Ieri, alla presenza del Direttore Generale Musei, Massimo Osanna, e della Soprintendente Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, Daniela Porro, è stata inaugurata la riapertura al pubblico del Passetto di Borgo a Castel Sant’Angelo.
Alla vigilia dell’apertura della Porta Santa per
l’inizio del Giubileo, dunque, questo suggestivo passaggio fortificato,
concepito per collegare il Vaticano a Castel Sant’Angelo, viene restituito ai
cittadini romani e ai visitatori italiani e internazionali grazie a un
calendario permanente di visite guidate speciali, anche serali, che continuerà
a essere ampliato.
La riapertura del Passetto è stata resa possibile
grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Speciale di Roma, che ha
curato i lavori di messa in sicurezza, conservazione e restauro, e la Direzione
Generale Musei / Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei
Nazionali della città di Roma, responsabile del progetto di valorizzazione e
della nuova narrazione museologica.
Le visite guidate, realizzate in collaborazione con
Coopculture e acquistabili sull’app e la piattaforma Musei Italiani, permettono
di percorrere l’intero tratto del Passetto, dalla Torre del Mascherino su
Piazza della Città Leonina, fino al Bastione San Marco a Castel Sant’Angelo. Il
percorso alterna due livelli: il livello superiore, scoperto, offre una
passeggiata panoramica con viste spettacolari sulla città; il livello
inferiore, coperto, rappresenta invece il corridoio “segreto” che consentiva ai
Pontefici di spostarsi in sicurezza dagli appartamenti papali al castello
fortificato.
All’arrivo al Bastione San Marco, i visitatori sono
accolti in un ambiente allestito per l’occasione con opere e oggetti che
raccontano le vicende storiche legate al Passetto e a Castel Sant’Angelo. Una
installazione multimediale, realizzata in collaborazione con Studio Azzurro,
offre ulteriori spunti per un’esperienza immersiva.
Un virtual tour, infine, disponibile sul sito web di
Castel Sant’Angelo, consente di poter fruire del Passetto da qualsiasi luogo e
distanza.
“Sono
particolarmente lieto
– dichiara Massimo Osanna,
Direttore generale Musei – di celebrare la riapertura al
pubblico del Passetto di Borgo, dopo anni di chiusura. Questo passaggio
fortificato non è soltanto un elemento architettonico di rara
suggestione, ma rappresenta un capitolo fondamentale della storia di Roma,
capace di raccontare momenti cruciali della città e della sua dimensione
universale. Oggi viene restituito ai cittadini e ai visitatori un luogo che
invita alla scoperta e alla conoscenza, proponendo un dialogo tra storia,
cultura e paesaggio urbano. Le nuove modalità di fruizione, con percorsi
guidati diurni e serali, l’allestimento del Bastione San Marco e soluzioni
accessibili, confermano l’impegno verso un patrimonio culturale che possa
essere sempre più esperienza condivisa, capace di connettere passato e presente
in una narrazione viva”.
“Il grande intervento del Passetto di Borgo –
commenta Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – in collaborazione
con la Direzione generale Musei e il Segretariato Regionale del Lazio, non
poteva non concludersi che con il restauro realizzato dalla Soprintendenza con
i fondi del Giubileo di Porta Angelica, in epoca medioevale parte integrante
delle Mura Leonine e oggi ingresso privilegiato a Piazza San Pietro e alla
Basilica Vaticana. Ma è con soddisfazione che sottolineo come questi interventi
abbiano reso Passetto più accessibile, anche alle persone con difficoltà di
deambulazione, grazie a due nuovi ascensori e alla riconfigurazione di alcune
pendenze del percorso. Un grande traguardo che offriamo ai visitatori romani e
di tutto il modo per il Giubileo”.
Questa riapertura del Passetto rappresenta un punto
di partenza verso una fruizione sempre più ampia e inclusiva di un monumento
tanto significativo e affascinante quanto, per sua natura originaria, concepito
per essere impervio, segreto e inaccessibile. Un percorso che oggi si apre al
pubblico con l’obiettivo di trasformare quella che era una fortificazione
difensiva e una via di fuga in un luogo di scoperta e partecipazione.
