La gente si ricorda di un cantautore per le canzoni che scrive, il nome è importante fino a un certo punto e può evolvere nel tempo, però per il momento, in tempi dove tutto corre e si è di fretta, volevo che il mio fosse facile da ricordare…
Isotta è il mio vero nome e in celtico significa “Guerriera di ferro” e Tomazzoni il mio vero cognome: Isotta Tom è una specie di nickname, per l’appunto, facile da ricordare.
In che modo le esperienze televisive ti hanno fatto maturare e ti hanno arricchito artisticamente e umanamente?
Ci sono state tantissime occasioni di crescita durante il mio percorso artistico e continueranno ad essercene. La televisione ha delle dinamiche tutte sue e dei tempi precisi dove organizzare la propria comunicazione. Il mondo televisivo è esperienza, oltre che lavorativa, di vita: sono spesso lontana da casa per lunghi periodi e devo sempre fare attenzione a rimanere me stessa anche uscendo dalla mia comfort zone. Faccio ogni giorno tanti incontri, alcuni piacevoli e altri meno, ma la cosa interessante è riuscire a trovare un equilibrio interiore per poter comunicare con tutti.
Pensi che in "Genio" si veda il frutto di questa crescita?
Ogni canzone è sicuramente un’espansione di ciò che è la mia identità artistica. “Genio” è una canzone monologante che esprime un mio pensiero sulla società digitale e sicuramente fa parte della crescita non aver timore di prendere posizione.
Il rap a tuo avviso si presta maggiormente a raccontare una situazione di malessere?
Il rap è un parlare deciso, che non teme giudizio. Sicuramente aiuta a esprimere concetti scomodi più di altri generi perché permette un racconto più dettagliato, essendo che la dimensione testuale prevale sul canto, però penso che ogni genere possa esprimere malessere o benessere, cambiano solo le modalità con cui farlo.
Che cosa ti auguri che possa provare chi ascolta il brano?
È bellissimo quando, dopo i miei concerti live, vengono persone a conoscermi o a dirmi che le ho fatte commuovere. Non c’è mai una spiegazione razionale al loro sentire, piuttosto c’è una comunanza con le mie canzoni e questo è impagabile. Per me la musica è un sistema aperto e libero, dunque non è detto che ascoltando una canzone felice non si possa piangere o viceversa, mi incuriosisce quando scopro che una mia canzone ha scaturito reazioni inaspettate.
Con quale "Genio" della musica ti piacerebbe collaborare e cantare un giorno?
Non ci ho mai pensato troppo a lungo, mi voglio lasciar sorprendere. Per quanto riguarda gli artisti italiani ti direi che vorrei scrivere una canzone assieme a Diodato. Giovanni Zambito.
GENIO
«Attraverso questa nuova pubblicazione, mi aspetto un nuovo inizio: il 2023 sarà l’anno delle sorprese, sto preparando canzoni diverse e contaminate nei generi perché credo sia importante variare comunicazione ogni volta che c’è una storia da raccontare e un’esigenza specifica da sviluppare – racconta Isotta Tom - con “Genio” è la prima volta che scrivo una canzone quasi rappata, forse perché si parla di un malessere sociale: viviamo più nel virtuale che nel reale, diciamo di essere stanchi di un sistema che alimentiamo tutti i giorni. Siamo sempre online e sempre meno noi stessi, vendiamo sui social la nostra migliore versione, senza però riuscire ad essere influenti ma solo influenzati da stimoli e sfide della rete che ci estraniano dalla realtà. “Genio” vuole dare un abbraccio a chi non riesce a entrare in questo sistema digitalizzato e si sente intrappolato in una fantasia inespressa. Mi chiedo solo quale alternativa possa esserci… siamo animali sociali e creativi che hanno bisogno di ritrovarsi insieme e per farlo non si può perdere se stessi e diventare, come esprimo nella canzone, dei “piccoli criceti” in balia di un sistema che non controlliamo».
Il videoclip che accompagna “Genio” è stato girato da un giovane team che ha sviluppato un’idea connotata da alcuni elementi essenziali: il colore, i fiori e le mani. Grazie all’artista body painter Daniel Rosa ed al regista Riccardo Sanmartini, è stato possibile creare sulla pelle nuda della cantautrice, prima la sua simbolica fioritura e poi il suo deturpamento. I petali e il verde, che compaiono progressivamente, rappresentano la libera espressione del sé intimo e vero. Il colore nero e la mano finale, che sporcano il corpo verde e fiorito, indicano l’impoverimento della propria natura espressiva, condizione sociale che attualmente viviamo dati i tempi veloci e la digitalizzazione del mondo che ostacola altri modi di fare e vivere le cose.
https://open.spotify.com/track/2uOnALCt9I5CfXvg2To8Ed?si=222c6f52a9144f33
Biografia
Isotta è una
cantautrice e attrice italiana classe '96. Canta
e scrive da quando ha 16 anni, suonando le sue canzoni al pianoforte e anche con
la sua rock band. Nel 2019, reduce dall'esperienza radiofonica e televisiva su
RealTime come finalista di RdsAcademy 2018, diventa giudice musicale al music
show "All Together Now" registrato negli studi di Cinecittà. Produce
il suo primo album “Remote Influence” e partecipa al Chinese bridge
Competition, competizione nazionale linguistica e artistica, in cui Isotta
vince il premio artistico con una sua canzone tradotta in cinese, volando a
Pechino e a Shanghai. Il cinese
non è la sola lingua studiata negli anni universitari a Milano durante i quali
cui impara inglese, tedesco e francese e si laurea come Esperta Linguistica
sulle Relazioni Internazionali. Nel
2021, dopo essersi formata come attrice all’Accademia di Teatro A. Galante
Garrone, presenta il suo album in forma di teatro-danza al femminile, portando
sul palco le sue canzoni e il suo modo di raccontarle anche attraverso il corpo
e le luci. Il 20 gennaio 2023 esce in
radio e sulle piattaforme digitali “Genio”, il suo nuovo singolo.
Youtube: https://www.youtube.com/@isottatom2860
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Spotify: https://open.spotify.com/artist/2xc2uK6MdxKTPO2Q3Ac2vM?si=lYe5jKFYSciA9yymsWwHVw
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