Ieri sera è andata in onda la seconda puntata di Benedetta primavera lo show di Loretta Goggi.
C'era tanta attesa, ancora più rispetto alla prima puntata in termini di emozioni.
Le aspettative infatti erano sovraccariche, schiacciate forse dal peso di chi la settimana scorsa ne ha voluto vedere solo alcuni elementi, come i risultati dell'ascolto o certe parti non proprio brillanti.
Eppure, lo spettacolo è un prodotto raffinato, elegante, confezionato ad hoc, cucito addosso al molteplice talento della stella Loretta Goggi.
Ci sono state delle imperfezioni, e allora? L'arte è perfetta? No.
L'arte deve essere autentica e testimone di chi la produce nel tempo che sta vivendo. E qui è innegabile.
E poi, Lei, Loretta.
Che emozione sentire la "sua" Maledetta primavera, una canzone di 42 anni fa sempre moderna e amata.
Che bella sentirla nella sua versione di oggi, una voce densa di amore, emozione, tensione, ma sempre potente.
È stato un riscatto, uno schiaffo signorile contro le critiche e gli (soprattutto le) haters, e anche un regalo a chi l'aspettava, giustamente.
E una liberazione in positivo per la stessa artista.
Alcuni momenti del varietà - sì, si può riutilizzare questo termine tornato grazie a Loretta alla ribalta e in tv- sono già dei cult in rete.
L'imitazione di Ursula von der Leyen è magnifica, l'interpretazione di "Io voglio" con Luca e Paolo è da annali, "Io nascerò" è tornata in tante personali playlist.
Grazie Loretta.
Gli ascolti della seconda puntata? Mah, vedremo.
In ogni caso, si sa che il pubblico ha bisogno di essere rieducato al bello.