Osservando il periodo di transizione tra questo nuovo percorso solista ed il mio passato in altre band, ho notato come la vita ci presenti continuamente dei vincoli, sia sotto forma di condizioni esterne, che come pensieri che ci guidano nelle scelte. Il mio unico grado di libertà, al netto dei vincoli dati da esperienza, necessità e ispirazione musicale mi spingeva quindi nel fare un primo passo, dando vita ad un disco che parlasse dei miei pensieri.
Ognuno è continuamente sottoposto a questo gioco, incessantemente, nella vita di tutti i giorni. Il concetto di gradi di libertà, tramite i vincoli, lavora dentro di noi e ci permette di fare delle scelte. Quanto più sapremo conoscerci veramente, più queste scelte ci porteranno verso la nostra personale strada autentica.
Nella vita questo accade di continuo, le nostre scelte sono sempre frutto di caselle già occupate, se non da qualcuno, almeno da noi stessi con le nostre paure, pregiudizi, con il nostro carattere ed esperienze. Sono tutti vincoli che ci spingono incessantemente verso alcune decisioni, che formeranno un nuovo tassello nel nostro percorso.
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BIO:
Marcos Cortelazzo, italo-brasiliano classe 1984.
Autore di musiche “anti-intrattenimento”, cerca riflessioni profonde che siano user-friendly, per creare ponti e mai muri. Suona in diverse formazioni (Seven Jay, Laika Vendetta, Hoka Hey) sia come chitarrista che come produttore.Nel suo percorso musicale ha diviso il palco con artisti come Niccolò Fabi, Linea 77, Iosonouncane, Paolo Benvegnú, Rezophonic e altri ancora. Nell’autunno del 2023 pubblica il suo primo disco "Gradi di libertà", quattro brani che affondano le proprie radici nel rock, ma dove alle chitarre distorte sono accostate escursioni in territori elettronici ed acustici. I suoi brani scandagliano l'universo psicologico umano, traendo spunti dalla scienza così come dalla filosofia, cercando trame di pensieri universali in contesti quotidiani.