sessuale, disabilità, cultura, età.
- Il contesto dei servizi socio-sanitari e il lavoro sociale, con attenzione alla normativa, ai modelli di gestione dei centri e al ruolo del terzo settore.
- Il lavoro nei Centri Antiviolenza e nelle Case Rifugio, con focus su accoglienza, relazione, équipe multidisciplinari, empowerment e strumenti operativi.
- I maltrattamenti e l’abuso all’infanzia, affrontando violenza assistita, accoglienza dei minori e percorsi specifici di supporto.
- Gli aspetti legislativi in ambito civile, per comprendere strumenti, strategie legali e accompagnamento nei tribunali.
- Gli aspetti legislativi in ambito penale, con attenzione ai procedimenti e al ruolo della donna nel proprio percorso legale.
- L’accoglienza delle vittime di tratta, con focus sui percorsi migratori, le strategie di mediazione e l’accompagnamento ai diritti.
- Prevenzione e lavoro di rete, per rafforzare la capacità di dialogo con i territori, le scuole, gli operatori, le istituzioni, costruendo alleanze culturali e operative.
Ogni modulo sarà accompagnato da laboratori esperienziali, strumenti didattici innovativi, bibliografie ragionate, metodologie partecipative e momenti di riflessione condivisa. La Scuola sarà coordinata da un Comitato Tecnico Scientifico multidisciplinare e transgenerazionale, in fase di costituzione, che definirà le linee formative e garantirà il confronto costante con il mondo accademico, con esperte del settore e con la società civile. Sono già attivi i primi dialoghi con l’Università Milano-Bicocca (capofila della rete UN.I.RE), con l’Università di Bari per il Dottorato Nazionale in Gender Studies, con l’Università Federico II di Napoli, e altri atenei entreranno presto nella rete. “Tra le moltissime iniziative e progetti che questa giovane, ma energica, Fondazione mette in piedi e gestisce tutti i giorni, questo è uno tra quelli di cui siamo più fiere perché connotante sul tipo di impegno che mettiamo in atto.” – ha sottolineato Fiorella Mannoia, presidente onoraria della Fondazione Una Nessuna Centomila – “Un impegno di pancia, di cuore, ma soprattutto di testa, che crede nella necessità assoluta di un approccio professionale e competente alle tematiche che affrontiamo. Assicurare alle donne in uscita da storie di violenza un'accoglienza metodologicamente di alto livello su tutti i fronti è tra le nostre priorità. Quello della violenza di genere è un problema sistemico, e deve essere affrontato non lasciando nulla al caso.” La partecipazione sarà gratuita per le operatrici dei centri antiviolenza già attivi, mentre per studentesse e attiviste saranno previste borse di studio e forme agevolate. Saranno coperti i costi per le formatrici e per gli spostamenti. Inoltre, tra gli obiettivi della Scuola vi è la redazione di un Codice Etico del lavoro nei centri antiviolenza, che raccolga i principi fondanti, l’etica della motivazione e la responsabilità nella relazione di aiuto. In un’epoca in cui la violenza maschile si manifesta con nuove forme e si intreccia a disuguaglianze profonde di genere, classe, razza, orientamento sessuale, età e abilità, la nascita di questa Scuola rappresenta un passo decisivo per restituire valore, riconoscimento e strumenti a chi ogni giorno costruisce spazi di resistenza, cura, libertà. |