Riccione, VIVIAN MAIER IL RITRATTO E IL SUO DOPPIO in mostra 92 fotografie



Riccione è pronta ad accogliere una nuova coinvolgente rassegna espositiva, “Vivian Maier Il ritratto e il suo doppio”, dal 20 aprile al 3 novembre 2024 a Villa Mussolini.

La straordinaria mostra, curata da Anne Morin con Alberto Rossetti, è promossa dal Comune di Riccione e organizzata da Civita Mostre e Musei in collaborazione con diChroma photography e Rjma Progetti Culturali. 

“La mostra dedicata a Vivian Maier si inserisce nella grande stagione della cultura e degli eventi espositivi che a Riccione sta portando alcuni tra i più grandi nomi della fotografia e della scena artistica internazionale. Dopo il grande successo della retrospettiva di Robert Capa, Riccione ospita un altro straordinario appuntamento dedicato alla fotografia e al talento di una delle più acclamate rappresentanti della street photography. Vivian Maier ha trascorso tutta la vita nel più totale anonimato in cui ha colto e fissato col suo obiettivo scene e personaggi di vita comune nelle strade di New York e Chicago. In questo anonimato ha coltivato il suo talento, ha saputo cogliere l’essenza della vita comune in cui ha voluto rappresentare anche se stessa, in maniera così straordinaria e moderna, e affermare la propria esistenza. Siamo orgogliosi di dire che Riccione, con le sue residenze storiche di Villa Mussolini e Villa Franceschi e con una programmazione culturale ambiziosa e apprezzata, si sta confermando sempre più come sede di importanti eventi espositivi, capace di trasformare la città in una destinazione turistica e culturale tutto l’anno”, dichiara Sandra Villa, vicesindaca e assessora alla Cultura del Comune di Riccione.


92 scatti realizzati prima con la fotocamera Rolleiflex e poi con la Leica e alcuni video girati in Super8 trasportano idealmente i visitatori nelle strade di New York e di Chicago, dove i continui giochi di ombre e riflessi mostrano la presenza-assenza dell’artista che, con i suoi autoritratti, cerca di mettersi in relazione con il mondo circostante. Gli scatti raccontano la sua vita in totale anonimato fino al 2007, quando il suo immenso e impressionante lavoro, composto da più di centoventimila negativi, filmati Super 8mm e 16mm, diverse registrazioni audio, fotografie stampate e centinaia di rullini non sviluppati, venne scoperto in bauli, cassetti e nei luoghi più impensati da John Maloof, fotografo per passione e agente immobiliare per professione che li acquista un po' per caso, salvandoli dall’oblio e rivelando al mondo l’immenso patrimonio fotografico di Vivian Maier.

Informazioni e prenotazioni

www.civita.art

serviziculturali@civita.art


 

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