TeatroBasilica: Nel Blu Orizzonti della danza contemporanea a cura di Chiara Marianetti, dal 26 al 30 maggio

 


Il TeatroBasilica, in collaborazione con il Gruppo della Creta, presenta la terza edizione della rassegna "Nel Blu – Orizzonti della danza contemporanea", curata da Chiara Marianetti, in scena dal 26 al 30 maggio.

Giunta al suo terzo anno di vita, “Nel Blu” diventa spazio di accoglienza e creazione condivisa tra artisti e pubblico, attraverso la programmazione di eventi e laboratori, con l’obiettivo di porre ascolto alle necessità artistiche che sorgono nella delicata fase di produzione di un'opera.

La programmazione è dedicata ad opere ancora in fase di ricerca e sviluppo, offrendo agli artisti la preziosa opportunità di un primo confronto con il pubblico, e allo stesso tempo permettendo agli spettatori di cogliere l’essenza più autentica di un percorso creativo ancora in divenire.

Così come la stagione "Persone" ha messo al centro gli spettatori e le spettatrici, la rassegna "Nel Blu" vuole creare una continuità nella valorizzazione del ruolo attivo dello spettatore come osservatore attento e partecipe di opere ancora in evoluzione.

BURN OUT PARADISE

26 maggio, ore 21:00

Creato e interpretato da Natalia Vallebona

Riflessione e composizione della materia sonora Tiziano Scali Assistente alla creazione Faustino Blanchut

Occhio esterno sul movimento: Eleonore Pinet Bodin Direttore tecnico: Tiziano scali

Costumi provvisori e scenografia: Natalia Vallebona Una produzione Poetic Punkers

Una ricerca sostenuta da: Le Bamp Bruxelles; UP - Circus and Performing Arts Bruxelles- PARTS summer residency Bruxelles; Cocq’ARTS Festival Bruxelles; Maison

des Cultures de Saint-Gilles Bruxelles; Theatre Marni, Teatro della Tosse Genova, Compagnia Abbondanza/Bertoni

SINOSSI

Una donna? Un pirata della strada?

O un coniglio paralizzato davanti ai fari della macchina che lo investirà?

La macchina più bella è quella che ti porterà più lontano. Puntare in alto nella vita mi darà un margine di manovra. Metti la prima marcia. Schiaccia la frizione completamente e manda su di giri il motore. Sbalzi d’umore, riflessi rallentati, vertigini …. Aziona il freno a mano. Faccio quello che mi viene detto. Mi ribello. Mi siedo. Guardo la mia tazza di the: è vuota. Anche il mio mese di ferie è finito. Sono abile, ma non riesco a muovermi…un lento processo di “usura” e “declino” psicofisico. Rilascia la frizione, aumenta i giri del motore premendo sull’acceleratore. Una rivoluzione fisica, un’indagine interattiva tra suono e corpo, tra linguaggio contemporaneo e linguaggio urbano. Quando sei pronta,

rilascia il pedale del freno; le ruote dell’auto inizieranno a slittare.

Burn Out paradise è un atto fisico femminile: potenza, fragilità e androgenità, espresse in un immaginario pop e poetico. Il paradiso come incarnazione contemporanea del glamour.

 

Note di regia

Burn Out paradise è un progetto di ricerca che mette in relazione attraverso il corpo e il movimento il Burnout automobilistico e la sindrome del Burn Out, come accumulazioni, volontarie e involontarie di energia. Attraverso l’ibridazione fisica del linguaggio urbano e contemporaneo in relazione con la composizione sonora, voglio affrontare la tematica della solitudine, come momento decisivo e individuale fra la scelta di arrendersi e quella di lottare per andare avanti con un approccio anticonformista, che esprime la resilienza, la speranza e il rinnovamento.

Burn out paradise è un progetto in cui voglio unificare la mia esperienza nel linguaggio urbano e contemporaneo creano un contrappunto fisico glamour, in cui il corpo si esprime attraverso il contrasto dei due linguaggi, usandoli anche come metafora di due diversi approcci alla vita. Senza giudizio mi diverto a paragonare due aspetti opposti che mi riguardano entrambi personalmente.

L’evoluzione più attuale dell’arte contemporanea come “concetto”, la società borghese, il radical chic, il corpo che danza soft su un pavimento molleggiato per attutire gli improbabili shock, less is more, il dossier e la scrittura da bando, una macchina elettrica e condivisa con i vicini di casa, l’ecologia, il risparmio energetico, la permacultura e il crudismo.

