La recente partecipazione dell’IISS “Don Calogero Di Vincenti” di Bisacquino
alla
Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, svoltasi
presso il Liceo Italiano IMI di Istanbul e promossa dal
Ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha segnato un nuovo
traguardo per l’istituto siciliano.
Per tre giorni gli studenti dell’indirizzo alberghiero – Giuseppe,
Sofia, Cristina, Sefora, Andrea e Giuseppe – guidati dai proff. Giovanni
e Gianluca Saporito, hanno cucinato per oltre 600 studenti,
proponendo piatti della tradizione mediterranea. L’iniziativa si è conclusa con
una prestigiosa serata di gala, alla presenza del Console e di
altre autorità locali, durante la quale i ragazzi hanno ricevuto ampi
apprezzamenti per professionalità, maturità e spirito di collaborazione.
Un’esperienza che, oltre a rafforzare il legame tra le due scuole – con la
prospettiva di un accordo di cooperazione formale – testimonia la capacità
dell’IISS “Di Vincenti” di muoversi con naturalezza in scenari internazionali
pur restando radicato nel territorio.
A partire da questo successo, abbiamo intervistato il Dirigente Scolastico Prof.
Giuseppe Zambito, protagonista del percorso di rinnovamento e crescita
dell’istituto.
Professore, l’esperienza di Istanbul ha dato grande
visibilità alla scuola. Cosa rappresenta questo risultato?
L’esperienza
di Istanbul è una conferma concreta del percorso intrapreso. I nostri studenti
hanno dimostrato di saper affrontare un contesto internazionale complesso con
professionalità e maturità. Per noi è un segnale importante: una scuola
dell’entroterra siciliano può competere ai massimi livelli e portare in alto il
proprio nome.
Ma ci tengo a dirlo chiaramente: questi risultati non sono mai individuali.
Sono il frutto di un lavoro di squadra, di una sfida condivisa con docenti e
personale ATA. Solo una visione comune permette di raggiungere obiettivi così
ambiziosi.
Lei parla spesso di scuola innovativa. Cosa significa
concretamente per il suo istituto?
Quando sono
arrivato qui mi sono posto una sfida: dimostrare che anche in un piccolo paese
dell’entroterra si può costruire una scuola di eccellenza, moderna e capace di
guardare lontano.
Abbiamo investito in laboratori, spazi innovativi, ambienti di apprendimento
flessibili e motivanti. Una scuola deve essere un luogo in cui gli studenti si
sentono accolti, stimolati e messi nelle condizioni di crescere.
L’istituto è formato da tre indirizzi molto diversi.
Come lavorano insieme?
Lavorano in
sinergia, ed è proprio questa la nostra forza.
L’Alberghiero
porta avanti una formazione pratica e di alta qualità;
l’Agrario mette a disposizione l’esperienza dell’azienda agricola
dell’istituto, con la produzione del nostro olio, vino, mandorle e prodotti
dell’orto a km 0, che sono vere eccellenze del territorio;
il Liceo Linguistico valorizza tutto questo trasformandolo in percorsi
turistico-culturali, narrazioni multilingue, prodotti editoriali e progetti
aperti al territorio.
Sono tre
percorsi diversi che si incontrano e si completano, creando un’offerta
formativa unica.
Internazionalizzazione: Istanbul non è un caso
isolato…
Assolutamente
no. I nostri studenti hanno svolto in questi anni esperienze di PCTO in
Francia, Spagna e Irlanda del Nord, confrontandosi con ambienti professionali
europei.
La dimensione internazionale è ormai parte integrante dell’identità della
nostra scuola: apre la mente e rafforza le competenze.
Un riconoscimento importante è arrivato anche dal
Quirinale.
Nel 2022
siamo stati l’unica scuola del Sud Italia invitata a cucinare ai Giardini del
Quirinale per la Festa della Repubblica, alla presenza del Presidente Sergio
Mattarella e le più alte cariche dello Stato. È stato un momento straordinario,
che ha confermato la qualità del nostro indirizzo alberghiero e il valore del
lavoro svolto ogni giorno.
Guardando al futuro, qual è la sua visione?
Continuare a
investire, innovare e costruire opportunità.
Una scuola può essere eccellente anche lontano dai grandi centri, se esiste una
comunità scolastica unita, consapevole della propria missione.
Docenti, personale ATA, famiglie e studenti: ognuno ha un ruolo fondamentale.
Se oggi l’IISS “Don Calogero Di Vincenti” è una realtà riconosciuta, è perché
abbiamo scelto di camminare insieme, con una visione condivisa e un forte senso
di responsabilità educativa.