Il libro di Andrea Giostra, scritto insieme ad altri 19 coautori, è ben congegnato e ricco di contenuti che permettono al lettore, non esperto nel campo trattato dall’autore, di addentrarsi nelle dinamiche psicologiche intrinseche del narcisista.
Andrea esegue, nel saggio, un’attenta
e affilata anatomia psichica degli individui affetti da narcisismo patologico. Innanzitutto,
delinea il significato più profondo e umano della parola Amore in tutte
le sue accezioni, evidenziando il suo principale valore/scopo che è quello di
donarsi al prossimo, rendendo vitale uno scambio interpersonale, costruito
sulla lealtà di sentimenti ed emozioni. Ed è proprio dall’impossibilità di
attuare un rapporto leale e affettivo con l’altro, che il narcisista mette in
atto le sue migliori capacità seduttive mirate a diventare, nel tempo, delle armi
letali grazie alle quali riuscirà a schiavizzare, a denigrare e ad annientare
la sua preda.
L’egocentrico patologico concretizza
un gioco di seduzione mentale talmente elaborato e perfezionato che, raramente,
chi gli sta di fronte è in grado di cogliere il suo intimo “groviglio
diabolico”. La vittima, infatti, all’inizio della relazione, ammaliata dalla
presenza rincuorante e apparentemente protettiva del narcisista, si sente finalmente
presa in considerazione da qualcuno e amata. Alle prime messinscene del
narcisista patologico, la preda tende a giustificarlo e a farsi carico,
colpevolizzandosi in modo estenuante, di un dramma interiore che non le
appartiene. Poiché percepisce le reazioni dell’aguzzino come fossero le
risposte di una persona indifesa e bisognosa di comprensione, in lei scatta il
ruolo salvifico che, in breve tempo, la farà cadere in una trappola dai
risvolti oscuri e senza via d’uscita.
È difficile per la vittima comprendere
che è stata proprio la sua risposta comportamentale a nutrire e a rendere
sempre più forte il narcisista patologico. Il
narcisista trae un nutrimento continuo che lo fa sentire al di sopra di tutto e
di tutti, poiché il suo reale desiderio consiste nell’alimentarsi della
distruzione altrui per poter essere sempre al centro dell’attenzione e colmare
quel vuoto che, in lui, non si esaurisce mai: da qui scaturisce il bisogno
illimitato di sentirsi venerato.
Solitamente
sono le donne i soggetti che cedono più facilmente alle lusinghe dei
narcisisti. Sono donne che amano in modo smisurato, offrendo dedizione, ubbidienza
e rinnegando sé stesse, pur di avere sempre accanto a sé l’amato/aguzzino. Ciò
richiama in causa i retaggi culturali e i fattori biologici che, per decenni,
hanno considerato la donna come la indefessa Custode del focolare domestico. Sono
componenti rappresentanti il filo conduttore che si congiunge al problema del
femminicidio.
Le lotte
femministe hanno portato al raggiungimento di diversi traguardi, anche se la
strada per la parità è ancora lunga da percorrere. Malgrado ciò, Giostra ci
dimostra come, oggigiorno, il narcisismo patologico non sia una prerogativa
esclusivamente maschile. Esistono uomini e donne che, privi di empatia
e sincero interesse per l’altro/a, nutrono sé stessi con l’ossessivo e
unilaterale pensiero di ammaliare prima e denigrare e schiavizzare poi, la
persona che ingenuamente si lega a loro.
Non è raro incontrare donne,
insospettabili narcisiste, capaci di tenere in pugno il proprio uomo e manovrarlo
come un burattino, sino a rovinarlo completamente. Il narcisista è un vero
professionista nel saper studiare la sua preda. Parla poco di sé, resta nel
vago e racconta il minimo indispensabile. Tutto calcolato. Al contrario, la
preda trova in lui un ottimo confidente, che sa ascoltare e capisce tutto al
volo; riconosce i suoi bisogni e i suoi stati d’animo.
È l’inizio di un dramma in cui la
vittima lascerà che il suo compagno/aguzzino gestisca la sua vita quotidiana
nel peggiore dei modi. Giostra lo definisce Sequestro di persona consensuale.
