S'intitola ”Mofo'' (Magma / Bollettino Edizioni Musicali), il nuovo singolo del cantautore e polistrumentista napoletano Montecreesto. Questo brano affronta tematiche importanti legate alla mascolinità tossica presente nella società contemporanea, un retaggio culturale che spinge molti uomini a reprimere le proprie emozioni, generando un profondo senso di smarrimento che può avere conseguenze drammatiche.
Della mascolinità di cui parli nel nuovo pezzo “Mofo”, è frutto della pressione della società che influisce sugli uomini?
Assolutamente sì. Viviamo in una società che immagina l’uomo come un essere invincibile, che non mostra le proprie debolezze, che non conosce né tristezza né resa, sentendosi sempre in dovere di essere forte. Mofo è una presa di coscienza riguardo l’emotività maschile.
Come si combattono gli stereotipi?
Gli stereotipi si combattono con l’auto accettazione e la capacità di vedere noi stessi nell’altro e l’altro in noi stessi, una prospettiva che dona compassione nei confronti degli altri. Un altro mezzo è quello di sviscerare gli stereotipi che pervadono la nostra realtà, tramite la condivisione. Una condivisione che può avvenire soltanto con un dialogo pacato e costruttivo.
Com’è nata l’idea del videoclip?
Mi piaceva l’idea di osservare dei personaggi persi all’interno di un paesaggio urbano onirico e futuribile che esprime il viaggio che ogni uomo dovrebbe affrontare all’interno della propria emotività. È proprio perdendosi nelle proprie emozioni che è più facile ritrovare se stessi.
Quando hai iniziato a fare musica?
Il primo approccio con la musica l’ho avuto con il regalo della mia prima batteria a 10 anni, dai 15 anni ho iniziato a suonare anche il pianoforte e a scrivere le mie prime canzoni. Ho poi capito di voler fare il musicista, intorno ai 19 anni, con la nascita del mio primo progetto in lingua inglese, “Henger” per arrivare nel 2020 a “Montecreesto”.
Dove ti piacerebbe arrivare con la tua musica?
Mi piacerebbe arrivare a suonare sui più grandi palchi d’Italia. Il mio più grande desiderio è, infatti, quello di condividere la mia musica e la mia emotività con quante più persone possibili e penso di essere sulla strada giusta affinché questo accada.