Il 1 luglio vestirà i panni del Re Nabucodonosor sotto la direzione del M° Daniel Oren. Accanto a lui l’Abigaille della debuttante Ewa Plonka, lo Zaccaria di Abramo Rosalen, la Fenena di Francesca Di Sauro e l’Ismaele di Samuele Simoncini. Originale e avvincente lo spettacolo firmato da Arnaud Bernard, che trasporta le vicende biblico-storiche dell’esilio babilonese nella Milano delle Cinque giornate del marzo 1848, dove gli oppressori asburgici si scontrano con gli insorti all’ombra della Scala, nelle giornate che precedono la prima assoluta del Nabucco: un gioco metateatrale affascinante, che richiede agli interpreti qualità attoriali di alto livello.
Nelle date del 3, 24 luglio, 21 e 28 agosto Catana interpreterà un altro Re, Amonasro, nell’opera simbolo dell’Arena di Verona, Aida, nell’iconico spettacolo firmato da Franco Zeffirelli, una delle produzioni più amate del regista toscano. La grandiosa piramide dorata zeffirelliana, con i suoi giochi di luce e colori, accoglie ai suoi piedi il rapporto tormentato tra Aida e suo padre, gli echi della patria lontana, l’Etiopia. Sul podio il baritono ritroverà l’inossidabile guida del M° Oren per la prima recita e le due repliche di agosto, mentre nella recita del 24 luglio la direzione sarà affidata al direttore musicale del festival, il M° Marco Armiliato. Brillante anche in questo caso la compagnia di canto schierata accanto a Catana: si alterneranno nel ruolo di Aida Liudmyla Monastyrska (3/7, 28/8), la giovane debuttante Monica Conesa (24/7) e Maria Teresa Leva (21/8), come Amneris Clémentine Margaine (3/7), Anna Maria Chiuri (24/7) e Oleysa Petrova (21 e 28/8), mentre nei panni di Radames Yusif Eyvazov (3/7), Murat Karahan (24/7) e Samuele Simoncini (21/8 e 28/8).
All’ombra delle millenarie pietre dell’Arena, Catana racconta le sue emozioni nel cantare nuovamente in questo luogo: “L’Arena di Verona rappresenta un sogno per ogni artista: gli echi delle serate mitiche che ne hanno fatto la storia, le vibrazioni dei cantanti leggendari che ne hanno calcato il palcoscenico, sono ancora una grande emozione per tutti noi che oggi ci ritroviamo a dare la nostra voce per il suo straordinario pubblico. Ho fatto il mio debutto in Arena nel 2015 con il ruolo del protagonista di Nabucco, nella bellissima e storica messinscena firmata dal compianto Gianfranco De Bosio, e da quell’anno ho avuto il grande onore di tornarvi più volte negli anni successivi con personaggi straordinari come Amonasro in Aida, ancora Nabucco, Alfio in Cavalleria Rusticana e Tonio in Pagliacci. Ogni serata in cui mi sono trovato a sfidare quell’enorme spazio sono rimasto travolto dalle sensazioni unique di quell’abbraccio di umanità che solo l’atmosfera e il pubblico dell’Arena possono dare. Per questo provo una gioia enorme nel tornare anche quest’anno tra le pietre dell’anfiteatro, per la terza volta come Nabucco e Amonasro, per offrire la mia voce e aggiungere con umiltà un tassello a questa monumentale storia e tradizione.”
Il baritono, reduce dal felicissimo debutto al Colòn di Buenos Aires come Nabucco, sarà successivamente impegnato come Giorgio Germont in una nuova produzione de La Traviata alla Israeli Opera di Tel Aviv, Rigoletto all’Opera Nazionale Lituana di Vilnius e Falstaff alla Suntory Hall di Tokyo con la direzione del M° Myung-whun Chung.