Vincitrice dei primi premi ai concorsi “Ignacy Paderevsky” in Moldavia, “Fryderyk Chopin” a Bacāu in Romania, “Bechstein” di Lvov e “L. Ginzburg” di Odessa in Ucraina, la ventenne pianista moldava Elizaveta Coroli è per la prima volta ospite del Teatro Comunale di Bologna interpretando il Concerto n. 1 in re minore per pianoforte e orchestra op. 15 di Johannes Brahms.
L’appuntamento – realizzato con la collaborazione della Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”, di cui Coroli è allieva – è in programma sabato 10 maggio alle 20.30 all’Auditorium Manzoni per la Stagione Sinfonica 2025 e vede il ritorno di Martijn Dendievel sul podio dell’Orchestra del TCBO. Premiato con il Deutscher Dirigentenpreis 2021 e impegnato questo mese anche nel Così fan tutte mozartiano al Comunale Nouveau e in un secondo concerto con pagine dello stesso Mozart e di Respighi, il giovane talento belga propone inoltre la Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90 di Brahms.
Gestazione complessa quella del Primo Concerto per pianoforte, inizialmente pensato come una sonata per due pianoforti, poi come una sinfonia e infine – intercorsi ormai quattro anni dai primi abbozzi del 1854 – adattato alla forma Concerto. Forte del supporto di Robert Schumann, incontrato nel 1853, e ispirato dal suo Concerto per pianoforte e orchestra in la minore op. 54, il giovane Brahms decise di cimentarsi con questo genere, che aveva come riferimento assoluto il modello beethoveniano. La prima esecuzione della pagina brahmsiana avvenne ad Hannover nel 1859, con lo stesso compositore al pianoforte e Joseph Joachim sul podio, davanti a un pubblico sgomento per le enormi dimensioni del Concerto e la ricchezza tematica di matrice sinfonica.
Trionfo immediato ottenne invece la Terza Sinfonia del compositore tedesco, diretta da Hans Richter al Musikverein di Vienna nel 1883, come testimoniava il critico musicale dell’epoca Eduard Hanslick che ne apprezzò anche l’inaspettata conclusione: «Il Finale si muove impercettibilmente da fa minore a re maggiore, i fiati rabbiosi cedono il passo al sussurro misterioso – lunghi accordi sostenuti dei fiati sono interrotti dal leggero fruscio per terze e seste dei violini e delle viole con sordina. Il movimento si approssima alla sua strana, non concludente, stupenda chiusa». La Sinfonia fu poi resa celebre anche grazie al grande schermo con il film del 1961 “Le piace Brahms?” di Anatole Litvak dal romanzo di Françoise Sagan, con Ingrid Bergman e Yves Montand, che prese a prestito il nostalgico terzo movimento “Poco allegretto” per la sua colonna sonora.
Con questo concerto “tutto brahmsiano”, prosegue il ciclo dedicato dal Teatro Comunale di Bologna al grande compositore tedesco. Un secondo appuntamento realizzato in collaborazione con la Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”, in programma il 26 settembre e diretto sempre da Dendievel, vedrà il giovane talento Nikola Meeuwsen interpretare come solista il Concerto per pianoforte n. 2 in si bemolle maggiore, op. 83 di Brahms.
Main Partner della Stagione Sinfonica 2025 del Teatro Comunale di Bologna è Intesa Sanpaolo, grazie al cui sostegno sono inoltre aperte gratuitamente alle scuole gran parte delle prove generali dei concerti.
I biglietti – da 10 a 40 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi), dal martedì al
Per ogni concerto della Stagione Sinfonica 2025 prosegue “Note a margine”, una rassegna di incontri con il pubblico che si tengono circa 30 minuti prima dell’inizio del concerto presso il foyer del bar dell’Auditorium Manzoni.
Info: https://www.tcbo.it/eventi/