Aaron
Raschi è un artista che non teme di esplorare nuovi territori sonori. Con il
suo ultimo singolo, Solo, porta gli ascoltatori
in una dimensione onirica e avvolgente, unendo elementi di musica ambient con
un’innovativa ricerca sonora. Il brano si pone come un manifesto personale e
artistico, affrontando il contrasto tra ideali utopici e la realtà quotidiana.
In
questa intervista, Aaron ci racconta la genesi del suo nuovo progetto, le
influenze musicali che lo ispirano e la sua visione sulla scena musicale
attuale. Con la passione di chi vive la musica come un percorso evolutivo,
condivide con noi i suoi pensieri su collaborazioni, progetti futuri e il
delicato equilibrio tra creatività e industria.
Scopriamo
di più su Solo e sull’universo
musicale di Aaron Raschi.
Parliamo
del tuo nuovo singolo. Com’è nato? Cosa rappresenta per te?
Il mio singolo rappresenta un momento storico in cui viviamo, è nato dalla voglia di sperimentare dei suoni ambient al mondo della musica pop odierno. Per me vuol dire tanto, è un’evoluzione che sto cercando di dare a me stesso.
Tre
aggettivi per definire la tua musica
Orecchiabile, pungente, profonda
Quali
sono le tue influenze musicali?
Sono varie ma le principali sono sicuramente i Linkin Park, Skioffi ed Ultimo.
Cosa
ne pensi della scena musicale attuale? Cosa salveresti e cosa cambieresti?
Salverei tanta gente che c’è in giro valida, però cancellerei il sistema dei social che per me sta uccidendo tutto.
Con
quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?
Skioffi, personalmente lo reputo un genio e avrei tanto da imparare da uno come lui.
Progetti
futuri?
Tanti, ne
parleremo a tempo debito…grazie mille dell’opportunità!