NOVE, ALBERTO MANTOVANI A CHE TEMPO CHE FA: “La ricerca italiana è più produttiva che in USA e Cina”



Valutazioni indipendenti dicono che la ricerca italiana è più produttiva di quella negli USA o in Cina. Soprattutto abbiamo un miracolo che riguarda direttamente i pazienti: i pazienti con cancro nel nostro Paese hanno un’aspettativa di vita superiore alla media europea. Di solito siamo sotto le medie europee, in questo siamo superiori. Se confrontiamo con Paesi più ricchi, che investono tanto in più di noi in ricerca e assistenza, la sopravvivenza è superiore. Questo, io credo, è il riflesso del Servizio Sanitario Nazionale, della ricerca scientifica e della dedizione di medici e infermieri”. Così il Presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca Alberto Mantovani a Che tempo che fa sul NOVE.
 
Sull’emergenza in Italia per il numero di bambini sovrappeso: “Noi siamo un Paese tradizionalmente virtuoso, abbiamo tradizionalmente un numero di persone sovrappeso e obese sotto la media europea. Il grasso non è fatto solo di cellule grasse, ma è fatto anche di cellule del sistema immunitario. Quindi quando siamo sovrappeso o ancora peggio obesi, queste cellule sono disorientate. Per questo motivo essere sovrappeso è un carcinogeno riconosciuto. In questo momento, e sono molto preoccupato, siamo secondi solo alla Grecia per numero di bambini sovrappeso. Sono preoccupato per il futuro degli individui, sono preoccupato anche come cittadino del carico che ne verrà sul servizio sanitario nazionale. Siamo anche uno dei Paesi in cui i bambini fanno meno attività sportiva. È una delle tante cose che non capisco: l’attività fisica è un buon allenamento anche per il sistema immunitario. Troppi pochi bambini fanno sforzi, preoccupiamoci del futuro dei nostri ragazzi”.
 
Sulle sigarette elettroniche: “Sono molto preoccupato. È passato il messaggio che le sigarette elettroniche siano innocue. Negli USA si parla di epidemia di uso di sigarette elettroniche. Ci sono stime che un quarto dei ragazzi delle scuole medie e superiori le usano.
Dobbiamo ricordare che la nicotina dà dipendenza. Io sento insegnanti delle scuole medie in cui i ragazzi fanno uso delle sigarette elettroniche: hanno dato sapori che piacciono ai bambini. Vogliamo avere bambini che sono dipendenti dalla nicotina? Siamo sicuri che queste sigarette elettroniche creano problemi cardiovascolari e polmonari. Ci sono stati più di 4.000 ricoveri negli Usa. Siamo preoccupati - e per ‘siamo’ intendo la comunità scientifica - per le conseguenze a medio-lungo termine, siamo preoccupati per gli additivi che ci sono: questa settimana leggevo che 180 additivi sono stati analizzati con l’intelligenza artificiale e alcuni pongono dei rischi. Io non vorrei fare la conta del danno che ci sarà fra venti anni. Sono preoccupato come medico, come cittadino e come nonno, perché ho dieci nipoti. Io credo che qualcosa dal punto di vista culturale vada fatto. Io vado nelle scuole per parlare di quella che è stata definita un’epidemia”.
 

Sulle disuguaglianze: “È un motivo di grande sofferenza per me pensare alle differenze che ci sono durante la vita dei pazienti con cancro tra le Regioni del Nord e quelle del Sud. È motivo di sofferenza vedere 20 punti di differenza tra le persone che fanno lo screening mammografico in Lombardia e al Sud, dobbiamo porre rimedio. È motivo di sofferenza andare in una Paese dove sono stato con Medici con l'Africa Cuamm dove l’aspettativa di vita di un bimbo che nasce lì è di 40 anni, come è stata per la nostra specie per 200.000 anni. Penso che dobbiamo porre rimedio alle disuguaglianze, nel nostro Paese e su scala globale”. 

Fattitaliani

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