L’evento avrà inizio alle ore 21.00 con un prologo a cura del Premio Pulitzer per la narrativa 1999 Michael Cunningham.
David Garrett, bambino prodigio che in oltre 30 anni di carriera ha lavorato con direttori d’orchestra leggendari e si è affermato come uno dei più apprezzati violinisti al mondo, dialogherà con il giornalista Matteo Cruccu e poi si esibirà in concerto.
È in uscita il suo libro “Se solo sapeste” (Baldini + Castoldi) che racconta la strada non facile che ha portato David Garrett al successo. La sua infanzia si è svolta all'insegna della disciplina e del lavoro quotidiano con il padre e solo adesso, a distanza di anni, David Garrett è in grado di guardarsi alle spalle e osservare con orgoglio la strada percorsa. Il libro racconta per la prima volta la sua storia: fatta di successi abbaglianti, ma anche venata da malinconie e insicurezze. Dai concerti classici con le più prestigiose orchestre del mondo all’incontro con i suoi maestri: Ida Haendel, Itzhak Perlman, Yehudi Menuhin; fino ad arrivare alla Juillard e a New York, dove getta le basi per un nuovo genere – il crossover – che combina la musica virtuosa del violino con il pop e rock.
Ingresso libero su prenotazione https://www.eventbrite.it/e/
Appuntamento in collaborazione con FNM S.P.A.
David Garrett
Avendo imbracciato il suo primo violino all’età di quattro anni, DAVID GARRETT ha studiato, tra gli altri, con Zahkar Bron e Ida Haendel. Il suo straordinario e poliedrico talento fu presto scoperto: da bambino prodigio, DAVID GARRETT debuttò sul palcoscenico all’età di 10 anni. A 13 anni divenne l’artista più giovane di sempre a firmare con la prestigiosa Deutsche Grammophon. Ha lavorato con direttori d’orchestra leggendari, come Zubin Mehta, Claudio Abbado e Yehudi Menuhin. All’età di soli quindici anni registrò tutti i 24 Capricci di Paganini, senza dubbio alcuni dei brani più impegnativi mai scritti per violino. Yehudi Menuhin l’ha definito “il più grande violinista della sua generazione”. Proprio a questo punto della sua carriera, decide di affinare e ampliare le sue competenze, iscrivendosi alla prestigiosissima Juilliard School di New York: diventa così allievo di Itzhak Perlman. Dalla sua laurea ai nostri giorni ha lavorato con i più straordinari direttori d’orchestra, tra cui Zubin Mehta, Christoph Eschenbach, Riccardo Chailly e Andrés Orozco-Estrada.
Michael Cunningham
È autore di sette romanzi: Le ore (nuova edizione 2020), tradotto in 27 lingue e vincitore del premio Pulitzer per la narrativa, del PEN/Faulkner Award e del premio Grinzane Cavour 2000 per la Sezione Narrativa Straniera, Carne e sangue (2000), per il quale ha ricevuto il Whiting Writer’s Award, Una casa alla fine del mondo (nuova edizione 2020), Dove la terra finisce (2003), Giorni memorabili, (nuova edizione 2020), Al limite della notte (2010) e La regina delle nevi (2014) e la raccolta di racconti Un cigno selvatico (2016). Nato e cresciuto in California, vive a New York.
Matteo Cruccu
È nato a Milano nel 1977 e lavora al “Corriere della Sera” dal 2000, dopo aver mosso i primi passi a “Il Giorno”, nel 1997. Dopo essersi occupato di musica e calcio e aver lavorato al desk di “Corriere.it”, attualmente segue la parte digitale degli Spettacoli. Ha scritto un libro: Ex-Storie di uomini dopo il calcio (2016).