“La ferocia con il pizzo” di Lisa di Giovanni compie un anno e incanta ancora i lettori



Ho preso il vizio di allenarmi di notte, forse per mancanza di tempo durante il giorno o forse perché ho un debole per i colori del crepuscolo.

Più il percorso è in salita e più luci della città riflettono l’ombra avorio della Luna, così mentre rincaso mi capita di scrivere in ogni dove. La notte amplifica ogni rara sensazione e porta pace o tormento all’anima. I progetti più belli hanno sempre preso vita davanti a un caminetto acceso, anche quando il mondo è incatenato in una prigione si può sempre trovare una via di uscita. “La ferocia con il pizzo” è poesia universale a domicilio! Ogni verso ha avuto una musa diversa e occasionale all’occorrenza. La raccolta di poesie contiene anche una serie di pensieri impulsivi inseriti in ordine sparso, maneggiare con cura.

Sono le parole di Laura Gorini a presentare in una splendida prefazione l’identikit di un’autrice a tutto tondo. Sarà proprio il suo animo, le sue caratteristiche, persino le sue fragilità, a consolidare la figura di Lisa di Giovanni nella sua intera pienezza, raccontando attraverso la sua sublime penna, l’esperienza che diviene poesia.

Il libro poetico di Lisa di Giovanni parla senz’altro a voce piena, graffiando a mani nude il cuore dei suoi lettori. Sono i sentimenti a farla da padrone, in una sorta di fila indiana: gli uni dopo gli altri si avvicendano nel percorso emozionante della vita, sottoforma di versi liberi. Sarà la poesia “Arsura” a rendere l’esperienza letteraria di un certo spessore. In questa composizione, infatti, sarà la corporalità a farla da padrone: occhi, mani, viso, nuotano in superfice fino a raggiungere l’animo del lettore.

La passione diviene quindi la parola d’ordine, e per l’autrice l’amore vince proprio su tutto. In più di una poesia, infatti vengono presentati gli amanti come soggetti attivi e superiori ad ogni avversità. Gli amanti, per l’autrice, lasciano il mondo fuori e si dedicano solo ai loro baci. “Il tuo amore mi ha reso folle”, questo uno dei versi principali della raccolta. L’amore diviene quindi una sorta di malattia mentale e fisica, oltre a sottolineare una passione quasi sfacciata e voluttuosa. Molti sembrano i colori della sua poetica, così come le trame. La ferocia accecante della passione, il pizzo elegante e misterioso, il rosso carnale, il buio scapestrato della notte, fino a toccare la ruggine, gli alberi umidi, l’autunno. La poetica della Di Giovanni diviene quindi una sorta di stratificazione vitale: i componimenti infatti sono stati scritti in diverse età, rimandando al lettore l’immagine di una poetessa capace di presentarsi in più vesti. Vi è infatti, la genuinità dell’età fanciulla, e al tempo stesso la sfacciata consapevolezza di essere ormai adulti e navigati, ma sempre in costante moto.

La natura è un altro argomento di grande essenzialità: l’autrice infatti presenta le forze naturali come prevaricanti su ogni cosa. I corsi d’acqua, il verde dei prati, tutto fuoriesce dalla sua poetica, in un testo coinvolgente, che a distanza di tempo dalla sua prima uscita, ancora convince ed emoziona. Un testo che richiama di continuo all’ode delle Muse, un’ispirazione che trae spunto da tutto ciò che circonda l’autrice. Un libro di poesie adatto ad ogni eventualità, proprio come suggerisce il titolo “pronte per l’occorrenza”.
Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top