Che sia per amore o per amicizia, il narcisista patologico ha il solo scopo di
stare bene, quindi le sue azioni, anche se apparentemente sono rivolte al
vantaggio del prossimo, invero, vengono sottoposte al vaglio del proprio
appagamento. Sa come intenerire la sua preda e come fare breccia nel suo animo,
mostrandosi come la guida spirituale alla quale rimettersi per “essere lavati e
purificati” come fosse un deus ex machina al quale affidarsi ciecamente.
Anche i social possono contribuire ad amplificare le turbe psichiche di un narcisista, poiché per lui rappresentano delle vere e proprie bancarelle pubbliche della vanità, attraverso le quali vendersi al meglio.
All’interno del testo, i lettori possono
comprendere in modo chiaro le dinamiche descritte, leggendo anche i
molteplici racconti legati a fatti realmente accaduti: testimonianze di un
crudele gioco umano, del quale il malcapitato può divenirne oggetto di sfogo.
Giostra, inoltre, analizza una canzone
stupenda di Battisti e Mogol, “Non è Francesca” evidenziando
come l’amato, accecato dall’amore per la sua donna, neghi l’evidenza e non
accetti che l’amata, in verità, sia ben lontana dall’essergli fedele.
Ognuno di noi, nel corso della propria
esistenza, ha incontrato persone che hanno segnato, in modo indelebile, il
nostro mondo interiore. Viviamo costantemente in un calderone di relazioni
interpersonali, le cui dinamiche, il più delle volte a noi sconosciute, possono
travolgerci e annientarci, ma anche fortificarci e renderci finalmente liberi.
Ai lettori, dedichiamo il testo di una
bellissima canzone “Io nascerò” interpretata da una straordinaria Loretta
Goggi, ricordando che si può e si deve trovare la forza per ri-nascere
dalle macerie interiori che altri, vigliaccamente, hanno causato.
Elena Piccinini e Marco Cagnolati
Io nascerò
Se il tuo blu non è uguale al mio
Se non sai che colore ho io
Se non vuoi respirare con me
Io vivrò anche senza di te
Sabbie mobili sotto di noi
E sei tu il più debole ormai
Io e te, divisi a metà
Io e te, più distanti, più in là
Più in là
Io nascerò
Dove ti ho lasciato nascerò
Non avrò paura più del tuo maestrale
Non voglio più affondare, uoh-uoh
Io nascerò
Per me sola, ancora nascerò
Nessun vento mi potrà più fare male
Ormai affronto il mare.
Se il tuo film finisce così
Se c'è un no invece di un sì
Sabbie mobili sotto di noi
E la luce si spegne oramai
Ormai
Io nascerò
Dove ti ho lasciato nascerò
Non avrò paura più del tuo maestrale
Non voglio più affondare, uoh-uoh
Io nascerò
Per me sola, ancora nascerò
Nessun vento mi potrà più fare male
Ormai affronto il mare, uoh-uoh
Io nascerò
Per me sola, ancora nascerò
Nessun vento mi potrà più fare male
Non voglio più affondare
Fonte:
Compositori: Alberto Salerno / Giuseppe Mango-
Sigla di Sanremo nel 1986)
da YouTube:
Rai Play: Loretta Goggi canta "Io Nascerò" -
Benedetta Primavera 10/03/2023
https://www.youtube.com/watch?v=svjqSmCmKVU
Remix: Zio Peter & House of Glass Remix
da YouTube:
Lucio Battisti e Mogol, “Non è
Francesca”, 1967:
https://www.youtube.com/watch?v=pqAskYcH3EE
LINK DELLA CARTELLA GOOGLE DRIVE DALLA QUALE SCARICARE GRATUITAMENTE IL PDF
DEL SAGGIO:
https://drive.google.com/file/d/1jUETHGwqwYVuEBhlNUCprfYU1YU7u4_0/view?usp=drive_link
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SAGGIO:
https://andreagiostrafilm.blogspot.com/2023/12/FemminicidioeNarcisismoPatologico.html
IL SAGGIO SU AMAZON:
Andrea Giostra e AA. VV., “Femminicidio
e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni
pericolose”, Independently published, dicembre 2023
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