Non è facile avere un padre sedentario, distante, a volte ostile, raccolto in se stesso, un impiegato che sembra calamitare in sé i tratti di una provincia ottusa e democristiana.
Eppure quello stesso padre, scampato a un cancro alla parotide, improvvisamente comincia a correre, e quando comincia sembra non smettere più. In città lo chiamano “quello che corre” e dalle imprese sulle strade marchigiane si avvia a diventare un protagonista della “marcialonga”, prima nazionale poi internazionale, della maratona, delle marce di resistenza. Diventa quello che il figlio, avviluppato nella sua giovinezza ribelle, non avrebbe mai sospettato: una leggenda, il terzo italiano per numero di gare effettuate. La piccola città lo irride, ma lui se ne frega. Lo troviamo di volta in volta in valli svizzere, austriache, pianure fiamminghe, villaggi olandesi, in Norvegia. Dopo tanta ostilità e indifferenza, il figlio va alla ricerca di un fantasma che riappare magico e immenso, più grande della vita, e lo fa per correndo le vie che il padre ha battuto e quel le che, prima di consumare il suo tempo sulla terra, avrebbe voluto percorrere. L’epica della corsa, l’epica delle sfide, l’epica delle battaglie politiche degli anni Settanta: un padre e un figlio a confronto sulle strade del mondo, per raccontarci di cosa sono fatti i sogni che ci tengono fra cielo e terra.
«È una caratteristica di entrambe le discipline, il correre e lo scrivere, che sono discipline solitarie, fondate su lunghi periodi di dedizione e di concentrazione. Solo lì si misura la tenuta mentale di un maratoneta, e quella di uno scrittore, nel tempo sospeso fra la partenza e il traguardo, nella determinazione di ricominciare ogni volta con lo stesso desiderio di prima anche dopo un clamoroso fiasco, oppure dopo un ritiro.»
Angelo Ferracuti
Biografia autore
Angelo Ferracuti (Fermo, 1960) ha scritto romanzi e ibridi narrativi, tra i quali Le risorse umane (Feltrinelli, 2006, premio Sandro Onofri), Il costo della vita (Einaudi, 2013; con un inserto fotografico di Mario Dondero; premio Lo Straniero), Andare, camminare, lavorare (Feltrinelli, 2015), Addio (Chiarelettere, 2016), il memoir La metà del cielo (Mondadori, 2019), la biografia narrativa Non ci resta che l’amore (Il Saggiatore, 2021), con il fotografo Giovanni Marrozzini il reportage dall’Amazzonia Viaggio sul fiume mondo (Mondadori, 2022, nuova edizione Oscar Mondadori Baobab, 2024). Collabora con “la Lettura” del “Corriere della Sera”, “Azione” e “il manifesto”, ed è tra i fondatori della Scuola di fotografia e letteratura Jack London.