Ritratto di Bizhan Bassiri, ph. Benedetta Balloni |
L’artista Bizhan Bassiri, nato a Teheran nel 1954, si è stabilito a Roma nel 1975. Vive tra Roma, la Toscana e l'Umbria. La sua ricerca artistica parte dall'utilizzo di materiali diversi: superfici in cartapesta e acciaio e bronzo, elementi lavici, elaborazioni fotografiche. È autore di Pensiero Magmatico (1984) e Manifesto del Pensiero Magmatico (1984-2023). Nel 2020 ha istituito a Fabro la Fondazione Bassiri, che ha ottenuto il riconoscimento dello Stato italiano e che si propone di gestire e promuovere il suo lavoro, offrendosi anche come punto di riferimento nella promozione dell’arte e della cultura attraverso iniziative multidisciplinari che spaziano dall’arte visiva, alla musica, al teatro, alla letteratura e alla scrittura. Bassiri comincia ad esporre nel 1981 partecipando a mostre personali e collettive. Tra i principali musei e istituzioni culturali in cui ha esposto si ricordano: Accademia di Francia, Villa Medici, Roma; Arsaevi, Collegiumartisticum, Sarajevo (Bosnia); Borholms Kunstmuseum, Borholms (Danimarca); Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Venezia; Centre d’Art Contemporain, Thiers (Francia); Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; Centro Arte Contemporanea BM, Tophane-i Amire, Istanbul (Turchia); Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia; Kunsthalle, Vienna (Austria); Macro Testaccio, Roma; Museo Archeologico Nazionale di Napoli; Museum van Hedendaagse Kunst, Gand (Belgio); Sala dei Cinquecento, Palazzo Vecchio, Firenze; S.M.A.K, Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Gand (Belgio); Tehran (Iran) Contemporary Art Museum, Tehran (Iran). Nel 2017 è stato invitato, come unico artista, a rappresentare l’Iran alla 57ª Biennale di Venezia con la mostra Tapesh, The Golden Reserve of Magmatic Thought, a cura di Majid Mollanoruzi. Nel 2019 ha presentato la mostra personale Meteorite Narvalo, a cura di Gabriella Belli, presso Ca' Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna, Venezia e la mostra personale Il Nottambulo, a cura di Bruno Corà, presso il National Museum of Iran, Teheran. Nel 2022 ha partecipato alle mostre collettive: Il Numinoso, a cura di Giorgio Verzotti, presso BUILDING, Milano e la Basilica di San Celso, Milano; La Luce del Nero, a cura di Bruno Corà, presso la Fondazione Burri, Ex Seccatoi del Tabacco, Città di Castello (Perugia). Nel 2023 ha presentato la mostra personale Sokut, presso l’Hash Cheshme Art Space, Kashan (Iran). |
Il curatore Bruno Corà (Roma, 1942) storico dell’arte, critico e giornalista, è attualmente Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri a Città di Castello. È stato docente presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia (1979-1999), l’Università di Cassino (1999-2005) e di Firenze (2005-2008). Accademico d’onore dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci (Perugia, 1981), e dell’Accademia del Disegno di Firenze; professore emerito della Athens School of Fine Arts (2013), ha ricoperto ruoli di spicco in numerose realtà istituzionali: è stato infatti direttore del Museo Pecci di Prato (1995-2002), di Palazzo Fabroni di Pistoia (1993-2001), del CAMeC de La Spezia (2003-2007), del Museo d’Arte e del Polo culturale di Lugano (2008-2010) e del CAMUSAC di Cassino (dal 2013). Curatore delle Biennali di Gubbio (1996-97, 2016), di Carrara (2006), di La Spezia (2002, 2004 e 2006) e Commissario per l’Italia alla Biennale di Dakar (2002). È stato fondatore e direttore delle riviste “Anoir, Eblanc, Irouge, Uvert, Obleu” (1980-1987) e “Mozart” (2012-2016). È autore di numerose pubblicazioni sui principali artisti contemporanei internazionali e promotore e curatore di convegni scientifico-artistici, tra cui Who is afraid of Red, Yellow and Blue? al CNR di Roma (1986) sul colore, e delle due edizioni di Au Rendez-vous des Amis (Museo Pecci, 1998 e Fondazione Burri, 2015). Ha viaggiato e curato mostre in varie città degli Stati Uniti, Canada, Giappone, Russia, Europa, Cina e di altri Paesi. È membro dei Comitati Scientifici degli Archivi Kounellis, Isgrò, Spagnulo, Calzolari, Agnetti, Bertrand, Bassiri. |
BUILDING è un progetto dedicato all’arte nelle sue più varie forme di espressione situato nel centro di Milano. Nata nel 2017 dalla visione di Moshe Tabibnia, BUILDING è incentrata su una ricerca artistica, storica e contemporanea, volta verso una nuova idea di galleria d’arte, in cui cultura e mercato avanzano paralleli. BUILDING si presenta come una costellazione composta da diversi spazi e progettualità, in cui giovani protagonisti della scena internazionale, artisti affermati e storicizzati, così come artigiani e designer si incontrano in un’ottica di scambio intergenerazionale e sconfinamento di discipline, mirando ad una costante sperimentazione e creazione di cultura. In questa visione si inseriscono inoltre: BUILDINGBOX, un progetto espositivo annuale situato all’interno di una delle vetrine di BUILDING, fruibile dall’esterno 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che ospita a cadenza mensile opere legate tra loro da un fil rouge temporale; BUILDING TERZO PIANO, uno spazio che nasce dal desiderio di esplorare la creatività in tutte le sue sfaccettature e la cui identità si svilupperà nel tempo seguendo una programmazione indipendente. |
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