Il panorama musicale italiano si arricchisce con l'arrivo di "Momento Eterno", il primo album dei Torre della Muda, un'opera che affronta temi profondi come la prigionia, la liberazione e la fugacità del tempo. Con un sound che sfida le etichette di genere, la band costruisce un viaggio emozionale e concettuale, lasciando spazio a molteplici interpretazioni e riflessioni.
"Momento Eterno" esplora temi profondi come prigionia, liberazione e la fugacità del tempo. Come nasce l’idea di un concept album così ambizioso e quali sono stati i principali punti di ispirazione?
Nasce dalla voglia di raccontare il mondo con diversi punti di vista, l'esperienza umana con le sue mille sfaccettature. La prigionia non è una mera situazione di disagio, ma è una nostra riflessione su ciò che la nascita può essere dal punto di vista del nascituro, per il resto del mondo è sicuramente una cosa bella e meravigliosa ma che ne sappiamo che per un feto non è traumatica? Le ispirazioni poi sono molteplici dalla nascita di un figlio di uno dei membri della band, ad esperienze vissute, libri letti che ci hanno ispirato, fino anche ai documentari scientifici. Non ci siamo preclusi niente.
"Momento Eterno" vuole raccontare la vita senza filtri. Quanto di personale c'è in questo lavoro e come avete bilanciato l’intimità delle vostre esperienze con il desiderio di creare qualcosa di universale?
Alla fine, molte canzoni di molti musicisti raccontano cose personali, dove un ascoltatore poi si rivede; quindi, non crediamo sia troppo complesso provare affinità con quello che diciamo noi, semplicemente ci siamo tenuti lontani da tematiche più scontate e banali ed abbiamo cercato di affrontare temi della vita poco divulgati. Il fatto che siano esperienze o pensieri nostri non impedisce che molti ascoltatori si possano rivedere. Alla fine, siamo tutti esseri umani e, per quanto diversi, viviamo vite simili tra loro.
Ogni traccia sembra rappresentare un aspetto diverso dell’esperienza umana. Come avete lavorato alla composizione e agli arrangiamenti per tradurre queste emozioni in musica? Ci sono state scelte stilistiche particolari per enfatizzare determinati concetti o stati d’animo?
Non è facile spiegare il nostro modo di creazione delle canzoni: c'è un’idea di fondo che ha già delle sue sonorità e delle sue parole, noi cerchiamo di dare ordine e di trovare un punto in comune tra le nostre diverse visioni della stessa cosa. Le sonorità, la musica e le atmosfere vengono quasi di conseguenza, la scelta stilistica è quella di non fossilizzarci su determinati suoni che già inquadrano un genere musicale ma di utilizzare il sound giusto per quello che vogliamo esprimere. Lo stile deve divertire in primis noi e se noi ci divertiamo crediamo che si divertano anche gli ascoltatori.
La complessità delle relazioni umane e delle identità sociali emerge chiaramente nei vostri testi. Quale messaggio volete trasmettere agli ascoltatori rispetto al modo in cui viviamo oggi queste dinamiche?
Un messaggio che ci sentiamo di mandare è quello che più di tutti è espresso nei brani “Siamo tutti centurioni” e “Momento eterno” sono messaggi di pace, di fratellanza di unicità e fragilità: apparteniamo tutti alla stessa famiglia e siamo un puntino sospeso nell'infinità del cosmo, i nostri piccoli problemi visti da lontano sono ancora più piccoli, le nostre differenze sono nulle, quindi dovremo cercare di vederci come un’unica specie, un unico sistema fatto di persone con peculiarità e diversità che, unite, fanno del genere umano una strana e affascinante bestia. Una sola... Da proteggere e salvaguardare anche da sé stessa.
Il titolo, "Momento Eterno", racchiude un apparente paradosso. Cosa rappresenta per voi l’eternità di un momento e come questo concetto si riflette nell’ascolto del disco?
Diciamo
che possiamo racchiudere tutto nell'importanza che noi diamo ai “momenti”. Un
singolo momento può cambiare la storia e riecheggiare nell'eternità. Ognuno di
noi ha questi momenti: una frase detta da un genitore, un lutto, una giornata
particolare... sono tutti piccoli momenti all'interno delle nostre vite che
però ci segnano in eterno. Poi ci sono momenti più avvolgenti per l'umanità:
grandi scoperte, grandi guerre (la scoperta dell'America di per sé è durata
giusto il tempo di dire “terra” però ha cambiato il mondo definitivamente) e
poi ci sono i momenti eterni che hanno influenzato l'universo intero come la
nascita di una stella o il big bang stesso. Ascoltando il nostro album ci rende
conto che la vita è fatta di momenti e alcuni di questi hanno una rilevanza
personale immensa. L'uscita di questo album per noi quattro, per le nostre
vite, fa sicuramente parte di quei momenti eterni.