Nato dalla concertazione inter-istituzionale tra ATCL, l’Università IUAV di Venezia e il festival Short Theatre di Roma, SPORE attiva per il secondo anno un progetto di residenze di ricerca dislocate nella regione Lazio, rivolto alla creazione artistica emergente. Istituzioni che operano a vario titolo nel settore dello spettacolo dal vivo in Italia collaborano per co-sperimentane lo snodo tra formazione, creazione e circuitazione.
SPORE invita
artisti con diversi background, ma afferenti al mondo articolato della
performatività, a situare la propria ricerca in luoghi esterni ai circuiti
maggiori, per dedicare un tempo esclusivo allo studio e alla produzione delle
prime fasi delle loro creazioni. In questi spazi il lavoro artistico, in fase
di sviluppo, sarà in dialogo con curatrici che operano nel campo delle arti performative attraverso momenti di tutoraggio teorico/drammaturgico.
Inoltre, secondo una logica di propagazione, le opere verranno aperte alle comunità locali, per promuovere ecosistemi temporanei di incontro tra cittadinanza e artist3.
Le residenze hanno luogo dal 2 al 7 aprile e
si terranno a Viterbo presso Villa Citerno, nell’ambito del Festival Medioera Visioni future 2024.
Le residenze sono curate, organizzate e promosse da ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio in collaborazione con il Festival Medioera ed in partnership con Short Theatre e il Corso di Teatro e Arti performative dell’Università IUAV di Venezia.
Le residenze 2024 sono rivolte a due formazioni di artist3 neolaureat3 all’Università Iuav di Venezia: Danila Gambettola e Teresa Barbagallo / ROYAL DIVORCE
Le performance di restituzione CU*MMIA*1 e Resuscianna saranno presentate domenica 7 aprile a partire dalle ore 18:00, presso Villa Citerno a Viterbo.
***
I RESIDENZA
dal 2 al 7 aprile 2024
Villa Citerno
Danila
Gambettola
CU*MMIA*1
ideazione
e performance Danila Gambettola
tecnica
e suono Ulisse Schiavo
collaborazione
artistica Davide Savorani (cura delle scene), Laura Pante (cura del movimento),
Giada Cipollone (cura del testo), Ulisse Schiavo (cura della voce)
amministrazione
Giusy Guadagno/Extragarbo
con il
supporto di C32 performing art work space, Primavera dei Teatri, SPORE (ATCL e
Festival Medioera di Viterbo in partnership con Short Theatre e il Corso di
Teatro e Arti performative dell’Università IUAV di Venezia)
CU*MMIA*1
è
un atto magico di natura installativa e performativa. Si manifesta attraverso
una contronarrativa immaginifica di un sud Italia subalterno e marginale.
L’indagine ruota attorno ai temi del magico, dell’abbandono e del performativo,
dove si sperimenta una presenza che si muove tra l’autofiction e la non
fiction: l’abbandono e l’invisibile sono le condizioni per la manifestazione
del magico, di atteggiamenti straordinari che emergono da un sistema di
relazioni tra presenze umane e non.
Pensato
come un processo politico di autodifesa, CU*MMIA*1 un tentativo di
rendere accessibile l’invisibilità culturale,
sociale e politica, di un territorio e delle sue presenze.
La
performance si costruisce su una temporalità discontinua,
attraverso una drammaturgia che intreccia danza e testo con il suono e
dimensioni installative. La performer si muove tra connessioni e disconnessioni
con l’ambiente circostante, manomette il materiale entrando in contatto con
stati di possessione attraverso voce e movimento. Il testo racconta di
alter-ego, stati affettivi e materia spettrale. CU*MMIA*1 è parte di La
ragazza rotta, Appunti per un manuale transmagico, Vademecum vieni con
me dell’Aspromonte invisibile.
Danila Gambettola è danzatrice,
performer e ricercatrice. È impegnata in una ricerca transdisciplinare che fa
esplodere il concetto di coreografia, sovrapponendo frammenti drammaturgici di
movimento, voce, scrittura ed elementi installativi. Vive a Venezia, dove ha
lavorato come performer per The Soul Expanding Ocean #2: Isabel Lewis a
Ocean Space, per Encyclopedia of Relations di Alexandra Pirici alla
Biennale Arte 2022 e per la mostra Bruce Nauman, Contrapposto studies a
Punta della Dogana. Si è laureata in Teatro e Arti Performative allo Iuav di
Venezia, dove attualmente è collaboratrice alla didattica.
II RESIDENZA
dal 2 al 7 aprile 2024
Teresa Barbagallo / ROYAL DIVORCE
Resuscianna
Villa Citerno
CREDITI??
Resuscianna è
una performance ideata a partire dalle sonorità dell’album Disintegration
Loops di William Basinski. Attraverso il montaggio di immagini di scarto si
dà vita a un racconto sul perturbante domestico, sulla solitudine condivisa e
sulla vita precedente delle immagini.
Resusci Anne o Rescue Anne è un
modello di manichino per addestramento usato per insegnare la rianimazione
cardio-polmonare: il volto distintivo che la caratterizza è quello de L’Inconnue
de la Seine, la maschera mortuaria di una giovane donna morta suicida nel
fiume Senna alla fine del 1880. La storia della tragedia dimenticata di
Resusci Anne risveglia interrogativi sulla metamorfosi ontologica delle
immagini nel tempo e sull’accanimento per la sopravvivenza della memoria
nell’Era digitale.
Resusci Anne indaga la memoria nel
suo tentativo di sottrarsi alla conservazione. La storia
individuale della sconosciuta Anne si perde, come quella di tutte le altre,
nella rete iper-inclusiva, che nulla esclude e tutto inghiotte. Il corpo di
Resusci Anne, invece, ritorna, e si fa sigillo, simbolo e brevetto, mutandosi
in un dispositivo medico pensato per impartire norme di respirazione e
sopravvivenza. Il volto di una donna suicida viene sottratto all’oblio
diventando prima calco funebre, poi prodotto in serie ma in nome della
rianimazione: Resusci Anne diventa quindi un simbolo di morte e resurrezione
dell’immagine.
Teresa Barbagallo
nasce ad Acireale nel 1995. Consegue la laurea magistrale nel 2022 presso il
corso Teatro e Arti Performative all’Università IUAV di Venezia. Continua
la sua ricerca nel campo degli studi d’archivio e sulle implicazioni della
performance e nel 2022 produce insieme all’artista visivo Angelo Licciardello
la performance en lecture The First Breath on Earth and Its Subsequent
Sublime Collapse per il programma Estuario Project Space.
Nel 2023 Barbagallo fonda, a fianco
dell’artista visivo Angelo Licciardello e dell’attore e regista Sebastiano
Sicurezza il collettivo ROYAL DIVORCE, iniziando una ricerca sperimentale ed
hauntologica sul potenziale performativo delle immagini.