Segesta, sold out e pubblico entusiasta per l’evento del Planetario di Villa Filippina



La nascita stelle, la loro evoluzione e la morte: è iniziata così ieri a Segesta la narrazione astronomica in musica offerta dal planetario di Villa Filippina.
La prima ad essere mostrata al pubblico da Marcello Barrale, filosofo della scienza, è stata la stella polare in direzione nord (unica stella che non si muove). Poi, sempre con l’ausilio di due laser che emanavano un fascio di luce verde sono stati mostrati Orsa Minore e Orsa Maggiore nonché le sette stelle del grande carro.

Alla parte opposta il pubblico ha potuto ammirare la costellazione di Cassiopea e sotto di lei Perseo con le perseidi, ovvero quelle che chiamiamo le stelle cadenti di agosto e che in realtà sono frammenti di comete. Il tecnico Sandro Gagliano si è occupato di proiettare su grande schermo le immagini del profondo cielo rilevate dal vivo con l’ausilio di un telescopio di ultima generazione. In alto Barrale ha mostrato la via lattea attraversata dalla costellazione del Cigno con la stella Deneb, con Vega e Altair che formano il triangolo estivo. E’ stato spiegato come nascono le stelle, che hanno la necessità di raccogliere massa e che il gas più abbondante in esse è l’idrogeno. Sono state poi mostrate al pubblico le costellazioni Scorpione e Sagittario. Quindi le nebulose Laguna e Trifida nelle quali il colore rosso testimonia la presenza di gas freddo e il blu di gas più caldo. Ad accompagnare la descrizione accurata di Barrale l’impeccabile regia di Massimo Torcivia e la musica di Alfredo Giammanco, che ha regalato agli spettatori una sonorizzazione dal vivo con musica elettronica.
È stato spiegato che una stella terminerà la sua vita in maniera serena, come sarà destinato a fare il sole, se è fredda o in maniera più violenta in caso di stelle calde sulle quali peraltro è difficile si formino pianeti. Dopo avere illustrato il mito di Scorpione e Sagittario Barrale si è spostato sulla piccola costellazione dello Scudo.
Sul bordo alto del tempio è stato possibile ammirare invece la costellazione di Ercole vittima della gelosia della moglie di Zeus e per questo costretto ad affrontare le famose fatiche. In direzione di Palermo è stato visibile il pianeta Giove, quarto oggetto più luminoso del cielo, e in direzione sud Saturno. Il pubblico ha potuto poi vedere la costellazione del cigno con la sua nebulosa Manubrio. Sono stati quattro gli spettacoli che si sono svolti a partire dalle 21,30 fino alle 23,45, tutti sold out e con un pubblico che ha applaudito entusiasta al termine delle spiegazioni.
Fattitaliani

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