Vivo presenta “Blatte”: un viaggio introspettivo tra sogni, realtà e fragilità umane

Con il suo nuovo album Blatte, Vivo ci trascina in un universo musicale intenso e visionario, dove le tracce sono finestre aperte sulle profondità dell’animo umano. L’album si muove tra sonorità elettroniche e influenze jazz e mediterranee, creando un’atmosfera dark e onirica che sfida l’ascoltatore a confrontarsi con emozioni e riflessioni scomode.

Da brani come La Blatta, un manifesto per gli emarginati, a Nudo, che mette a nudo la vulnerabilità umana, Vivo racconta tensioni, fragilità e sentimenti contrastanti, trasportandoci in un mondo dove amore e odio convivono in un fragile equilibrio. Il sassofono pulsante e le ritmiche balcaniche si intrecciano a drop elettronici e melodie mediterranee, evocando un profondo senso di appartenenza ma anche un costante desiderio di evasione.

Abbiamo incontrato Vivo per esplorare le radici di questo progetto e le influenze che hanno plasmato un’opera che non vuole intrattenere ma scuotere e lasciare un segno indelebile.

Scopri di più nell’intervista: come nasce un album che non si limita a raccontare, ma invita a sentire e vivere intensamente.


Parliamo del tuo nuovo album. Com’è nato? Cosa rappresenta per te?

Nasce da due importanti viaggi che ho fatto da solo: uno esplorativo e avventuroso, zaino in spalla, a prendere ciò che la vita e l'avventura avevano da offrirmi. L'altro dentro di me, in profondità, intimo, un viaggio di crescita, di riparazione, di comprensione, di rivoluzione.

C’è un filo conduttore che lega i brani dell’album?

Assolutamente sì, l'introspezione.

Quali sono le tue influenze musicali?

Dalla musica elettronica alla techno. Adoro il cantautorato Italiano (De Andrè, Dalla, Ivan Graziani, Rino Gaetano, Pino Daniele). Ma anche il grande rock: dal più classico dei 70's fino ad arrivare a quello più sperimentale dei nostri giorni. Anche la musica tradizionale delle varie culture del mondo è una parte importante della mia vita e delle mie influenze (balcanica,

tammurriate e tarantelle dell'Italia meridionale, araba, samba, afrocubana etc.)

Come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

Non ricordo un episodio significativo che associo alla nascita della mia passione per la musica. Posso solo dire che, nei ricordi d'infanzia più antichi, mi ricordo sempre con un vecchio walkman a cassette e le cuffie nelle orecchie. Non me ne separavo mai.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?

Al momento, sinceramente, non ho grande interesse a collaborare con qualcuno in particolare, oltre agli ottimi musicisti con cui ho collaborato finora (Mario Sernicola, Giovanni La Ferrara, Bernardo Gamurra, Mattia D'Amato, Valerio De Martino, Pasquale Di Lascio), e

spero di conoscerne di nuovi.

Cosa ci riserverà la tua musica nei prossimi mesi?

Presto ci sarà "Smalto", il nuovo singolo estratto dall' album, in rotazione radiofonica. Con il mio team stiamo anche pianificando un possibile videoclip di "La Blatta" e l'uscita di nuovi singoli nel 2025.


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