Il linguaggio urbano è “lo spreco della vita”, l’impatto del corpo sul cemento, è urgenza, buttarsi nel cerchio, è espressione artistica viscerale, è una macchina trafficata, che consuma troppo e fa troppo rumore, è mangiare un Big Mac a quattro euro e dodici centesimi, e andare a casa con il viso sporco di città. Nella scrittura coreografica sintetizzo l’uso del peso del corpo, il floorwork, il lavoro sulla spirale e sulla continuità del movimento, l’uso del popping, dello strobing, del Krump e della breakdance. Attraverso la ricerca composita sui ritmi, sulla dinamica e sulle qualità di movimento costruisco, in stretta relazione con il suono, un paesaggio fisico distorto, potente e poetico, evocativo e fragile che attraverso le sue variazioni crea una drammaturgia fisica che cerca di coinvolgere lo spettatore in ogni gesto e in ogni sospensione come nella visione di un’opera cinematografica.

 

HO BISOGNO DI PECORE/Laboratorio di ricerca e creazione 26 maggio e 27 maggio, ore 18:00

a cura di Chiara Mameli, Enrico Frisoni, Vittoria Caneva

 

Ho bisogno di pecore è uno spazio di ricerca laboratoriale dove allenarsi, creare, condividere. È il tentativo di mettere in comune un sapere sul corpo abbandonandosi al desiderio di esplorare orizzonti e paesaggi ampi. Accanto a un tempo di riscaldamento e attivazione corporea verranno condivise pratiche di movimento e di scrittura; il finale è il luogo dei piaceri, una piccola celebrazione, personale e collettiva, una festa delle danze. “In vita mia non ho mai saputo cosa significhi volere”, è l’invito da cui partire. Di fronte a noi, ci fermiamo a guardare quel che c’è; nell’attesa troviamo uno spazio di creazione.

Aperto a tutte le persone senza necessità di esperienza pregressa.

La modalità di partecipazione è libera: è possibile prender parte a una delle due giornate a scelta, oppure a entrambe.

Dopo il rinfresco la sala rimane aperta a chiunque desideri osservare, custodire, testimoniare.

 

PROGRAMMA:

26 maggio, dalle 18 - 20 Laboratorio di ricerca e creazione

27 maggio dalle 18 - 20 Laboratorio di ricerca e creazione 20 - 21 Pausa (con piccolo rinfresco)

apertura sala agli esterni 21 - 22.30 Grande Ballo Finale

 

VU - studio

28 maggio, ore 21:00

Di Fabritia D’Intino e Federico Scettri Coreografia e danza: Fabritia D’Intino Disegno sonoro: Federico Scettri Produzione esecutiva: Chiasma

Sostegno: Hunt Cdc e Alloggiando Art Fest 2024

SINOSSI

VU è all’interno di una ricerca intorno all’invisibile che unisce diversi piani di relazione tra il corpo e lo sguardo. Attingendo a riferimenti multipli il campo della visione è offuscato dal confine tra presenza e attesa, tra vita e morte. Ispirandosi al ballo caraibico del Limbo e alla sua simbologia di passaggio verso il regno dei morti e alla Morte del Cigno come rinuncia della verticalità, negazione dell’ascesa e tragitto verso il suolo, la danza si sviluppa in uno spazio di fragilità e transizione. Il corpo si abbassa, sfiora il suolo, si tende nell’intervallo, sperimentando il lento svanire e la trasformazione nel disfacimento. Il suono diventa complice di questa discesa, tracciando un paesaggio acustico che accompagna il progressivo scolorire del corpo. Uno sfuggire allo sguardo che disegna una coreografia in esaurimento e mostra i resti di un processo di scomparsa. Un progetto che descrive la potenza dell’atto di resa e che sceglie di abitare ciò che spesso preferiamo fuggire. VU come visto in francese ma anche come penultima lettera dell’alfabeto, per provare ad osservare quello che accade ad un passo dalla fine.

 

 

BOOMERANG – studio 29 maggio, ore 21:00

Concept e coreografia: Simona Lobefaro e Lorenzo Giansante

Danza: Simona Lobefaro, Lorenzo Giansante, Luca Piomponi, Martina Paci Light design: Dario Aggioli

Sound design: Lorenzo Giansante

Con il sostegno della residenza artistica “Il filo immaginario” di Gommalacca Teatro Con il supporto di Spin Time Labs

Con il sostegno di Atacama Onlus

SINOSSI

Una performance partecipativa che rivela la forza della danza nel suo costruirsi, giocando insieme al pubblico con delle semplici pratiche di interazione. Quattro performer attivano dei processi basati sulla composizione in tempo reale, in cui le danze si evolvono grazie ai feedback degli osservatori, proprio mentre quest’ultimi evolvono nella loro “visione”, che è anche esperienza corporea. E questo ricevere arricchente dopo aver dato, sia da parte di chi osserva che di chi danza, somiglia alla magia del lancio di un boomerang!

