Che cosa rappresenta essere tra i finalisti di Campusband?
Un grande incoraggiamento per il mio lavoro creativo. Un atto di fiducia verso il riconoscimento del mio talento. Una possibilità di crescita.
Hai un carattere battagliero? Quando affronti una gara o una selezione ti dici «ce la devo fare» oppure «l'importante è partecipare»?
Ho fatto molte gare sportive da piccolo e partecipare era il premio di consolazione se non vincevo. Non serve un carattere battagliero ma è la grinta che ti differenzia da chi non compete, sia nello sport sia nella musica, ed è quella che ti spinge oltre.
Quanto dice di te il brano “Contro questo mondo” che presenti? ce ne racconti ispirazione e realizzazione?
Sono impulsivo, emotivo. C'è chi dice di me che sono anche sensibile e solare! Questo brano mi rappresenta, rappresenta le mie scelte, che ho sempre fatto col cuore anche se sono costate a volte più sofferenza di quanto potevano essere se scelte con la razionalità ed il cervello.
Quali sono i riferimenti artistici cui guardi spesso?
La musica che ascolto è a 360 gradi. Sin da ragazzo ho preso lezioni di canto con la mia Vocal Coach Simona Bertoni, ascoltando insieme a lei e interpretando ogni genere possibile dal rock al pop classico, da Cohen a Springsteen passando per Rihanna e Mengoni, e per non dimenticare un brano in duetto del Phantom of the Opera.
Ho potuto farmi così una cultura musicale dalla quale potere prendere spunto per migliorare me stesso e rendermi più completo, aggiungendo colore alla mia conoscenza e tecnica canora.
Sicuramente faccio delle scelte naturali nel momento di comporre o scrivere: mi sento di fare parte del Trap italiano quando voglio esprimere momenti di ribellione o malessere. Per le mie canzoni passionali devo molto a John Legend. Quando ho voglia di allegria scrivo testi su basi Reggaeton.
Ti piacerebbe prendere parte a un talent show? che ne pensi?
Certo che mi piacerebbe! Ogni occasione di visibilità e contatto con il pubblico va colta. Un talent show può rivelarsi un'arena feroce ma in questo i giudici ti aiutano, in primis a riconoscere se sei pronto a prenderne parte, e poi, eventualmente, a guidarti. Se sei selezionato è un'opportunità unica per imparare "il mestiere".
Che cosa ti auguri che la giuria al di là della vittoria possa capire di te e del tuo modo di fare musica?
Vorrei che la giuria scoprisse in me una nuova voce, singolare e unica, e che avvertisse le mie emozioni attraverso il mio stile personale nella scrittura di un brano.
Gianluigi John Palego è nato a Roma nel 2000 di padre italiano e madre canadese. Vive sui Navigli a Milano dove ha fatto le scuole, il liceo scientifico e ora l'università dov'è iscritto in psicologia dal 2021.
La sua passione per la musica si è concretizzata alle elementari quand'è stato selezionato per fare parte del Coro I piccoli cantori di Milano diretto da Laura Marcora. Ha poi continuati gli studi musicali da cantante single presso la Prina Music School, per poi essere seguito privatamente dalla Vocal Coach Simona Bertoni che lo ha fatto lavorare sui vari registri e repertori musicali nonché esibire in locali pubblici.
È dai tempi del liceo che scrive poesie e canzoni che poi ha iniziato a mettere in musica. Campusband potrebbe dargli l'opportunità di intraprendere una carriera musicale.