Svelarsi, dopo
le repliche andate tutte sold out allo Spazio Rossellini e le date milanesi,
torna ora per una tournée che vedrà lo spettacolo in scena in molte piazze
italiane: tra cui Udine, Genova, Milano, Torino, Roma, Parma.
Che cos'è Svelarsi? È uno spettacolo/esperimento/serata/happening/sabba/pigiama
party/assemblea... qualcosa di indefinito e indefinibile, un momento di
condivisione e di riflessione piuttosto allegro su temi come il femminismo,
l'umiliazione, la rivalsa, il senso di colpa, l'autodeterminazione. É una
serata per sole donne, che genera parecchie risate e una smodata sorellanza.
Mi sento invasa dai consigli
non richiesti, dal mio bisogno di sembrare sempre dignitosa, dai libri sul mio
comodino.
Mi sento invasa dagli
insetti, dalle cimici dalle ciglia indebolite, dai capelli, prodotti per
capelli, capelli nel letto, per terra, capelli bianchi.
Mi sento invasa
dall’elettricità, dalla luce e la luce al neon bianca dei negozi, dal
riscaldamento a schiaffo quando ci entri, dal produci consuma produci consuma
produci consuma.
Mi sento invasa dalla
dipendenza dall’erba che non mi fa ricordare i sogni al mattino, dai mezzi
pubblici la notte quando ci sono solo maschi a bordo, da mia madre che ancora
mi sbuccia la frutta.
Ora io vi sembro piccola. Vi
ingannate. Fra poco porterò 53 di piede. Le mie cosce misureranno 2 metri di
diametro. I capelli cresceranno spessi come crini di cavallo. Gli occhi saranno
talmente grandi che nelle orbite non ci staranno. Le mani, poi, saranno
gigantesche e quando ne alzerò una per grattarmi la testa, scapperete via,
terrorizzati.
Sarò enorme (…) Non vi sembrerò più piccola. Sarò sconfinata.
Svelarsi è un’altalena tra questi stati: un senso
di invasione, una mancanza di spazio, una compressione, da una parte. La
potenza, lo strabordare, la risata travolgente, dall’altra. La cultura
patriarcale che ancora ci circonda, insegna alle donne, sin da piccole, a
limitare i propri desideri di potenza, ad accettare invasioni di campo da parte
dell’altro sesso (dove il campo è il corpo), a mettersi in disparte e per senso
di costrizione spesso a esplodere.
Si parte da vissuti diversi che hanno una nota comune: di umiliazione,
di mutilazione, di invisibilità. Messi insieme, tutti questi vissuti, si
mostrano per quel che sono: semplici soprusi, spesso meschini. Se ne vedono i
contorni tragicomici, si impara a riderci su e a rispondere con una potenza che
non è stata sopita.
Il lavoro di scrittura è un lavoro condiviso: ogni attrice ha scritto
con le parole o con il proprio corpo la sua presenza in questo lavoro. La
scrittura non è solo di parole, anzi è soprattutto una scrittura di corpi. Le
parole a volte sono gli inganni, il rumore dell’abituale: i corpi, in questi
momenti di svelamento rivelano la vera essenza, il discorso non
articolato ma presente.
Svelarsi è un percorso di ricerca. Per questo si rivolge a un pubblico
esclusivamente di donne (cis, trans e non binarie). Tutte quelle che si
sentono e definiscono donne. Non si tratta di creare uno spazio sicuro per chi è sul palco, ma di
indagare che cosa succede ai corpi simili di chi assiste, domandarsi se il
proprio corpo risuona più profondamente con quello che vede, nudo, in scena.
Svelarsi
sarà anche l’occasione per costruire percorsi laboratoriali mirati, come nel
caso del Teatro Carcano a Milano, dove oltre lo spettacolo di febbraio, si
terranno prima alcuni laboratori tematici. Per favorire l’incontro tra
prevenzione ed esperienza personale, per sensibilizzare sull’importanza di
stili di vita sani e per superare pregiudizi ancora profondamente radicati, il Teatro Carcano con il centro Humanitas hanno
in programma due laboratori teatrali gratuiti il 28 ottobre e il 18 novembre,
dedicati rispettivamente alla menopausa e alla maternità e curati da Silvia
Gallerano. Il laboratorio si offrirà come un luogo sicuro, all’interno del
quale si troveranno anche una psichiatra, una dermatologa e una ginecologa, che
parteciperanno come utenti ma anche come esperte, portando una condivisione del
sapere medico di fronte a domande che, troppo spesso, ci si vergogna di porre
nelle sedi appropriate. “Vogliamo
sfatare miti e ignoranze - afferma Silvia Gallerano – desideriamo colmare i tabù e i vuoti che
esistono riguardo alla salute e al corpo femminile. Dobbiamo parlarne,
focalizzare il fatto che non ne parliamo, darci la possibilità, in un contesto
protetto, di porre le questioni in sospeso”.
