Il regista Cristian Natoli ci fa scoprire, assieme alla figura carismatica di Elisa Menon, un luogo affascinante, The Jungle appunto e, al contempo, sceglie una via solare per raccontare gli esseri umani con i loro sentimenti evitando di presentare storie patetiche e drammatiche, spesso sfruttate dai media. La pellicola e lo spettacolo teatrale trasmettono passione, devozione, energia creativa e tutto il divertimento che i partecipanti hanno provato nella realizzazione della performance. Con un accesso privilegiato alla Jungle, così, il film riesce a mostrare un punto di vista più intimo e personale sulla migrazione attraverso l'empatia dello spettacolo teatrale e la sua capacità di creare una nuova dimensione per un dibattito sul tema. Un racconto appassionante ed intenso che prende vita dalla stessa emozione vissuta dal regista nei momenti di incontro con i ragazzi, ben diversa da quella che l’opinione pubblica attribuiva a quel luogo e a quelle persone. La scommessa, riuscita, è stata quella di raccontare un luogo per molti sconosciuto ed oscuro e di portarlo alla luce mettendo in contatto due entità - la città e il popolo dei migranti - che si sfioravano senza mai incontrarsi, ma che avrebbero potuto imparare molto l’una dall’altra. |