 

 

VANESSA - studio 30 maggio, ore 21:00

Progetto a cura di Beatrice D’Amelio

Con il supporto di Incubatore per futur_ coreograf_ C.I.M.D. Danza Milano 2024,

Produzione B-ped

collaborazione drammaturgia Beatrice Capanni

SINOSSI

La Vanessa Atalanta è una farfalla tipica delle regioni mediterranee. Come tutte le farfalle, attraversa un processo di metamorfosi che la porta a trascorrere gran parte della sua vita in una forma considerata poco attraente, quella del bruco. Solo in seguito si trasforma, rivelando la sua bellezza e guadagnandosi l’ammirazione dello sguardo esterno. Vanessa affronta il tema della repressione del corpo nella società contemporanea. La scena è dominata da un telo di plastica, una barriera semitrasparente che separa e al tempo stesso rivela, creando un confine ambiguo tra libertà ed oppressione. Il movimento si articola tra tentativi di adattamento, ribellione e trasformazione, ponendo al centro la tensione tra il desiderio di espressione e i limiti imposti dall’esterno. Il lavoro nasce da una riflessione sulle costrizioni, visibili e invisibili, che regolano il corpo nello spazio sociale e si sviluppa attorno alla relazione tra il corpo, inteso come soggetto, ed il telo, che diventa una seconda pelle, separando l’interno dall’esterno. La plastica diviene simbolo di un vincolo imposto, ma anche di un habitat naturale all’interno del quale si è destinati a nascere e che può essere attraversato, deformato, abitato o infranto.

 

 

ANIMALIA (primo sguardo) 30 maggio, ore 21:00

Autrice e performer: Elisa Quadrana

SINOSSI

Mi siedo e cerco e carezzo e ricerco e ho paura e sento mi impenno. Vi tocco. Mi piace. Guardarvi negli occhi. La volpe lo sa: c’è il mondo dei sogni negli occhi degli altri.

Primo studio di una danza che viene abitata dall’ empatia viscerale ed evocativa dello sguardo. Sguardo che ascolta, che si proietta e gioca con quello che riceve trasformandosi in movimento, creando suggestioni del privato tra performer e spettatore attraverso la danza.

Il processo visionario, ipnotico e creativo dello sguardo e della percezione sensoriale che si crea, si tramuta in un movimento che vuole ricercare una danza di ascolto, evocativa di un linguaggio coreografico di ricerca personale che mira a diventare un’esperienza visiva sensoriale. Un campo vuoto che viene riempito e trasformato continuamente attraverso zone temporaneamente abitate dalla danza dell’anima-animale.

Protagonista infatti è proprio il corpo che, cadendo in questo profondo stato di ascolto visivo, insegue il fulmineo percorso dei circuiti immaginari, fisici ed emotivi che catturano e collegano punti lontani dello spazio e del tempo, avendo come urgenza quella di portare in scena le verità del toccare il privato, dell’empatia e dell’ascolto.

 

 

INFORMAZIONI

Il “TeatroBasilica” è diretto dall'attrice Daniela Giovanetti, il regista Alessandro Di Murro. Organizzazione del collettivo Gruppo della Creta e un team di artisti e tecnici. Supervisione artistica di Antonio Calenda. Tutte le info sul TeatroBasilica a questo link: https://www.teatrobasilica.com/chi-siamo

 

Orari della rassegna “Nel Blu”

Spettacoli: dal lunedì al venerdì ore 21:00 Laboratorio: lunedì e martedì ore 18:00

 

Prezzi

Spettacoli:

Biglietto intero 18,00

Biglietto ridotto 12,00 (studenti, under 26, operatori) Biglietto online € 15,00

Enti convenzionati 10,00

Laboratorio:

un giorno € 15,00 due giorni 25,00

 

Dove siamo: Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma

www.teatrobasilica.com - email: info@teatrobasilica.com

telefono: +39 392 9768519

 

Link utili

Sito                                                                https://teatrobasilica.com/

Facebook                                                     https://www.facebook.com/TeatroBasilica

Instagram                                                    https://www.instagram.com/teatrobasilica/

 


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