NOTE DI REGIA DI SILVIA GALLERANO
Solo corpi femminili: è questo l’esperimento.
Si tratta di una chiamata. Risponde chi se la sente. Non è per
tutti. È per chi ha voglia di incontrarci. Non ci mostriamo come animali di uno
zoo. Accogliamo chi è interessata a rispecchiarsi. Ci sono parole. Tante.
Che coprono, che proteggono i corpi. E poi ci sono i corpi. Così come li guardiamo
allo specchio quando ci svegliamo. Prima di camuffarli per camminare in mezzo
agli altri. Sai quando si dice: immagina una persona che ti fa paura mentre è
nuda. Per smontarla. Per vedere che è composta dagli stessi pezzi che
compongono te. Ecco, noi ci spogliamo proprio. I nostri pezzi li mostriamo
tutti. E come i nostri corpi mostrati a pezzi, così si presenta il
lavoro. Una composizione di quadri, fatti di immagini e parole. Una successione
di tappe, per arrivare ad assemblare i giusti pezzi, per trovargli
collocazione. Per trovargli visione.
Quello che mi è chiaro è che Svelarsi non è uno spettacolo e basta. Potremmo definirlo una miccia: un evento che accende delle curiosità, delle domande, una visione che interroga. Potremmo definirlo un pretesto: una scusa per trovarsi in una platea separata e osservare l’effetto che ci fa. A me piace chiamarlo esperienza o un’osservazione, perché è ancora aperta dentro di me la domanda di quale sia il risultato finale di questo percorso. Credo che possa essere scritto solo con le persone che vi assistono. Che lo spettacolo, se vogliamo chiamarlo così, sia la risultante dell’incontro sempre diverso tra chi è sul palco e chi è in platea; che quello che desideriamo non sia la realizzazione di un oggetto artistico chiuso e definito bensì indagare quella zona fluttuante nella quale i corpi che sono sul palco incontrano quelli che sono seduti in platea.
Perché Svelarsi è uno spettacolo evento per sole donne o chi si sente tale?
Lo sguardo maschile rimane fuori dalla sala
per un po’, ci aspetta. Non è un desiderio di esclusione degli uomini, ma di un
tipo di sguardo predatore, giudicante, sminuente. È uno sguardo che abbiamo
tutte e tutti in diversa misura, è il frutto della nostra società fondata sulla
supremazia maschile, secondo la quale chi non è maschio è meno: meno
autorevole, meno importante, meno interessante. E come fare a levarselo di
dosso? Noi abbiamo immaginato questo esperimento: creare un tempo e uno spazio
in cui dei corpi femminili si trovano in una condizione anomala, non
quotidiana. Per farlo ci concentriamo sui nostri corpi e sulle storie che si
portano dentro.
Le donne che hanno assistito al nostro
lavoro ci hanno detto tutte la stessa cosa: che era una novità e un piacere il
fatto di essere solo tra donne. Che questo permetteva una partecipazione al
lavoro senza filtri, senza preoccupazione per il giudizio altrui, più
spontanea. È qualcosa di cui non si parla molto, perché svela una debolezza, ma
molte donne sono attanagliate dal giudizio maschile: giudizio sul proprio corpo
innanzi tutto. Eliminare questa condizione quotidiana fa emergere quanto questo
giudizio conti, quanto lo abbiamo introiettato dentro di noi, quanto ci limita
e condiziona nella vita di tutti i giorni.
