COME INGUAIAMMO IL CINEMA ITALIANO. L'INTERVENTO DI GIAMPIERO INGRASSIA



Il 29 aprile alle 18 presso il Cineclub “L’isola che non c’è” a vent’anni dalla scomparsa di Ciccio Ingrassia, nella Sala Falconi  è stato proiettato il film “Come inguaiammo il cinema italiano” La vera storia di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia!

Il Municipio Roma IV nella persona di Maurizio Rossi (assessore alla cultura) ha reso omaggio a ricordo dell’abitazione dove aveva vissuto in “Via Monti Tiburtini 509" è stata affissa una Targa commemorativa. Ad entrambe le iniziative era presente il figlio Giampiero Ingrassia.                                                   

Parlare di Ciccio Ingrassia? impossibile parlare di uno senza nominare l’altro.
Per entrambi non era un lavoro ma la loro vita. I ruoli erano divisi: Franco Franchi faceva lo scemo e Ciccio Ingrassia faceva il saccente. Franco Franchi era un comico di razza.

Ciccio Ingrassia un attore di razza ma drammatico. Avevano una comicità diretta, immediata. Non erano artisti volgari ma giocano sul doppio senso.
Con il Pinocchio televisivo di Luigi Comencini entrano nelle case degli italiani.

Dal nulla a film prestigiosi con registi come Ciprì e Maresco.
La loro migliore amica era la fame, quanta ne hanno passato.
Nel 1961 il successo con” Rinaldo in campo” . Dal 1962 al 1966 per il cinema escono 12 film, curando al meglio la sceneggiatura, le battute, ma la qualità era inferiore a quelli precedenti. Il passato che ancora viveva nel presente!
Elisabetta Ruffolo

Fattitaliani

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