Che cosa spinge tante persone a tornare ogni estate nello stesso luogo, nella stessa stanza, nella stessa ritualità balneare?
Paolo Pasi si muove tra queste domande nel suo nuovo romanzo L'albergo del tempo sospeso (Bottega Errante Edizioni) dal 28 maggio in libreria.
Una storia sospesa tra nostalgia e ironia, che racconta mezzo secolo di storia italiana attraverso le trentuno stanze (di cui una misteriosa) dell'Heaven, una pensione familiare di Riccione diventata nel tempo mitologia privata e specchio collettivo.
Paolo Pasi – giornalista, scrittore e volto del Tg3 – in queste pagine intreccia la memoria dell'Italia che cambia con quella dell'estate che ritorna ciclicamente, dell'infanzia che si trasforma in giovinezza e poi in maturità. Un affresco vivido e affettuoso della Riviera Romagnola degli anni Settanta e Ottanta, tra dancing e discoteche, tra radio libere e topless, tra serate con Rocky Roberts e le prime pagine di Ciao 2001, tra Giochi senza frontiere e la strage di Bologna.
L'albergo Heaven è il cuore del racconto e rifugio della memoria. Paolo Pasi spiega: «Fin dall'inizio del romanzo l'albergo Heaven si presenta come un luogo dell'anima, dove i clienti desiderano fare ritorno ogni anno. Credo che ognuno di noi abbia nel cuore un posto di questo tipo».
Una folla di personaggi dà vita al microcosmo de L'albergo del tempo sospeso: «All'Heaven tornano famiglie più o meno allargate, figlie e figli di vecchi clienti che hanno raccolto il passaparola di casa, splendidi anziani che la pastina dell'Albergo ha mantenuto in forma».
Tra loro spiccano le Cesarine, sorelle veronesi regine del tavolo da gioco, l'ottuagenario viveur Bernacchi, e soprattutto la proprietaria, figura enigmatica e centrale:
«Si fa chiamare la Signorina» – racconta Pasi – «perché non si è mai sposata. Austera, efficiente e sorvegliante come la direttrice di un collegio, tratta i clienti con un misto di bonomia e severità. Il suo destino è intrecciato all'albergo che gestirà fino all'età di 104 anni».
Ma L'albergo del tempo sospeso è anche una lente per osservare l'Italia che cambia: «Riccione è stata un punto di attraversamento per tantissime persone, un luogo che ha spesso anticipato le tendenze. La Perla Verde dell'Adriatico e l'Heaven sono raccontate come un ingrandimento delle più ampie trasformazioni sociali e di costume tra gli anni Settanta e Ottanta».
Tra i momenti più intensi del libro l'irruzione della Storia, racconta Paolo Pasi: «La bomba alla stazione di Bologna, il 2 agosto 1980, irrompe violentemente anche nella vita dell'Albergo Heaven, gettando una nera cortina di fumo sull'illusione di un luogo al riparo dalle brutture della vita».
La musica accompagna e sottolinea tutto il romanzo. «Sulla spiaggia ho imparato i primi accordi di chitarra, ho assistito ai primi concerti: Ivan Graziani, Franco Battiato, Pfm. E soprattutto Rocky Roberts. La canzone che mi ricorda la notte in cui incontrai Rocky Roberts è "Stasera mi butto". Una specie di manifesto de L'albergo del tempo sospeso».