A parte la bravura come immobiliarista, Nikla Poggiardo è una donna in difficoltà, insofferente verso i bambini, autolesionista nell’ingozzarsi fino al vomito, inadeguata nella scelta scellerata del compagno di vita, il plurimaritato notaio Cesare de Nistris, con il quale intrattiene rapporti intimi, dapprima incandescenti, poi via via sempre più degradanti. Vittima di un abuso che la lascia tramortita, fugge da Roma verso il Salento.
Ma anche qui, nella terra natia, i demoni che la perseguitano non le danno tregua.
Dopo
svariate peripezie, sarà l’avventura con un uomo rozzo e volgare a segnare per
Nikla un prima e un dopo, lasciandola alla deriva con un regalo avvelenato.
Qualcosa di così inaspettato da costringerla a ribaltare, tra rabbia e
sbalordimento, l’intera sua esistenza.
Il romanzo, ambientato
tra Roma, il Salento e la Sicilia, affronta molteplici tematiche, anche scomode,
alla ricerca di una verità che setacci il fondo nero di un pozzo emotivo che
attanaglia la protagonista e la riporti alla luce, interrompendo un
cortocircuito che ha condizionato l’intera sua esistenza.
Pagine intense dal punto di vista umano e
anche sociologico, dove i paesaggi che di volta in volta ospitano le vicende
diventano essi stessi fedeli rappresentanti dell’umanità più varia che si
affaccia lungo la narrazione.
Lo stile alterna toni intensi e drammatici a toni irriverenti e ironici, una peculiarità che avvince il lettore.
Anche lo stereotipo secondo il quale le donne dovrebbero avere un istinto materno naturale e un amore incondizionato per i bambini viene giustamente e definitivamente messo alla prova.
Attraverso la protagonista, le
vicende che la coinvolgono e i flashback che la riportano alla sua infanzia,
nel palazzo nobiliare a Lecce, e alle cause dei suoi tormenti, l’autrice
affronta temi impegnativi che scavano nei rapporti famigliari, e in particolare
nel rapporto tra madre e figlia ([…] nulla può contro una tale
offensiva. Una madre sa come disarticolare chi è nata dalle proprie viscere.
Per Sofia Stucchi Floryanni la parte più gratificante è minarne la vulnerabilità
in modo da potersene avvantaggiare.), e rivelano quanto possano condizionare
la vita adulta (l’incapacità di autoaffermazione, la sfiducia in sé
stessa e il poco rispetto per sé), le scelte, l’incapacità di prendere
determinate decisioni e quanto possano portare a un autolesionismo e a un
autosabotaggio disperato (la bulimia che la tiene in ostaggio).
Tessa
Rosenfeld nasce a
Santa Monica, da padre americano e madre italo-russa. Graffio, il suo
primo romanzo è ambientato a Roma e nel Salento dove risiede con suo marito
Fabio Calenda e due adoratissimi cani.
Il romanzo verrà presentato venerdì 3 febbraio,
alle ore 18.00 allo Spazio Giallo, via dei Riari 78. Dialogheranno con
l’autrice Elisabetta Migliorelli, giornalista del TG2 e Guendalina Salini,
artista. Con l'intervento musicale di:Tavier Salnisky bandoneon, Lorenzo Bucci
chitarra, duo di tango argentino: El Barrio.