Quando i figli crescono e se ne vanno, “tu ti ritrovi a guardare sempre più spesso al passato […]. E pensi a tutte quelle persone che ti hanno preceduto, alle quali devi la vita, e che nessuno ricorda più. Anch’io sarò dimenticata tra due o tre generazioni? Capisci allora che la vita dura come quella di una farfalla, leggera, evanescente. Un batter d’ali ed è tutto finito. Ma in quel batter d’ali, quanti eventi, quanti cambiamenti, quante sofferenze!”
Comincia così la saga della famiglia
paterna di Lisa Beneventi, una storia che copre gli anni dal 1724, gli anni
della costruzione della Reggia estense di Rivalta, a pochi chilometri da Reggio
Emilia, fino al secondo dopoguerra, gli anni dei sanguinosi eventi accaduti nel
“triangolo rosso” dell’Emilia. La Reggia estense di Rivalta, o Palazzo Ducale,
fu commissionata da Carlotta d’Aglae, nipote di Luigi XIV, e dal principe
ereditario Francesco Maria d’Este. Il progetto si ispirava alla Reggia di
Versailles; fu infatti, per molti anni, sede di sfarzose feste che
riecheggiavano il lusso parigino e, successivamente, occupata dalle truppe
napoleoniche. Per l’appunto, la saga «Siamo come le farfalle» ripercorre due
secoli colmi di importanti avvenimenti storici. Avvenimenti che si intrecciano
con le vicissitudini familiari di due famiglie: i Beneventi e i Burani.
Questa è la storia di contadini e artigiani, i Beneventi e i Burani, che attraverso le esperienze degli anni dolorosi dell’oppressione estense, degli illusori momenti di libertà finalmente conquistata con la venuta di Napoleone a Reggio e la nascita della Repubblica Cisalpina, delle delusioni della Restaurazione, delle speranze riposte nelle guerre d’indipendenza e nel nuovo Regno d’Italia, prendono gradualmente coscienza della loro condizione, avvicinandosi prima al socialismo prampoliniano, poi al comunismo. E con coraggio emigreranno in Francia per sfuggire ai “manganelli fascisti”, dove vivranno le speranze del Fronte Popolare e conosceranno un mondo nuovo, per poi ricadere nell’inferno della Seconda guerra mondiale. Il destino degli uomini si intreccia con il fato di intere Nazioni e mentre i governi cadono, la vita di queste famiglie viene stravolta. Attraverso i secoli, i Beneventi e i Burani sopravvivono, soffrono, gioiscono, ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Vivono le ingiustizie, i lutti e la sofferenza ma imparano a lottare contro di essi per affermare i loro diritti. Non saranno tutti vincitori: alcuni non ce la faranno a sopportare il duro peso della vita. Ma tutti ci lasceranno la stessa eredità: la convinzione che per vivere bisogna “amare la vita”, “aprire le ali e volare”.
“Siamo come le farfalle”, NUA edizioni, è disponibile il
formato brossura con alette A5 in tutte le librerie d’Italia al prezzo di € 18,00
e nei principali store digitali. Pagine 580. ISBN:9788831399845
Nata a Reggio Emilia, Lisa Beneventi vive e lavora tra Quattro Castella e la Val Pusteria. Felicemente sposata, ha tre figli e due nipoti. Ama la montagna, l’opera lirica, la pittura astratta. Il suo hobby: creare gioielli. È stata docente di lingua francese nei licei della sua città e formatrice. E’ stata docente di lingua francese nei licei della sua città, formatrice e autrice di numerosi corsi multimediali di lingua francese per le scuole superiori pubblicati dalla Casa Editrice Zanichelli. Spinta dal desiderio di rinnovarsi è stata, in tempi più recenti, attratta dalla pittura, sua antica passione. Per la sua attività artistica ha ricevuto la medaglia di bronzo del Senato della Repubblica italiana. Non ha mai abbandonato l’interesse per la scrittura creativa. Negli ultimi anni, tale interesse si è concretizzato nella stesura del suo primo romanzo Noi siamo come le farfalle.