Queste due ore non sono una risposta o una soluzione all’invadenza di questo tipo di sguardo: l’esperienza che proponiamo solleva una questione, pone delle domande, evidenzia dei dati. Tornate nel mondo, dopo questa piccola pausa, siamo più consapevoli di quello che viviamo, e possiamo decidere che cosa fare di quello che abbiamo scoperto, intravisto, sentito. Svelarsi è nato così, pensato per sole donne, per aprire un luogo che ci mancava, uno spazio un po’ clandestino in cui entrare lasciando a casa i ruoli, le posture, le bugie che interpretiamo ogni giorno. Perché viviamo ancora in una società patriarcale e trovarsi tra noi e ricordarsi che non siamo sole rimette la prospettiva di sé a posto. Perché ogni tanto bisogna osare esperimenti, anche scomodi, per scardinare i nostri stessi punti di vista. Perché così è e basta: è una scelta artistica e politica.
La tappa romana di “Svelarsi”, oltre lo spettacolo all’Auditorium,
prevede anche una serie di importanti appuntamenti:
-
18
gennaio LABORATORIO SVELARSI OPEN (Focus menopausa) presso la Casa
Internazionale delle Donne
-
22 –
27 gennaio LABORATORIO SVELARSI OPEN presso Lottounico
-
30
gennaio – 3 febbraio “Svelarsi” presso Centrale Preneste
TEATRO STUDIO BORGNA
10 | 17 gennaio 2024
SVELARSI
Serata evento per sole donne e chi si sente tale
regia di Silvia Gallerano
di e con Giulia Aleandri, Elvira Berarducci, Smeralda Capizzi, Benedetta Cassio, Livia De Luca, Chantal Gori, Giulia Pietrozzini, Silvia Gallerano con il contributo di Serena Dibiase e la voce di Greta Marzano
allestimento luci Camila Chiozza
consulenza costumi Emanuela Dall’Aglio
una produzione Teatro di Dioniso
in collaborazione con PAV nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe e Frida Kahlo Production
con il contributo del MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio e Roma Capitale
in collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori
sì ringraziano per il supporto e l’ospitalità ATCL per Spazio Rossellini, Lottounico, Fortezza Est e Fivizzano27
Il percorso produttivo di Teatro di Dioniso
Svelarsi è anche la storia di un percorso
produttivo, autonomo e coraggioso, di un tragitto, tortuoso ed entusiasmante,
in cui la potenza dell'azione collettiva femminile diventa la vera protagonista
e la forza motrice. Un progetto “sui generis” nel panorama teatrale italiano
che è potuto crescere e arrivare fin qui grazie ad un incontro: l’incontro tra
una proposta libera e insolita e una compagnia di produzione che da alcuni anni
caratterizza il suo lavoro con un’attenzione alla creatività femminile sia artistica
che organizzativa. Il Teatro di Dioniso, infatti, coglie fin da subito il
percorso straordinario della Gallerano con il suo Svelarsi e si affianca con
grande convinzione al lavoro, raccogliendone la sfida, con profonda
consapevolezza e cura. Da quel momento il progetto Svelarsi non è più da solo,
prende forza e diventa anche un interessante racconto produttivo, di
collaborazione e riflessione continue: per riuscire a proporre nel modo giusto
un vero progetto di ricerca, per difenderlo, per preservarlo, per trovare il
giusto spazio in un contesto teatrale italiano sempre più difficile e chiuso, e
aprirsi a nuovi incontri e a nuove collaborazioni.
Questo il link del blog di Svelarsi:
https://svelarsi.blogspot.com/p/per-noi-svelarsi-e.html
Nelle pagine di questo blog raccogliamo le parole di chi
ha accolto la sfida di accogliere Svelarsi.
E di chi lo ha sostenuto attraverso la nostra raccolta
fondi
Tournée
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5 e 6
NOVEMBRE 2023 FERRAZZANO (CB) TEATRO DEL LOTO
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21 E
22 NOVEMBRE 2023 GENOVA TEATRO STABILE, all'interno del Festival
Eccellenza al Femminile
-
2
DICEMBRE 2023 UDINE, PALAMOSTRE
-
10
/17 GENNAIO 2024 ROMA, AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
-
8/11
FEBBRAIO 2024 FEBBRAIO 2024 MILANO, TEATRO CARCANO
-
13
FEBBRAIO 2024 TORINO, TEATRO ASTRA
-
8
MARZO PARMA, TEATRO AL PARCO
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
TEATRO STUDIO BORGNA
BIGLIETTO A PARTIRE DA 15 EURO
Orario:
tutti i giorni alle 21.00 tranne domenica 14 gennaio ore 18.00
tel. 0680241281
Viale Pietro de Coubertin, 30 - Roma