Grazie al nuovo elevatore installato presso la Torre
del Mascherino, a partire da gennaio saranno attivate visite accessibili,
pensate per garantire questa esperienza anche ai visitatori con difficoltà
motorie.
Dalla primavera, inoltre, saranno disponibili
pacchetti e attività dedicate alle scuole, con percorsi didattici pensati per
avvicinare i più giovani alla storia e al valore di questo luogo.
Durante la prossima estate, grazie ai progetti di
valorizzazione promossi dal Ministero della Cultura, sarà anche avviato un
programma di aperture speciali che permetterà l’accesso e la visita autonoma,
offrendo un affaccio privilegiato sulla città eterna.
Infine, finanziamenti pari a 2,5 milioni di euro,
provenienti dalla programmazione straordinaria Lavori Pubblici, permetteranno
all’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo - Direzione Musei Nazionali della città
di Roma, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma e la
Direzione generale Musei, di proseguire, nel prossimo triennio, con ulteriori
interventi mirati alla valorizzazione e tutela del Passetto, consolidando così, sempre di più, questo ampio progetto di fruizione,
accessibilità e condivisione del patrimonio culturale.
IL PASSETTO DI BORGO: TRA STORIA E MEMORIA
Il Passetto di Borgo, progettato per collegare il
Vaticano con Castel Sant’Angelo, vanta una storia ricca e stratificata. Le
prime fortificazioni dell’area risalgono all’impero del re ostrogoto Totila nel
VI secolo d.C. Successivamente, papa Leone IV, nel IX secolo, ampliò le difese
costruendo una cinta muraria a protezione del Vaticano e della Basilica di San
Pietro, per contrastare i ripetuti attacchi dei Saraceni.
Nel 1277, sotto papa Niccolò III Orsini, fu
realizzato il collegamento tra il Passetto e Castel Sant’Angelo, con l’intento
di garantire un passaggio sicuro per i Pontefici. Successivi interventi, come
quello di Alessandro VI Borgia (1492-1503), aggiunsero un passaggio coperto,
conferendo al Passetto l’aspetto che conosciamo oggi.
La funzione difensiva e strategica del Passetto
divenne celebre durante il Sacco di Roma del 1527, quando papa Clemente VII
riuscì a sfuggire alle milizie imperiali di Carlo V utilizzandolo come via di
fuga verso Castel Sant’Angelo. Questa via sicura permise al Pontefice di
mettersi al riparo e, successivamente, di progettare la sua fuga verso Orvieto.
Nel 1565, sotto il pontificato di Pio IV Medici,
furono realizzate ulteriori modifiche urbanistiche con la costruzione delle
mura di Borgo Pio, Vittorio e Angelico, segnando il passaggio del Passetto da
struttura difensiva a elemento urbano integrato.
Oggi, grazie al completamento dei lavori di restauro
e alla nuova proposta di valorizzazione, il Passetto di Borgo torna a
raccontare le sue storie, accogliendo i visitatori in un percorso che intreccia
passato e presente, offrendo un’esperienza unica di scoperta e conoscenza.
SCHEDA INFORMATIVA
Nuova
apertura con visite guidate, a cura di archeologi e storici dell’arte, a
partire dal 23 dicembre 2024: calendario in continua implementazione. Le visite
sono acquistabili sulla piattaforma www.museiitaliani.it
oppure sull'app Musei Italiani scaricabile su App Store o Google Play e
prevedono le formule della visita guidata diurna “solo Passetto”, della visita guidata
diurna “Passetto+ accesso a Castel Sant’Angelo” e della visita speciale
notturna.
A breve
disponibili visite accessibili anche per i visitatori con difficoltà motoria.
L’ingresso
al Passetto di Borgo avviene dalla Torre del Mascherino, Piazza della Città Leonina.
Per
ulteriori informazioni: 0639967100