"Fame, I'm gonna live forever I'm gonna learn how to fly": gli adolescenti, i giovani e gli adulti degli anni Ottanta ricordano benissimo queste parole che aprivano la serie "Saranno Famosi" in cui studenti e professori di una scuola di Performing Art di New York condividevano ansie e speranze di riuscire nel mondo dello spettacolo. Un film e una serie cult (la canzone si aggiudicò l'Oscar) che adesso potranno rivivere in versione italiana nel musical che debutta dopodomani sera al Teatro Alfieri di Torino con la regia di Luciano Cannito, intervistato da Fattitaliani.
Da dove si comincia quando si mette mano a un mito del musical come "Fame"?Prima si acquisiscono i diritti da Broadway: si comincia dal testo originale a cui non si possono apportare delle modifiche senza l'approvazione degli aventi diritto; una volta approvate, si inizia a mettere su una produzione, in questo caso tutta italiana ambientata nel 2024 e non negli anni Ottanta.
Quali elementi originali rimangono sempre validi a prescindere dall'ambientazione temporale diversa?
Ho pensato di riportare alcuni aspetti del copione ai giorni nostri perché pensavo che l'ambientazione originale potesse allontanare il pubblico giovane che pensano a quel periodo come lontano, antico. Certe tematiche rimangono sempre attuali come la passione dei ragazzi di intraprendere una strada nel mondo dello spettacolo, del canto, della danza. Come pure il tema delle scuole di Arte Performative i cui aspetti fondamentali rimangono più o meno gli stessi. I caratteri originali di Fame si ritrovano ancora oggi: ci sono i ragazzi ribelli, un po' matti e simpatici come anche certi professori. Il mio intento non era di stravolgere il testo ma solo di ricollocarlo in tutto quello che potrebbe essere e accadere oggi con l'uso delle attuali tecnologie e di alcuni effetti speciali sorprendenti che non posso anticipare. D'altronde è proprio del musical creare effetti che stupiscano gli spettatori.
Come vi siete orientati nella scelta del cast?
Intanto abbiamo spostato l'età degli studenti dalla scuola superiore all'università in modo da evitare di prendere minorenni. Quindi, gli artisti sono più grandi e hanno già lavorato a molti spettacoli. Abbiamo organizzato due sessioni di audizioni anche a livello internazionale al Teatro Alfieri di Torino che è stato rilevato dalla casa di produzione di Fabrizio Di Fiore Entertainment. Abbiamo promesso che ogni nuova produzione avrebbe debuttato a Torino, in modo che la città possa diventare un altro hub culturale e un centro di produzione del musical per avere la possibilità di nuove creazioni.
Quali personaggi della serie ritroveremo nel musical?
Leroy rimarrà sempre uno dei più importanti come Bruno: ma ho spostato il carattere con l'accento straniero sul professore di recitazione che sarà interpretato da Garrison. Lui parla già così e inoltre il personaggio gli somiglia molto perché è umano, aperto, ha voglia di scherzare. Lui è subito stato entusiasta e felicissimo di farlo. Insomma, i caratteri saranno gli stessi della serie tv.
E sulle canzoni che mi dici?
A parte "Fame" che resta in lingua originale, le canzoni sono state tutte tradotte. Anche in questo caso abbiamo sottoposto e mandato la nostra versione a Londra che a sua volta l'ha inviata negli Stati Uniti: qui è stata vagliata e approvata.
Ci sarà anche un cd?
Non ci abbiamo pensato, ma perché no? si potrebbe realizzare.
Mettere in scena "Fame" è un'impresa non da poco. Provi di più la paura del rischio o l'eccitazione della sfida?
La seconda che hai detto: è la sfida che ti fa sentire le famose farfalle nello stomaco. Ho già realizzato "Cabaret" (un film che ha vinto otto Oscar) sold-out in tutta Italia; sta per riprendere "Sette spose per sette fratelli", un altro grande classico in cui è stata completamente rifatta la famosa scena del corteggiamento alla festa. Sono tutte sfide che però si basano sempre sul rispetto dell'originale. In "Fame" il cambiamento ai nostri giorni era necessario perché son cambiati molti elementi visivi ed estetici, come pure il modo di relazionarsi. Mi piacerebbe ricreare il fenomeno Fame che in Italia si era un po' perso.
Come fai a gestire tanti progetti allo stesso tempo?
Ho la fortuna di poter contare su ottimi e bravissimi collaboratori: Manuel Parroccini a Roma cura le prove di "Cenerentola", Felice Lungo controlla il lavoro della compagnia di "Cabaret". Qui ho Laura Galigani, regista e scrittrice, che è l'assistente alla regia e poi Fabrizio Frolli. Grazie a loro, posso lavorare su più fronti. Facile quando ti fidi e sai scegliere le persone: io amo da sempre scoprire nuovi talenti.
Ho la fortuna di poter contare su ottimi e bravissimi collaboratori: Manuel Parroccini a Roma cura le prove di "Cenerentola", Felice Lungo controlla il lavoro della compagnia di "Cabaret". Qui ho Laura Galigani, regista e scrittrice, che è l'assistente alla regia e poi Fabrizio Frolli. Grazie a loro, posso lavorare su più fronti. Facile quando ti fidi e sai scegliere le persone: io amo da sempre scoprire nuovi talenti.
I giovani artisti di oggi sono più preparati rispetto al passato?
Grazie al telefono hanno la rete a portata di mano e sono costantemente informati sulle eccellenze del mondo e non soo più provinciali come potevamo essere noi anni fa che non sapevamo cosa succedesse nelle grandi città. L'informazione permette loro di scegliere i centri di formazione adeguati e hanno le caratteristiche adatte come pure gli strumenti per essere più preparati rispetto a noi. Oggi la nuova generazione ha superato barriere di preconcetti e paure: i giovani sono anche un po' più sicuri di sé. Chi vuole fare questo mestiere deve avere la conoscenza e la disciplina, ma non può essere timido. Giovanni Zambito.
Fabrizio Di Fiore Entertainment
presenta
ROMA CITY MUSICAL
in
SARANNO FAMOSI
FAME - IL MUSICAL
con
BARBARA COLA, Miss. Sherman - GARRISON ROCHELLE, Mr. Myers
LORENZA MARIO, Miss Bell - STEFANO BONTEMPI Mr. Sheinkopf
Coreografie Luciano Cannito I Coreografo Associato Fabrizio Prolli I
Scene Italo Grassi | Costumi Veronica Iozzi | Traduzione e adattamento Luciano Cannito
Direzione Musicale Giovanni Maria Lori I
Arrangiamenti Musicali Raffaele Minale, Franco Poggiali, Angelo Nigro, Maurizio Sansone
Regia di LUCIANO CANNITO
DA GIOVEDÌ 18 A DOMENICA 28 GENNAIO 2024
TEATRO ALFIERI
PRIMA NAZIONALE
Il Musical che ha appassionato intere generazioni